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Diaspora degli artisti in guerra. Il 20 giugno, tra i registi invitati dal CSC, Giacomo Abruzzese, con il cortometraggio Archipel e il lungo Disco Boy, ed Elda Ferri, per parlare de I bambini di Gaza di Loris Lai
Centro Sperimentale di Cinematografia
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21 Giugno 2024

Il 20 giugno, tra i registi invitati a Diapora degli artisti in guerra dal Centro Sperimentale di Cinematografia, Giacomo Abruzzese, con il cortometraggio Archipel e il lungo Disco Boy, ed Elda Ferri, per parlare de I bambini di Gaza di Loris Lai.

Giacomo Abbruzzese,
a proposito del suo Archipel, girato tra Palestina e Israele.: «Cos’è l’occupazione e cos’è l’invisibile dell’occupazione, al di là dell’eccezionalità di ciò che vediamo attraverso i media? In genere la storia la scrivono i vincitori, qui ho voluto mostrare l’“invisibile” dei vinti». L’incontro, avvenuto in una sala gremitissima di giovani, allievi del CSC e non solo, è proseguito con la proiezione di Disco boy, storia di un giovane bielorusso che si arruola nella legione straniera e finisce a combattere in Nigeria. «Un film di guerra atipico in cui anche l’altro esiste pienamente, non è solo vittima, ma si conoscono la sua storia e il suo universo, in una specularità con il carnefice, per cui lo spettatore è portato a no “simpatizzare” con nessuno dei due».

 Loris Lai: «Volevo soprattutto raccontare le cose attraverso lo sguardo dei bambini, che dà sempre più spazio. Permette di esplorare il surreale ma anche di guardare tutto con una purezza che gli adulti, più strutturati, non hanno».

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