Author: Roberto Calabretto, Federico Savina
Year: 2022
Pages: 117
Publisher: Centro Sperimentale di Cinematografia; Rubbettino
ISBN: 9788849875386
Series: Biblioteca di Bianco e Nero
Description
For the opening credits of Casanova, Fellini wanted to have the music go faster. On the other hand, during the audio mixing of Ludwig, Visconti asked for the original pauses in Schumann’s music to be restored. In L’eclisse there was no music at all: Antonioni had his crew record several minutes of faint urban sounds in Rome’s Eur district. These are just a few of the challenges that Federico Savina, an internationally renowned sound technician, has tackled over the course of his long career. This book chronicles the great adventure of an artisan of the recording room and the moviola, a life filled with traveling and memorable encounters: from Philippe Sarde’s fussiness while working on Polanski’s films to the recording of the well-known “Sean sean” of Giù la testa, from Dario Argento’s looks to the disagreements with Zeffirelli and the problems with the Italian audio mixing of Star Wars… Much of Savina’s career was focused on cinema, but that wasn’t all: we cannot forget his invention of the “scopacordo” with Marinuzzi, the search for the right noise for the guillotine in Rugantino, his partnership with Mina, his pioneering work as a Dolby consultant, and, last but not least, his dedication as a professor at the Centro Sperimentale, through which he passed on his priceless expertise in sound to entire generations.
Author notes:
Federico Savina è l’ultimo figlio di una famiglia di musicisti torinesi. Il padre Leonardo era esecutore nell’orchestra sinfonica EIAR (l’odierna RAI) e al Teatro Regio, la sorella Rosa pianista con il dono dell’insegnamento, il fratello Carlo violinista, compositore, autore di colonne sonore e direttore d’orchestra, l’altro fratello Leonardo organista e valente insegnante. «Come ultimo figlio», spiega Savina «fui indirizzato alla musica sotto forma di tecnologie strumentali che coinvolgessero anche il mondo musicale. Mia madre, in più, mi seguiva, anzi mi imponeva, di seguire i Martedì Letterari, le letture Dantesche al Carignano di Torino o al Piccolo Teatro. La mia vita è seguita conoscendo nuovi musicisti, tecnici di studio, compositori di nuove forme musicali; le loro richieste anche piccole sono gradualmente divenute esperienze e da qui sono stato ricercato in situazioni sempre più difficili, importanti, eccitanti, piene di interesse in Italia e all’estero. È col cuore che ringrazio la mia Famiglia nei momenti difficili e in quelli belli; comunque tutti insieme».
Roberto Calabretto, docente di Storia della musica nei conservatori italiani, attualmente insegna discipline musicali all’Università di Udine. I suoi studi vertono sulla musica del Novecento italiano e sulle problematiche musicali nei linguaggi audiovisivi, con particolare attenzione a quello cinematografico. Ha pubblicato monografie su Robert Schumann, Alfredo Casella, Luigi Nono, Nino Rota, sulla musica nella poesia di Andrea Zanzotto e nel cinema di Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni, Andrej Tarkovskij, Luchino Visconti, Alain Resnais e altri registi. Il suo Lo schermo sonoro. La musica per film (2010) ha ottenuto lusinghieri consensi dalla critica ed è stato adottato in molti corsi universitari. Ha lavorato a lungo come critico musicale per la Società dei Concerti della Normale di Pisa, per il Teatro Nuovo Giovanni da Udine e per la Fazioli Concert Hall di Pordenone.