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Gianni Amelio
Centro Sperimentale di Cinematografia
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March 08, 2021

Regista e sceneggiatore. Esordisce come regista negli anni 70 con alcuni film per la televisione. Al cinema debutta con "Colpire al cuore" (1982), che segna la sua prima partecipazione in concorso alla Mostra di Venezia. Nei film successivi "I ragazzi di via Panisperna" (1988), "Porte aperte" (1990), "Il ladro di bambini" (1992) affronta dolorose tematiche sociali. Con quest'ultimo ottiene numerosi riconoscimenti: il Gran premio speciale della giuria al Festival di Cannes, l'European Film Award come miglior film, 2 Nastri d'argento, 5 David di Donatello e 5 Ciak d'oro. Nel 1994 dirige "Lamerica", interamente ambientato nell'Albania post-comunista per cui vince il premio Osella d'oro alla Mostra del cinema di Venezia, il Premio Pasinetti come miglior film, 2 Nastri d'argento, 3 David di Donatello e 3 Ciak d'oro. Con il successivo "Così ridevano" (1998) vince il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2004 dirige "Le chiavi di casa", storia del rapporto tra un giovane padre e un figlio disabile, che viene selezionato come candidato italiano agli Oscar per il miglior film straniero e per cui ottiene il Nastro d'argento per la miglior regia. Nel 2006 realizza "La stella che non c'è", ispirato al romanzo di Ermanno Rea La dismissione, presentato in concorso nello stesso anno alla Mostra del Cinema di Venezia. I suoi lavori successivi sono Il primo uomo (2011), L'intrepido (2013), i documentari Felice chi è diverso (2014), Registro di classe - Libro primo 1900-1960 (2015), Registro di classe: Libro secondo, 1968-2000 (2015) e poi ancora La tenerezza (2016), i cortometraggi Casa d'altri (2017) e Passatempo (2019). Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo: "Politeama". Nel 2020 con il film Hammamet racconta gli ultimi mesi di vita di Bettino Craxi.

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