Gian Maria Cervo
March 12, 2021
Gian Maria Cervo è nato a Napoli nel 1970; è uno dei drammaturghi italiani più attivi e rappresentati a livello globale. Notato quindici anni fa per il suo stile innovativo e sperimentale al festival Sitges Teatre Internacional dal collega tedesco Roland Schimmelpfennig, è stato poi scelto dal dramaturg e direttore artistico Andreas Beck come autore in residenza della Deutsches Schauspielhaus, il Teatro Nazionale di Amburgo, per la stagione 2001-2002. I suoi testi sono stati rappresentati in alcuni dei maggiori Teatri e Festival d'Europa come il Deutsches Theater di Berlino, il Burgtheater di Vienna, il Piccolo Teatro di Milano e il Teatro Argentina di Roma, in vari prestigiosi teatri russi e sono stati messi in scena da registi inglesi e americani di spicco come Malcolm McKay (regista storico della compagnia The Renaissance di Kenneth Branagh) e David Warren (regista delle serie tv hollywoodiane Desperate Housewives, Ugly Betty e Weeds). Nel 2013 Cervo è stato il primo autore italiano dopo Goldoni, Pirandello e Dario Fo ad essere messo in scena dalla Shanghai Theatre Academy, la più prestigiosa istituzione teatrale in Cina. Tra le sue opere più recenti "Call Me God" scritta a 8 mani con Marius von Mayenburg, Albert Ostermaier e Rafael Spregelburd rimasta in repertorio con 5 anni di tutto esaurito al Residenz Theater di Monaco di Baviera dal 2012 al 2017 e poi proposta in versione televisiva in prima serata dalla televisione tedesca ARD Alpha nel 2017.
Da drammaturgo e dramaturg ha lavorato con interpreti e registi italiani come Giancarlo Giannini, Franco Zeffirelli, Alessio Boni, Giorgio Barberio Corsetti, Giovanna Mezzogiorno, Gabriele Lavia, Marina Confalone e Corrado Pani.
Nel 1997 ha fondato il Festival di drammaturgia contemporanea "Quartieri dell'Arte", di cui mantiene ancora oggi la direzione artistica. Sotto la sua direzione il Festival ha introdotto in Italia l’opera di drammaturghi oggi di fama globale come il candidato al Premio Nobel Jon Fosse e gli autori in residenza della Schaubühne di Berlino diretta da Thomas Ostermeier e ha messo in scena in prima mondiale testi di autori italiani e internazionali come Tony Kushner, Juan Mayorga, Alessandro Baricco, Tiziano Scarpa e Walter Siti. Il Festival ha inoltre ospitato registi e compagnie internazionali come Peter Stein, Arpad Schilling, La Fura dels Baus, il Burgtheater di Vienna, lo Schauspiel Essen, il progetto 20-21 del Museo di Stato dell'Hermitage di San Pietroburgo e la Volksbuehne di Berlino.
In qualità di direttore del Festival Quartieri dell’Arte ha stipulato una serie di accordi per la creazione di laboratori nell’ambito del progetto Les Laboratoires Europeens Kadmos con i Festival di Avignone (Francia), GREC di Barcellona (Spagna) e di Atene-Epidauro (Grecia) e ha contribuito, con Andreas Beck, Philippe Lemoine, Sue Higginson, Jack Bradley, Michel Didym e Jean Balladur, alla creazione del Progetto Intertext realizzato dal Festival con il National Theatre di Londra, il Burgtheater di Vienna e la MEEC di Parigi (al progetto hanno aderito successivamente anche il Royal Exchange Theatre di Manchester e il Narodni Divadlo di Praga).
Ha tenuto corsi di sceneggiatura e drammaturgia presso le più prestigiose scuole e i maggiori atenei italiani e internazionali come il Centro Sperimentale di Cinematografia- Scuola Nazionale di Cinema, l'Università La Sapienza di Roma, la KHIO di Oslo, l'Università di Bologna, l'Università Carlo Bo di Urbino e l'Unitus.
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