Bianco e Nero – 560
Con il numero 560 “Bianco e Nero” inaugura la nuova serie e la nuova veste grafica (affidata – come per i numeri precedenti – all’artista Stefano Ricci e al suo talento di disegnatore) ispirandosi ai “Quaderni del Csc” degli anni ’30. Il fascicolo ospita una monografia sulla Scuola Nazionale di Cinematografia, l’antesignana del Centro Sperimentale di Cinematografia nata nel 1932. La ricerca è curata da Alfredo Baldi e Silvio Celli e costituisce la prima parte di uno studio più ampio che riguarderà anche la storia del Centro Sperimentale di Cinematografia, dalle origini alla fine della seconda guerra mondiale, di prossima pubblicazione. Lo studio si basa sull’ampia documentazione conservata presso l’Archivio Storico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e presso l’Archivio privato di Alessandro Blasetti, e vede pubblicati materiali diversi, dai verbali del Consiglio Direttivo alle lettere degli aspiranti allievi (fra questi Elsa Morante). Seguono le abituali rubriche della rivista, quali la “bacheca” della Cineteca Nazionale curata da Sergio Bruno e le “mappe” con la prima parte di un saggio di Noa Steimatsky sugli anni in cui Cinecittà ospitava un campo profughi (1944-1950).