Il numero 581 ospita una monografia sullo stardom nel cinema italiano, curata da Giulia Carluccio e Andrea Minuz. «Stardom è una parola difficile, un termine tecnico degli studi accademici sul cinema. Non è sinonimo di “star system”, espressione che definisce una struttura industriale, una cinematografia che basa sulla costruzione e sulla popolarità delle star la
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580 – Bianco e Nero
Il numero 580 è l’ultimo del 2014, anno dell’addio alla pellicola. Ed è proprio questo il tema della monografia del numero, curata da Mariapia Comand. I film sono girati, montati e proiettati in digitale. Ma ci sono ancora “sacche di resistenza”, che vedono in prima linea Loach e Tarantino. «Senza demonizzare nulla e nessuno, in
579 – Bianco e Nero
Gli alieni, i cavalier, l’arme gli orrori, è il titolo della monografia ospitata nel fascicolo 579 di «Bianco e nero». Questo lo spunto: «Non abbiamo una grande tradizione in generi quali la fantascienza e l’horror, per non parlare del fantasy che oggi è il genere portante dell’audiovisivo mondiale, dal Signore degli anelli al Trono di
578 – Bianco e Nero
Il numero 578 di «Bianco e Nero» ospita un’ampia monografia dal titolo I magnifici set, ed è quasi esclusivamente dedicato al lavoro delle Film Commission e alla nuova “geografia”, produttiva e narrativa, che grazie ad esse si sta imponendo nel cinema e nella televisione del nostro paese. Tale argomento viene declinato non solo dal punto
576-577 – Bianco e Nero
Il 2013 della rivista “Bianco e Nero” del CSC si conclude con un fascicolo doppio, il 576-577 (maggio/dicembre), che esce in concomitanza con l’evento palermitano C’era una volta in Sicilia. I 50 anni del Gattopardo. Il numero infatti ha una prima parte dedicata al capolavoro di Luchino Visconti, con contributi di registi come Roberto Andò
575 – Bianco e Nero
Con il numero 575 «Bianco e Nero» si rinnova nella gestione, nella veste grafica e in parte anche nell’approccio critico. La nuova direzione è affidata ad Alberto Crespi che ha accettato la «scommessa» di conciliare la tradizionale impostazione storico-scientifica con una maggiore attenzione all’attualità. Per attualità non si intende soltanto il cinema nostro contemporaneo ma
574 – Bianco e Nero
La prima stanza del numero 574, è una monografia dal titolo Nel turbine della cinematografia. Annie Vivanti e lo schermo che comprende, oltre a uno scritto di Vivanti stessa, Laude al cinematografo (pubblicato per la prima volta nel 1917), i contributi di tre studiose che indagano differenti aspetti dell’opera della scrittrice. Beatrice Manetti indaga l’importanza
573 – Bianco e Nero
«C’è un interrogativo che proprio la scena contemporanea solleva: che cosa è diventato il cinema nell’epoca della cultura visuale, se l’immagine cinematografica ha perso in parte la propria autonomia per farsi parte delle dinamiche di elaborazione visuale dell’esperienza umana, in una vertiginosa trasformazione del mondo in immagine?» «Bianco e Nero» vuole concorrere alla discussione con
572 – Bianco e Nero
Il numero 572 della rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia «Bianco e Nero», è a carattere monografico, dedicato al rapporto intercorso nel nostro Paese tra il mezzo espressivo cinematografico e gli altri media audiovisivi, in progressiva e conflittuale contrapposizione già nel corso degli anni settanta. Pochi periodi come gli anni Settanta hanno stimolato in modo