La Cineteca Nazionale organizza la proiezione di un classico della coppia più popolare del cinema italiano, Bud Spencer e Terence Hill, di cui circolano in tv e in home video versioni tagliatissime. Un intento filologico volto a rendere omaggio ai due attori e al regista che per primo ne ha colto la straordinaria simbiosi umana e artistica: Giuseppe Colizzi. In un incontro con studiosi e testimoni diretti sarà ricostruita la parabola di questo film, dal clamoroso successo nelle sale a una forma diabolica di censura postuma. «La storia della tradizione di …Più forte ragazzi! dal 1972 ad oggi assume anzi tratti imprevedibilmente significativi per la storia del nostro cinema cosiddetto “di largo consumo” e della sua liquefazione nel paesaggio mediale tra fine anni Settanta e primi anni Ottanta. Il film è un mix di avventure e scazzottate in parte debitore del passato da western dei due attori, che già assumono profili comici e fracassoni ma senza la conclamata evidenza cartoonesca e fumettara di alcuni loro film successivi. Il passo narrativo è anzi più disteso, adagiato in ritmi meno frenetici, con palese fascinazione nei confronti dei paesaggi colombiani che fanno da cornice alla vicenda. Stavolta i due interpretano Salud e Plata, una coppia di improvvisati aviatori che si ritrovano invischiati in una vicenda di trasporti, monopoli e giacimenti di preziosi nella giungla sperduta. […] Per il momento quindi Bud e Terence sono due picari solitari con reminiscenze dirette dal western all’italiana, mentre in lontananza s’intravedono già le sorridenti Dune Buggy di Altrimenti ci arrabbiamo (1974). […] E al contempo si percepisce ancora un cinema in aria di “spettacolo di attrazioni”, affidate all’emozione di efficaci riprese aeree su paesaggi da Fitzcarraldo, secondo un gusto da vedutismo primitivo da fratelli Lumière. Secondo tale linea di ragionamento non appare casuale che …Più forte ragazzi! abbia incontrato una storia di infiniti montaggi diversi. Addentrandosi nella storia delle sue varie versioni ci imbattiamo infatti in un groviglio filologico degno di Orson Welles o Roberto Rossellini. La versione adesso edita da Mustang e CG ha una durata di 90 minuti circa, e dovrebbe corrispondere a uno dei montaggi più diffusi. […] La prima versione uscita in sala aveva invece una durata di ben 122 minuti, e a quanto pare si tratta di una versione irrimediabilmente perduta almeno in Italia (pare che se ne conservi una copia al CSC di Roma, e si spera in qualche misterioso collezionista di pellicole). Ma curiosando in rete tra forum di appassionati, che si sono pure dedicati a preziosi contributi di comparazione, si scoprono altri montaggi, dai 101 ai 112 minuti, in una giungla inestricabile tra versioni italiane, internazionali, americane, vecchie vhs e nuovi dvd o blu-ray. Si parla non soltanto di tagli e montaggi diversi, ma addirittura anche di scene radicalmente differenti, composte da inquadrature diverse per posizione, piano o quant’altro. Stesso destino è toccato ovviamente al montaggio sonoro del film, che mostra dialoghi e suoni interpolati o pesantemente modificati da una versione all’altra. […] Se poi ci addentriamo nei primi sbrindellati passaggi televisivi dei film sulle centinaia di reti private, il discorso si fa ancora più complicato, poiché il film era trattato alla stregua di un qualsiasi altro prodotto di massa, da fare a pezzi per accorciarne la durata e inserire numerosi spazi pubblicitari» (Schiavoni)
ore 16.00 …Più forte ragazzi! di Giuseppe Colizzi (1972, 120′)
«Tra le scene interessanti ci sarebbe quella partita di biliardo. Per quale motivo passo al condizionale? Perché nella versione italiana del film (uscita in dvd e vhs) la scena è stata accorciata e snaturata. […] Purtroppo non si tratta di un caso isolato, perché vedendo la versione integrale di Più forte ragazzi! e confrontandola con quella distribuita in Italia per l’home video ci si rende conto che i tagli sono tanti, e qualche volta si tratta di tagli importanti. Manca ad esempio l’insolita sequenza della rapina in banca: fondamentale per capire il modo in cui i due protagonisti affrontano la vita» (Carrà). La copia conservata alla Cineteca Nazionale corrisponde alla versione integrale del film.
a seguire incontro moderato da Raffaele Meale con Barbara Alberti, Francesco Carrà, Alessandro Colizzi, Maurizio De Angelis, Guido De Angelis, Amedeo Pagani, Massimiliano Schiavoni, Antonio Siciliano