Cinema e psicoanalisi: Le forme della violenza
25 Gennaio 2014 - 25 Gennaio 2014
La Società Psicoanalitica Italiana e il Centro Sperimentale di Cinematografia hanno avviato da alcuni anni delle iniziative comuni, tra le quali il ciclo “Cinema e psicoanalisi”, articolato con delle proiezioni mensili al Cinema Trevi. Il tema della programmazione di questa stagione è quello della violenza, argomento di drammatica attualità, che verrà affrontato da diverse prospettive: intrapsichiche, interpersonali, ma anche con uno sguardo collettivo e sociale. Gli aspetti aggressivi della nostra personalità, insieme a quelli sessuali, sono stati considerati dalla psicoanalisi elementi fondanti della nostra parte istintuale e inconscia: quando e perché tali livelli possano esprimersi in maniera violenta e distruttiva è uno dei fenomeni psichici più dibattuti. Parteciperanno agli incontri, introdotti e coordinati da Fabio Castriota, Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, registi, critici e psicoanalisti della SPI.
Il tema del terzo appuntamento è “Bios: violenza vitale e violenza distruttiva”.
ore 17.00 La decima vittima di Elio Petri (1965, 90′)
In una società tecnologica futura, non essendoci più guerre, l’aggressività viene scaricata attraverso la caccia all’uomo, nella quale vince chi totalizza dieci vittime. Marcello (Marcello Mastroianni) e Caroline (Ursula Andress) sono entrambi a quota nove, l’uno dà la caccia all’altra giocando l’arma della seduzione e dell’amore.
ore 19.00 Fuoco! di Gian Vittorio Baldi (1968, 86′)
«Vi si racconta l’assedio, da parte dei carabinieri, di un operaio che, dopo avere ammazzato, per motivi che ignoriamo, la suocera, si è barricato in una delle suddette stamberghe e non vuole più uscirne. L’assediato non è solo; gli sta accanto spaventata, disperata, inorridita ma tuttavia fedele come una cane, la moglie. I due hanno un bambino che urla e piange straziantemente […]. Baldi ha fatto un film nel quale il suono sostituisce la parola. Logico: il sottosviluppo non parla, non sa “spiegarsi”» (Moravia).
ore 20.45 Incontro moderato da Fabio Castriota con Andrea Baldassarro, Pierpaolo De Sanctis
a seguire Avere vent’anni di Fernando Di Leo (1978, 97′)
La libertà sessuale secondo Fernando Di Leo: due ragazze disinibite in un universo maschile che ha smarrito ogni punto di riferimento. Di Leo utilizza i corpi di Gloria Guida e Lilli Carati, nel loro pieno splendore, per scardinare quel che rimane del machismo, suggellando con il sacrificio finale questo viaggio negli inferi della sessualità.
Ingresso gratuito