Dopo la proiezione alla 65ma Mostra del Cinema di Venezia dello spot per la sicurezza sul lavoro e contro le morti bianche Morire sul lavoro (2007, 1’8”), commissionato da Edilsicur e da Cgil-Cisl-Uil, Pasquale Squitieri sarà presente al Cinema Trevi per un incontro su questo tema drammaticamente attuale. Il regista ha raccontato spesso il lato oscuro del nostro Paese, fino alla sua ultima sua fatica cinematografica: L’avvocato De Gregorio (2002), interpretato da Giorgio Albertazzi e ispirato alle morti sul lavoro e alle sue tragiche conseguenze.
«È necessario che ognuno di noi faccia gesti concreti per cambiare questa realtà, è necessario essere presenti sul mondo del lavoro e denunciare quel che accade: quando vedete un operaio, stringetegli la mano». (Pasquale Squitieri)
Dopo l’incontro seguiranno la proiezione di:
Morire sul lavoro (2007)
Regia: Pasquale Squitieri; soggetto e sceneggiatura: Pasquale Squitieri; direttore della fotografia: Giuseppe Tinelli; interpreti: Ivan Castiglione, Olga Rossi; origine: Italia; Edilsicura Salerno; con il Patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Campania, Provincia di Salerno – Feneal Uil Salerno – Filca Cisl Salerno – Fillea Cgil Salerno – Ance Salerno; durata: 1’8”.
L’avvocato De Gregorio (2003)
Regia: Pasquale Squitieri; soggetto e sceneggiatura: P. Squitieri; fotografia: Giuseppe Tinelli; musica: Luigi Ceccarelli; montaggio: Gianluca Quartu; interpreti: Giorgio Albertazzi, Ciro Capano, Anna Tognetti, Gabriele Ferzetti, Peppe De Rosa, Massimo De Matteo; origine: Italia; produzione: Cosmopoli Corporation, Rai Cinemafiction; durata: 107′.
«Ruolo maiuscolo per Giorgio Albertazzi diretto da Pasquale Squitieri, un regista che con le maiuscole va a nozze. L’avvocato De Gregorio è un relitto del Foro napoletano che risale la china battendosi ostinatamente per far luce su un oscuro incidente sul lavoro. Grandangoli, dettagli sgradevoli, tirate all’antica: Squitieri non si nega nulla. Ma l’impeto e l’urgenza di questa requisitoria populista testimoniano un disagio e una ribellione insoliti» (Ferzetti). «Un avvocato che rimarrà immortale: De Gregorio-Albertazzi» (Caroli).