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Cinema Trevi: omaggio a Francesco Freda e presentazione del suo volume “L’amore non ha fine”. Ore 20.40
03 Novembre 2009 - 03 Novembre 2009
Nel giugno 2007 la Cineteca Nazionale rese omaggio a un artista del trucco come Francesco Freda. Con la recente pubblicazione di un volume particolare, L’amore non ha fine, contenente le poesie del celebre truccatore, delicatamente e raffinatamente illustrate da Roberto Di Costanzo, allievo di Scenografia e Costume del Centro Sperimentale di Cinematografia sotto la direzione di Andrea Crisanti e Piero Tosi, si torna con piacere a ricordare l’opera di Francesco Freda. Anche perché, come scrive giustamente Loriano Gonfiantini, «la poesia è in sé evento delicato e desueto, tanto che risulta assai difficile parlarne senza disturbare. […] Detto questo, dobbiamo avvicinarci a queste poesie di Francesco Freda con pudore e delicatezza. Non sono scritte per imporre a un lettore una visione del mondo costruita a propria misura, ma per confessare a un amico che sa ascoltare la parte più segreta di se stesso. Sono un discreto colloquio a voce bassa e da vicino, come se Freda avesse timore di turbare, cosa che presuppone soltanto un ascolto partecipe». Ma questo libro vuole essere anche l’incontro di due sensibilità artistiche dove «il segno sensibile, pudico altrettanto, e altrettanto affettivo, dei disegni di Roberto Di Costanzo risponde alle parole di Francesco con intensa empatia: ascolta e traduce in altro segno fedelmente, accorciando la distanza del tempo».
L’omaggio a Freda comprende, oltre alla presentazione del volume, le proiezioni di uno dei film più significativi di Ettore Scola, grazie anche al trucco ispirato di Freda, Brutti sporchi e cattivi, e del documentario Intervista col trucco. 50 anni di cinema nelle memorie di un truccatore: Francesco Freda,diretto, fotografato e montato da un ex allievo del CSC, Gaetano Amalfitano.
 
ore 18.30
Brutti, sporchi e cattivi (1976)
Regia: Ettore Scola; soggetto e sceneggiatura: Ruggero Maccari, E. Scola; fotografia: Dario Di Palma; scenografia: Luciano Ricceri, Franco Velchi; costumi: Danda Ortona; trucco: Franco Freda; musica: Armando Trovajoli; montaggio: Raimondo Crociani; interpreti: Nino Manfredi, Maria Luisa Santella, Linda Moretti, Ettore Garofalo, Alfredo D’Ippolito, Maria Bosco; origine: Italia; produzione: Carlo Ponti per Compagnia Cinematografica Champion; durata: 116′
Giacinto Mazzarella vive in una baracca insieme alla moglie, ai figli e ai parenti, una tribù di persone accomunate, più che dai legami familiari, dal desiderio di impossessarsi dei soldi del capofamiglia, che ha ricevuto come indennizzo per la perdita di un occhio. Mazzarella odia tutto e tutti. «Farsa tragicomica antipopulista con ambizioni di libello satirico in cadenze crudelmente grottesche. Un Manfredi in gran forma carognesca e una colorata folla di caratteristi» (Morandini).
Vietato ai minori di anni 14
 
ore 20.40
Incontro con Andrea Crisanti, Franco Freda, Roberto Di Costanzo, Adriana Merola
Nel corso dell’incontro sarà presentato il volume di Franco Freda e Roberto Di Costanzo L’amore non ha fine (Azimut, Roma, 2009).
 
a seguire
Intervista col trucco. 60 anni di cinema nelle memorie di un truccatore: Francesco Freda (2009)
Intervista, fotografia, montaggio e regia: Gaetano Amalfitano, da un’idea di Roberto Bessi; origine: Italia; produzione: Pris Film; durata: 62′
Altri tempi, La maschera del demonio, Divorzio all’italiana, La parmigiana, Il deserto rosso, Giordano Bruno, Professione: reporter, Cadaveri eccellenti, Brutti, sporchi e cattivi, Una giornata particolare, La tregua sono solo una parte dei film a cui quali ha lavorato Francesco Freda. Una lunghissima carriera di truccatore cinematografico che ha attraversato tutti i generi del cinema italiano e internazionale. In questo documentario-intervista Freda parla del trucco di ieri e di oggi soffermandosi sui film, i registi e gli attori di cui conserva i ricordi più intensi, come Antonioni, Blasetti, Germi, Rosi, Scola, Hepburn, Loren, Mastroianni, Nicholson e tanti altri. Un racconto antologico che tratteggia una storia del cinema italiano da un’ottica diversa, arricchita da dettagli tecnici sulle possibilità e le invenzioni che il trucco può dare alla definizione di un personaggio. In appendice il simpatico resoconto di una recente esperienza: un film a bassissimo budget, diretto dallo stesso Amalfitano, Spiriti come noi.
Ingresso gratuito
 

 

 

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