Cineteca Classic: Gangster Movies
03 Marzo 2015 - 03 Marzo 2015
ore 17.00 Nemico pubblico di William A. Wellman (1931, 83′)
«Ascesa, fortuna e precipitosa caduta di Tommy Poppers, giovanotto irlandese che nella ruggente New York degli anni del proibizionismo arriva ai vertici della società criminale […]. Un classico – forse un po’ sopravvalutato – del cinema gangster, in cui Wellman […] sa mescolare con intelligenza violenza e romanticismo per dire che è anche la povertà a generare il crimine» (Morandini). Con James Cagney e Jean Harlow.
ore 19.00 Scarface Howard Hawks (1931, 87′)
«Tra le opere di maggior pregnanza estetica dirette dal poliedrico regista e produttore Howard Hawks, Scarface, apertamente ispirato alla storia del gangster italoamericano Alphonse Capone detto “Al”, segnò insieme a Little Caesar di Mervyn LeRoy e The Public Enemy (1931, Nemico pubblico) di William Wellman la nascita di un genere di forte attualità cronachistica e impatto drammatico, quello del gangster movie. Scritto da un nutrito gruppo di sceneggiatori coordinato da Ben Hecht, nativo di Chicago, sulla base del romanzo Scarface di Armitage Trail (pseudonimo di Maurice Coons) e facendo ampio ricorso alle cronache giornalistiche, il film incorse in numerosi divieti da parte della censura; questa impose a Hawks tagli, cartelli ammonitori, scene aggiuntive e voci over per indirizzare il pubblico dell’era proibizionista, mentre la battaglia contro il commercio clandestino di alcolici era ancora in corso, a una decisa riprovazione verso i protagonisti della vicenda. Gli interventi e i rifacimenti (diretti dal regista Richard Rosson) ebbero diverse ripercussioni sul piano stilistico: alla moderna ritmicità del montaggio e alla marcata gratuità psicologica della violenza dei trenta omicidi mostrati nel film fa fronte il loro aver luogo spesso fuori campo, secondo la lettera del codice di autoregolamentazione Hays. Allo stesso tempo la contraddittorietà dei personaggi, che ne umanizza i contorni, è sovente smentita dai picchi di retorica manichea dei discorsi affidati a rappresentanti delle forze dell’ordine. Ciononostante, a rendere Scarface maggiormente radicale e incisivo rispetto alle coeve indagini sociologiche dei film di Wellman e LeRoy, più netti sul piano morale e improntati a un severo paternalismo nell’analisi dei personaggi, è la fusione tra elemento patetico-melodrammatico e humour nero in Tony Camonte» (Murri). Con Paul Muni e George Raft.
Versione originale in lingua inglese