Cineteca Classic: Lech Majewski
08 Novembre 2014 - 09 Novembre 2014
Artista, poeta, pittore, compositore, scrittore, produttore, regista teatrale e filmaker, Lech Majewski, è nato a Katowice, in Polonia, nel 1953 e si è diplomato alla Scuola di Cinema di Lodz nel 1977. Ha lavorato come produttore negli Stati Uniti, vive ora in Polonia, tiene lezioni e presenta le sue opere in tutto il mondo. È considerato uno dei cineasti contemporanei più ispirati. Il suo lavoro attraversa vari ambiti artistici e la sua passione per la pittura è una delle principali caratteristiche dei suoi film. L’omaggio a Lech Majewski è stato organizzato nell’ambito di CiakPolska – Festival del Cinema Polacco ed è stato promosso dall’Istituto Polacco di Roma, in collaborazione con la Cineteca Nazione, CG Home Video, Cortoitaliacinema e Rome Independent Film Festival.
sabato 8
ore 17.00 Ogród rozkoszy ziemskich di Lech Majewski (Il giardino delle delizie, 2003, 104′)
Claudia, una storica dell’arte specializzata nei dipinti di Hieronymus Bosch, viene colpita da una malattia inguaribile. Insieme al suo amante, Chris, si trasferisce da Londra a Venezia, dove dedica i suoi ultimi attimi di vita all’amore e allo studio dell’opera di Bosch, Il giardino delle delizie. Il film è un affresco che si interroga sui rapporti fra arte e amore, erotismo e morte, creatività e vita. «Per la sua onestà, questo film mette in ombra tutte le storie d’amore raccontate finora. Il giardino delle delizie è uno dei film più potenti mai realizzati negli ultimi anni» («The Washington Post»).
Versione originale con sottotitoli in italiano
ore 19.00 Incontro con Lech Majewski
a seguire Psie pole di Lech Majewski (Onirica, 2013, 99′)
Adam, sopravvissuto ad un incidente d’auto in cui hanno perso la vita i suoi amici più cari, abbandona la sua carriera accademica e si immerge in una dimensione onirica popolata da strane visioni e immagini dantesche. Solo lì riesce a trovare sollievo. Onirica è una visionaria storia d’amore ispirata alla Divina Commedia.
Ingresso gratuito – Versione originale con sottotitoli in italiano
ore 21.30 Ewangelia wedlug Harry’ego di Lech Majewski (Il vangelo secondo Harry, 1994, 82′)
Karen e Wes, una giovane coppia, stanno attraversando una profonda crisi sentimentale. Il motivo fondamentale del loro conflitto risiede nel desiderio da parte di Karen di avere un bambino. Incitata da sua madre, Karen decide di lasciare Wes, che non vuole rispondere ai suoi bisogni. Il vangelo secondoHarry è una storia sulla fine di un rapporto sentimentale e la disumanizzazione della vita che ci minaccia. Girato nel deserto vicino a Leba in Polonia con attori sia polacchi che americani (Viggo Mortensen nel ruolo di Wes), Il vangelo è un film di grande impatto visivo, “una biblica soap-opera”, una metafora dei nostri tempi.
Versione originale con sottotitoli in italiano
domenica 9
ore 17.00 Pokój saren di Lech Majewski (La stanza dei daini. Un’opera autobiografica, 1997, 90′)
In un vecchio palazzo una famiglia di tre persone conduce in apparenza una vita del tutto normale. Con l’arrivo della primavera il loro appartamento si trasforma in un prato e in autunno appaiono i daini. Il film, tratto dal libretto all’opera The Roe’s Room con la quale nel 1996 Lech Majewski ha debuttato come compositore, è una visionaria poesia cinematografica. «È un’opera lirica autobiografica su pellicola, del tutto unica… una parabola sul ciclo della vita di bellezza cristallina. Unica nel suo genere!» («Time Out London»).
Versione originale con sottotitoli in italiano
ore 19.00 Wojaczek di Lech Majewski (1999, 89′)
Rafal Wojaczek è il “poeta maledetto” polacco, sempre in lotta con la realtà e la poesia, parte indissolubile della sua esistenza. Il film tuttavia non si concentra sull’opera del poeta, ma è composto di scene, quadri, ricordi, gesti, parole che raccontano la leggenda dell’artista, morto suicida a soli 26 anni, sullo sfondo della realtà polacca degli anni Sessanta. «Magnifico e sorprendentemente arguto. Wojaczek adotta un tono di comicità asciutta e impassibile, che riesce a mantenere grazie a uno straordinario senso di compostezza stilistica. Eccellente!» (Michael Phillips, «Chicago Tribune»).
Versione originale con sottotitoli in italiano
ore 21.00 Młyn i krzyz di Lech Majewski (I colori della passione, 2011, 92′)
Peter Bruegel, il più saggio filosofo tra tutti i pittori, dipinge l’epico capolavoro La salita al Calvario. Lo spettatore segue la creazione del dipinto a partire dai disegni preparatori della tela. Il modo rivoluzionario di rappresentare l’arte permette di “entrare” nel quadro e osservare le storie di alcuni personaggi scelti dal regista tra le oltre cinquecento figure che affollano la tela di Bruegel. Lo sfondo storico è costituito dalla brutale occupazione spagnola delle Fiandre del 1564. Presentato al Sundance Film Festival in anteprima mondiale, e distribuito in più di 50 nazioni, il film è stato definito da Dennis Harvey su «Variety» «un’esperienza coinvolgente» e da Daniel M. Gold sul «New York Times» come «una meditazione stimolante e seducente sull’immagine e il racconto, sulla religione e l’arte».