I fratelli Garriba cominciano a creare un loro spazio nella storia del cinema italiano con un film: In punto di morte, saggio di diploma al Centro Sperimentale, diretto da Mario e interpretato da Fabio. Il film vince, a sorpresa, il Pardo d’oro al Festival di Locarno 1971, ex aequo con …Hanno cambiato faccia di Corrado Farina e Les amis di Gérard Blain. Un caso unico nella storia del Centro Sperimentale e del cinema italiano: un saggio di regia che vince uno dei più importanti premi cinematografici del mondo. Il premio non ebbe però grandi echi, al punto che l’unico telegramma di felicitazioni il giovane regista lo ricevette da Roberto Rossellini con un «bravo, bravo, bravo. A nome mio e del Centro Sperimentale».
Il silenzio sull’attività cinematografica di Marcello Grottesi è stato quasi assoluto: di lui si trovano solamente rare tracce nei dizionari. I suoi film, Time e Il gesto, sono completamente rimossi, complice anche l’assenza fisica del secondo, la cui unica copia stampata è scomparsa, all’epoca, tra una proiezione e l’altra (l’autore ne conserva i due rulli iniziali, che qui proponiamo). Eppure basta vedere i fotogrammi sopravvissuti de Il gesto per riconoscere nel suo autore uno straordinario interprete della crisi a cavallo del ’68. Grottesi è un artista che intervenire nella società, portando l’arte in piazza, a contatto con la gente, attraverso gesti clamorosamente provocatori a guardarli oggi.