Gli stranieri del cinema italiano: Vassili Karis
04 Febbraio 2016 - 04 Febbraio 2016
Un nuovo appuntamento al Cinema Trevi con gli stranieri adottati dal cinema italiano, che hanno contribuire a conferire una dimensione più internazionale della nostra cinematografia, negli anni d’oro delle produzioni in serie. Grande protagonista degli spaghetti-western, di quelli più nostrani, girati spesso a Manziana e dintorni, è stato Vassili Karis, nato a Salonicco nel 1938, che ha iniziato la carriera nell’epoca d’oro del peplum e l’ha proseguita prevalentemente nel cinema di genere, fino agli ultimi sussulti dei Vietnam-movie. È oggi un testimone brillante di un’epoca ormai scomparsa, della quale ricorda e rievoca con simpatia le glorie e le miserie…
ore 17.00 Angel Hill (Last Platoon) di Ignazio Dolce (1988, 98′)
«Un marine dal passato glorioso, è in crisi e beve. Ormai alcolizzato e anche abbandonato dalla sua donna, vive ai margini della società, spesso coinvolto in risse selvagge. A riportarlo in “vita” è il colonnello Abrahams, che ancora crede nelle sue capacità. L’ufficiale gli affida una missione speciale in Vietnam: distruggere un ponte nemico di vitale importante» (Poppi).
ore 19.00 …E lo chiamarono Spirito Santo di Roberto Mauri (1971, 97′)
«Primo film della serie Spirito Santo diretto da Roberto Mauri all’inizio degli anni ’70 con il greco Vassili Karis. Simpatici, anche se abbastanza poveri. Spirito Santo, cioè Vassili Karis, deve dimostrare che non ha ucciso né la sua donna né la sorella dello sceriffo indiano Mimmi Palmara» (Giusti).
ore 20.45 Incontro moderato da Marco Giusti con Vassili Karis
a seguire A pugni nudi di Marcello Zeani (1974, 95′)
«Ignoto film di pugili e malavita diretto da tal Marcello Zeani, autore solo del precedente Kansas City (Sette monache a Kansas City), distribuito l’anno prima. Qui un pugile, appena uscito di carcere, si rimette con la mala per trovare i soldi necessari all’operazione di un ragazzo. […] Mai visto da nessuno» (Giusti).