Incontro con il Cinema Sardo a Roma
02 Maggio 2014 - 02 Maggio 2014
Il Gremio, in occasione del suo 65° anniversario (1948-2013), continua ad organizzare con la collaborazione della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), della Cineteca Sarda – Società Umanitaria e della Cineteca Nazionale, una serie di proiezioni e dibattiti con attori e registi, all’interno della rassegna Incontro con il Cinema Sardo, presso il Cinema Trevi.
La giornata è dedicata a Peter Marcias, che ha realizzato numerosi spot, documentari e cortometraggi presentati in festival nazionali ed internazionali. Le sue opere testimoniano un forte interesse per un cinema legato a tematiche sociali e politiche.
Programma a cura di Franca Farina – Ingresso gratuito per i soci de Il Gremio
venerdì 2
ore 17.00 Sono Alice di Peter Marcias (2005, 18′)
Alice, sei anni, cerca lavoro. Ogni tanto si rifugia, come può, tra gli scogli a guardare il mare, quasi che i suoi occhi laggiù possano trovare le risposte a domande che non ha avuto ancora il tempo di formulare. Dalle onde, in effetti, una risposta le arriverà… Toccante cortometraggio sull’infanzia che fa parte del film collettivo Bambini, prodotto da Gianluca Arcopinto e distribuito dalla Pablo.
a seguire Ma la Spagna non era cattolica?di Peter Marcias (2007, 80′)
Il governo Zapatero, nel suo primo anno di attività, ha determinato l’approvazione di numerose leggi, alcune di queste riguardano materie particolarmente delicate sotto il profilo etico e hanno destato (e destano) un grande dibattito sia all’interno del paese che all’esterno. In questo contesto, una televisione spagnola, impressionata dall’interesse suscitato all’estero da questi temi, in particolare in Italia, si è interrogata in relazione alla percezione di queste materie (soprattutto le unioni omosessuali) presso la popolazione italiana. Per questo ha inviato una propria troupe in Italia, precisamente a Roma e nel Lazio, per realizzare un documentario incentrato sulle loro opinioni, in un ambiente intriso di cattolicesimo e vicino, anche fisicamente, al Vaticano. Andrea Miguel Hernandez, regista dell’inchiesta si è trovato però catapultato in una situazione a lui molto personale. Una donna che aveva amato a Madrid vari anni prima ora vive a Roma ed è legata sentimentalmente ad una donna…
ore 19.00 Dimmi che destino avrò di Peter Marcias (2012, 80′)
Alina è una ragazza di origine rom, che da anni vive a Parigi per lavoro. Rientrata nel suo villaggio natio nei pressi di Cagliari in Sardegna, instaura un rapporto amichevole con Giampaolo Esposito, un cinquantenne commissario di polizia. In questa nuova dimensione, dovrà confrontarsi con se stessa, con le sue più intime emozioni attraverso “un viaggio” che la condurrà a rivedere la sua vita, le sue aspirazioni e soprattutto la sua vera identità. Questo passaggio segnerà la fine della giovinezza e l’inizio di una maturità che la renderà più consapevole delle sue debolezze. Il suo passato aprirà una breccia sul futuro…
ore 20.30 Incontro introdotto da Antonio Maria Masia moderato da Alessandra Peralta con Peter Marcias, Gianluca Arcopinto,Elena Arvigo, Patrizia Boi, Nino Frassica, Caterina Gramaglia, Fiorella Infascelli, Fabio Liberatori, Angelo Tantaro, Fiorenza Tessari
segue un brindisi e un breve monologo di Luca Martella
a seguire Il mondo sopra la testa di Peter Marcias(2012, 12′)
Cagliari. Siamo in un mondo disegnato e c’è identità completa tra leader politico e potere assoluto. E sempre in questo mondo fantastico è possibile che un gruppo di gay, lesbiche e trans rapisca il capo dei capi e chieda un riscatto politico per il suo rilascio. Ma chi ha vissuto di ipocrisia, chi ha fatto della menzogna la chiave del suo successo, potrà mai essere davvero sincero?Cortometraggio d’animazione.
Ingresso gratuito
a seguire Un attimo sospesi di Peter Marcias (2008, 90′)
«Peter Marcias è il più giovane esponente di un “cinema sardo” che da anni è in fermento anche se le occasioni di farsi vedere gli mancano. Un attimo sospesi è il suo esordio narrativo. Difetti e ingenuità non gli mancano. Però c’è dentro una promessa da coltivare. Intorno all’incombere di foschi presagi per il futuro dell’umanità – guerre, attentati – si muovono le microesistenze di cui seguiamo i gesti, che talvolta si incrociano fra di loro. Autorevolmente interpretato da Paolo Bonacelli ma un po’ convenzionale è l’anziano scienziato che ha chiuso con il mondo (ma non con la speranza di migliorarlo). Pittoresco quello della ex cantante che ha trovato la sua isola di buonsenso nella roulotte dove si è ritirata. Più inciso è lo stravagante personaggio che dietro mille piccoli riti e manie nasconde un grande dolore e una grande ferita (Rosario Lisma). Anche se di passaggio, si lascia ricordare lo psicologo che lo assiste: è Nino Frassica. Tutti sospesi tra la tentazione di chiudersi e quella prevalente di accordare ancora fiducia al prossimo e alla vita» (D’Agostini).
Ingresso gratuito