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Last Action Heroes. Il cinema italiano d’azione degli anni 80
18 Settembre 2018 - 23 Settembre 2018
In relazione alla recente uscita del volume Last Action Heroes. Il cinema italiano d’azione degli anni 80, si è voluto proporre una retrospettiva sul cinema di genere di un decennio contrassegnato dalla morte dell’industria cinematografica. Come ha scritto Daniele Magni nell’introduzione: «Negli anni 80 la creatività nel nostro cinema popolare è completamente svanita e ciò che i produttori e registi nostrani somministrano alle platee di bocca buona sono rigurgiti rimasticati e mal digeriti dei grandi bloockbuster USA; la ricetta per far sopravvivere ancora per qualche stagione il nostro cinema commerciale sta tutta nella “trovata” della contaminazione tra generi […], ottenuta frullando elementi eterogenei in maniera grezza e spesso totalmente disomogenea, pur con una gran buona volontà ahimè sempre tradita da una endemica mancanza di danari. La sala non è più la destinazione di riferimento, né in patria né all’estero, e il cinema dei nostri artigiani guarda ormai al più benevolo mercato dell’home video, assai più desideroso di quantità che di qualità. Ed è proprio la quantità di pellicole che, da pochissimi modelli di riferimento, è stata prodotta nel decennio degli ottanta, con strascichi nei primi novanta, a lasciare sorpresi. Alien/Terminator/Mad Max/Conan è il sacro quartetto di megasuccessi che sono stati sezionati, mischiati, ricomposti, nelle principali pellicole puzzle del fantacinema italiano di quegli anni; il filone bellico della guerra del Vietnam […] e il ritorno dell’avventura classico-esotica di Indiana Jones e dei suoi epigoni, tutti alla ricerca di tesori perduti tra foreste millenarie e civiltà arcaiche e dedite alla magia, sono invece le due principali fonti d’ispirazione per le decine di filmetti contenuti in queste pagine, approntati velocemente uno dopo l’altro dai soliti noti del Cinema Bis italiano, rubando un’idea qui, una sequenza là, abbigliando i protagonisti all’ultima moda rambesca o con le fruste e i cappellacci che improvvisamente erano diventati la riconoscibile divisa per ogni archeologo/avventuriero degno di rispetto». In questa prima parte di rassegna i film verteranno sul cinema avventuroso tout court e contestualmente è prevista una seconda parte dedicata ai cosiddetti vietnam movies.
 
martedì 18
ore 18.00 Delta Force Commando di Frank Valenti [Pier Luigi Ciriaci] (1987, 94′)
«In una base militare americana a Porto Rico un soldato si apparta con una donna appariscente, ma si tratta di una terrorista che gli spara un proiettile in fondo. Inizia così un attacco armato alla base nel corso del quale la moglie incinta del tenente Tony Turner, membro della Delta Force, rimane incinta. I terroristi fuggono dopo aver rubato un’arma nucleare e Turner decide di intervenire di sua iniziativa. […] Il titolo del film vuole capitalizzare il successo ottenuto poco tempo prima da Delta Force (1986) con Chuck Norris (ma il titolo strizza l’occhio anche a Commando con Arnold Schwarzenegger)» (Giovannini-Tentori). Con Brett Clark, Mark Gregory, Fred Williamson, Bo Svenson.
 
ore 20.00 Blastfighter di John Old jr. [Lamberto Bava] (1984, 91′)
«Tiger Sharp, un ex poliziotto della squadra omicidi, esce dal carcere dopo un periodo di detenzione di dieci anni per aver ucciso l’assassino di sua moglie. Nonostante un collega suo amico, gli regali un fucile di alta precisione, Tiger rinuncia a vendicarsi del procuratore corrotto che l’ha fatto condannare ingiustamente e ritorna alla sua vecchia casa di famiglia, nel mezzo di una foresta. […] Bava dirige un avventuroso d’azione sulla scia di Rambo, cui però non deve altro riferimento che la meccanica della rivolta dell’eroe solitario contro l’arroganza e la crudeltà dei potenti» (Giovannini-Tentori). Con Michael Sopkiw, George Eastman e Michele Soavi alias Michael Saroyan.
 
mercoledì 19
ore 17.00 Meglio baciare un cobra di Massimo Pirri (1986, 96′)
«Sahara occidentale, 1936. L’avventuriero americano Phil e un arabo si sfidano a chi riesce ad afferrare un serpente chiuso in una scatola: l’arabo muore e Phil, accusato di omicidio, viene arrestato e condotto in un terribile penitenziario, una fortezza in mezzo al deserto. Il direttore del carcere propone a Phil di trovare il tesoro di Cleopatra, un sigillo con un cobra scolpito, in cambio della libertà e la possibilità di ritornare in America. […] L’eclettico Massimo Pirri […] dirige un curioso avventuroso che intende rifarsi alla saga di Indiana Jones» (Giovannini-Tentori). Con Andy J. Forest, Milly D’Abbraccio, Paul Muller.
 
ore 19.00 Caccia allo scorpione d’oro di Umberto Lenzi (1991, 92′)
«Mary, giovane funzionaria dell’Università di Miami, riceve la notizia che il fratello è morto in Amazzonia. Per saperne di più si reca all’ambasciata, ma nessuno è in grado di darle ulteriori informazioni. Ritornata a casa, Mary si rende conto che qualcuno vi è penetrato, alla ricerca di qualcosa. Ricevuta una lettera dal fratello scomparso, Mary decide di mettersi alla sua ricerca con l’aiuto di un coraggioso avventuriero. […] Tesori nascosti, avventure nella giungla, la caverna con la statuetta d’oro raffigurante uno scorpione, mercenari e indios: Caccia allo scorpione d’oro è un fantastico-avventurosi in scenari esotici che Lenzi dirige con mano sicuro, caratterizzato da un buon ritmo e da un’azione serrata, con protagonista un avventuriero nello stile di Indiana Jones» (Giovannini-Tentori). Con Andy J. Forest, Christine Leigh, David Brandon.
 
ore 20.45 Tuareg – Il guerriero del deserto di Enzo G. Castellari (1984, 95′)
«Il capo di una tribù nomade di tuareg vive in pace in una grande oasi al centro del deserto, insieme alla sua famiglia. Improvvisamente sopraggiungono due sconosciuti, stremati dal deserto. Il tuareg li ospita, secondo la legge sacra della sua tribù. Un drappello di militari intende arrestare i due stranieri: uno viene ucciso e l’altro arrestato. A questo punto il tuareg decide di vendicare l’affronto fatto a lui e alla sua gente. […] Il film diretto da Enzo G. Castellari è dedicato alle fiere tribù e ai loro temerari guerrieri: una vicenda epica contraddistinta dal notevole senso del ritmo e dell’azione caratteristici del regista» (Giovannini-Tentori). Con Mark Harmon, Luis Prendes, Paolo Malco, Aldo Sambrell, Antonio Sabàto.
 
giovedì 20
ore 17.00 Django 2 – Il grande ritorno di Ted Archer [Nello Rossati] (1987, 97′)
«Messico: il crudele principe Orlosky, detto il “Diavolo”, semina il terrore con il suo battello nero con cui si muove lungo il fiume massacrando i peones, imprigionandoli come schiavi e dedicandosi anche alla tratta di minori. Tra le ragazzine prelevate da Orlosky per essere destinate a un bordello c’è anche la figlioletta del famoso pistolero Django, che aveva abbandonato il suo passato per chiudersi in un convento di monaci con il nome di padre Ignacio. […] Nonostante sia il seguito del mitico e iperviolento western di Sergio Corbucci […] Django 2-Il grande ritorno appartiene al filone fantastico-avventuroso alla Mad Max» (Giovannini-Tentori). Con Franco Nero, Christopher Connelly, William Berger, Donald Pleasance.
 
ore 19.00 Tex e il signore degli abissi di Duccio Tessari (1985, 105′)
«Tex Willer, ranger e capo della tribù dei Navajos, con i suoi pards Kit Carson, detto “Capelli d’argento”, e l’indiano Tiger Jack, è sulle tracce di un carico di fucili scomparso ai confini del Messico. I tre si imbattono nei resti di un convoglio attaccato e rinvengono uno strano amuleto e un cadavere ridotto come una mummia. Dall’amico El Morisco, esperto di occultismo, Tex apprende che l’amuleto rappresenta un’antica divinità azteca e dentro vi è nascosta una polvere velenosa con cui i razziatori mummificano le loro vittime. […] Il regista di Ringo e gli sceneggiatori decidono però di realizzare una vicenda contrassegnata da quelle componenti fantastiche, sovrannaturali e orrorifiche che spesso compaiono nelle storie di Tex fin dai primi numeri» (Giovannini-Tentori). Con Giuliano Gemma, William Berger, Isabel Russinova, Flavio Bucci.
 
ore 21.00 Thunder di Larry Ludman [Fabrizio De Angelis] (1983, 86′)
«Il giovane pellerossa Thunder, ritornato a casa, apprende dal nonno che i bianchi intendono radere al suolo un cimitero apache sulle colline per costruirvi un osservatorio, nonostante esista un trattato tra indiani e governo. Nel cimitero avviene un primo scontro tra Thunder e gli operai del cantiere. Il ragazzo va inutilmente dallo sceriffo e nella banca che finanzia i lavori. Fermato dalla polizia, viene lasciato fuori città. […] Il 1983 è l’anno che vede diversi registi italiani specializzati nell’avventuroso cimentarsi in pellicole nate sulla scia del fortunato Rambo. Uno dei maggiori successi del periodo è questo film di Fabrizio De Angelis, alias Larry Ludman» (Giovannini-Tentori). Con Mark Gregory, Bo Svenson, Raymond Harmstorf, Antonio Sabato.
 
venerdì 21
ore 17.00 Alla ricerca dell’impero sepolto di Frank Kramer [Gianfranco Parolini] (1987, 96′)
«Il giovane archeologo Cliff e la scrittrice inglese Linda, sulle tracce di un antico mistero riguardante una civiltà più antica di quella degli Incas, sono avversati da un’organizzazione criminale. Inseguiti dalla banda agli ordini di un professore senza scrupoli, i due studiosi hanno un incidente con l’elicottero e finiscono nella giungla. […] Gianfranco Parolini, autore di peplum e western, dirige uno sgangherato ma divertente avventuroso-fantascientifico, volutamente sopra le righe. […] Alla ricerca dell’impero perduto rimanda direttamente a I predatori dell’arca perduta e al suo immediato clone All’inseguimento della pietra verde ed è pieno di episodi grotteschi e umoristici. “Non sono mica Indiana Jones!” dice il protagonista alla sua partner in pericolo smaniosa di essere salvata, in uno dei momenti clou della pellicola, palesando l’intento di sfottò divertito verso l’archeologo di Spielberg. I protagonisti sono Conrad Nichols, alias Bruno Minniti interprete di diversi action fantasy del periodo, e Kelly London. Tra gli interpreti si distingue il sempre efficace Vassili Karis già superstar dell’epopea degli spaghetti western nel ruolo di Spirito Santo» (Giovannini-Tentori).
 
ore 19.00 Sulle tracce del condor di Martin Dolman [Sergio Martino] (1990, 99′)
«Il fotografo Mark Lester arriva in Argentina alla ricerca del “Condor”, l’aereo scomparso in un ghiacciaio quaranta anni prima, che trasportava Chao Lin, rifugiato dalla Cina comunista, e il tesoro imperiale. Servendosi come alibi di un servizio fotografico da realizzare sugli ultimi esemplari di condor, Mark e l’amico Steve indagano sulla vicenda e vengono subito a scontrarsi con una organizzazione criminale che vuole a tutti i costi il tesoro. […] Componenti fantastiche e misteriose sono presenti nel film diretto da Sergio Martino con lo pseudonimo di Martin Dolman. […] Pura avventura, piena di colpi di scena e di azione, in questa coproduzione con l’Argentina interpretata da Daniel Green, Christine Leigh, Brent Huff, Charles Napier» (Giovannini-Tentori).
 
ore 20.45 Incontro moderato da Andrea Schiavi con Marcello AvalloneLamberto Bava, Enzo G. Castellari, Fabrizio De Angelis, Fabio Giovannini, Edoardo Margheriti, Danilo Massi, Luigi Montefiori, Antonio Tentori
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Fabio Giovannini e Antonio Tentori Last Action Heroes. Il cinema italiano d’azione degli anni 80 (Bloodbuster edizioni, 2018).
 
a seguire Indio di Anthony M. Dawson [Antonio Margheriti] (1989, 91′)
«Daniel è il figlio di un capo tribù indio e di una donna bianca ed è stato adottato da una coppia negli Usa. Già ufficiale dei marines, Daniel ritorna nel proprio villaggio natale, nel verde dell’enorme foresta amazzonica e assiste all’orribile scempio fatto alla sua terra dagli uomini di una multinazionale, allo scopo di costruire un’autostrada. […] “Stanno distruggendo il polmone verde del mondo!”. Con questa frase viene lanciato Indio. Un film di pura avventura, un “action movie” che si differenzia da precedenti simili lavori di Margheriti-Dawson per il suo contenuto ecologico e ambientalista» (Giovannini-Tentori). Con Francesco Quinn, Brian Dennehy e l’ex campione del mondo di boxe Marvin Hagler.
 
sabato 22
ore 17.00 Il tesoro delle quattro corone di Ferdinando Baldi (1982, 100′)
«J.T. Stryker, un avventuriero specializzato nella ricerca di tesori custoditi in luoghi inaccessibili, viene ingaggiato per guidare una spedizione che dovrebbe impadronirsi di un tesoro maledetto custodito in Oriente, all’interno di una fortezza, da una setta diabolica dedita a sacrifici umani. […] Il film viene girato in 3D, come già un western di Baldi inedito in Italia, Comin’ at ya!, per sfruttare il revival che il sistema di proiezione tridimensionale in quegli anni stava vivendo. Come protagonista, nel ruolo dell’Indiana Jones della situazione, il regista sceglie il fedele Tony Anthony, già interprete di quasi tutti i western da lui diretti, nonché produttore della pellicola e cosceneggiatore» (Giovannini-Tentori).
 
ore 19.00 Panama Sugar di Marcello Avallone (1989, 102′)
«Nel bar di un’isola sudamericana si assiste a una sfida di biliardo tra il ricco nuovo arrivato Perry e il giovane avventuriero Panama Sugar, che vince. Perry intende trasformare l’isola in una grande casa da gioco ma sia lui sia il Generale, il quale lo appoggia, trovano l’opposizione di Panama e dei suoi amici. […] Il produttore Italo Zingarelli intendeva riproporre con questo film la fortunata formula avventura e comicità, sulla falsariga dei film di Terence Hill e Bud Spencer. […] Il risultato è una sorta di western moderno ambientato in una località esotica (Martinica) e contraddistinto da toni farseschi e personaggi grotteschi […]. Avallone dirige con sicuro mestiere, anche se si trova più a suo agio nelle atmosfere magico-orrorifiche di Spettri e Maya. I protagonisti sono il poco incisivo Scott Plank, Lucrezia Lante Della Rovere, Duilio Del Prete nella parte del malinconico giocatore, il cattivo Tomas Arana e uno strepitoso Oliver Reed nel ruolo del Generale» (Giovannini-Tentori).
 
ore 21.00 Alto rischio di Max Steel [Stelvio Massi] (1994, 94′)
«Sofia, Bulgaria. Syberg, potente affarista senza scrupoli, per far crollare la borsa americana intende distruggere un antivirus in fase sperimentale presso un laboratorio di computer, la Elco. Due agenti della CIA sono sulle sue tracce. […] Sotto lo pseudonimo di Max Steel, con cui ha formato diversi film negli anni novanta, Stelvio Massi dirige una action-spy story girata nel medesimo anno di La pista bulgara, con gli stessi attori Stephane Ferrara e Isabel Russinova. Diretto con la consueta professionalità, Alto rischio presenta alcune scene erotiche con la protagonista nuda sotto la doccia e momenti sexy ambientati in un bordello dove l’agente si rifugia inseguito dai criminali. Il cattivo è Angelo Infanti, mentre Maria Grazia Cucinotta, killer muta e sensuale, anticipa il suo ruolo in Il mondo non basta della saga di 007-James Bond» (Giovannini-Tentori).
 
domenica 23
ore 17.00 Due gocce d’acqua salata di Luigi Russo (1982, 93′)
«Una ragazza e un ragazzo si incontrano casualmente in aeroporto. A causa di un incidente, l’aereo su cui entrambi viaggiano precipita nell’Oceano Indiano. I due ragazzi, Billy e Bonnie, si ritrovano naufraghi a bordo di un canotto e sbarcano su una splendida isola deserta. […] Luigi Russo, regista di diversi film di genere, soprattutto erotici, si dedica con Due gocce d’acqua salata a una storia d’amore e d’avventura ambientata in magnifici scenari naturali, nello stile di Laguna blu. Il confronto tra la bella (la giovane naufraga) e la bestia (il gigante peloso e geloso) rimanda esplicitamente a King Kong, il cui libro la ragazza legge in aeroporto» (Giovannini-Tentori). Con Sabrina Siani e Fabio Meyer.
 
ore 19.00 La notte degli squali di Anthony Richmond [Tonino Ricci] (1987, 95′)
«Cancan, Messico. David, cacciatore di squali, riceve la visita del fratello James in possesso di uno scottante floppy disk, dove sono incise le azioni criminose di una potente multinazionale, che ha scambiato con un quantitativo di diamanti. Appena arrivato, l’idrovolante su cui viaggia è fatto segno di un attentato e, caduto in acqua, James viene salvato da David, che lo sottrae alla furia di uno squalo. […] Con l’abituale pseudonimo di Anthony Richmond, Tonino Ricci dirige un buon avventuroso d’azione, una spy story che si colloca sulla scia dei film sugli squali, avvalendosi di un’ambientazione esotica tra feste tradizionali indigene e spettacolari scene subacquee. Il film ha un cast di tutto rispetto, composto tra gli altri da Treat Williams, Janet Agren, Christopher Connelly e John Steiner» (Giovannini-Tentori).
 
ore 21.00 Le miniere del Kilimangiaro di Mino Guerrini (1986, 93′)
«Mentre una radio annuncia le vittorie dei nazisti, qualcuno sta preparando un’arma micidiale nascosta in un bastone. La cinepresa inquadra il volto di un uomo biondo che, dopo aver inforcato un paio di occhiali dalle lenti gialle, spara con il bastone che ha preparato distruggendo la radio. L’azione si sposta all’università di Berkeley, dove insegna il professor Smith. In realtà, come spiega un flashback, il professore nel 1917 si chiamava Schmidt e aveva partecipato a una spedizione tedesca per trovare un tesoro nascosto in Africa. […] Chiaramente ispirato ai film su Indiana Jones (ma anche a Allan Quatermain e le miniere di re Salomone […]), Le miniere del Kilimangiaro deve fare i conti con un budget ridotto, come dimostra il reiterato uso di immagini di repertorio. Lo sviluppo della vicenda ricorda i fumetti sexy degli anni ottanta, non per l’erotismo (qui sostanzialmente assente) ma per l’inventiva nella descrizione di comunità misteriose, per il susseguirsi di torture, per l’assurdità delle situazioni esotiche. […] Il film è l’ultimo diretto da Mino Guerrini ed è noto anche come Afrikanter» (Giovannini-Tentori). Con Tobias Hoesl, Elena Pompei, Franco Diogene, Christopher Connelly, Gordon Mitchell, Al Cliver.
Date di programmazione