Lessico del cinema italiano
19 Novembre 2013 - 20 Novembre 2013
Lessico del cinema italianoè un progetto di ricerca il cui obiettivo è la realizzazione di un discorso nuovo sulla tradizione cinematografica italiana, che tenga conto del rapporto stretto che c’è stato nel nostro cinema tra forme di rappresentazione e forme di vita. Articolato in 21 lemmi (uno per lettera dell’alfabeto), affidati ad alcuni dei più significativi studiosi italiani appartenenti a generazioni diverse, il progetto, che avrà uno sbocco editoriale, è curato da Roberto De Gaetano. Dopo gli appuntamenti di ottobre con De Gaetano per la parola “Amore” e Gianni Canova per la parola “Potere”, è la volta delle voci “Storia”, affidata a Christian Uva, e “Bambino”, curata da Emiliano Morreale.
martedì 19
ore 16.30 1860 di Alessandro Blasetti (1934, 76′)
«Messo in croce per le sue consonanze palesi o implicite con la propaganda del regime fascista (i 5 minuti che mancano dall’edizione originale ne contenevano i segni più grossolani), oggi il film conta per la sua severa asciuttezza stilistica (non senza influenze del cinema sovietico), la scoperta del paesaggio, la coraggiosa scelta di tipi e personaggi popolari, l’efficacia del montaggio, l’incombenza come eroe e demiurgo di Garibaldi che pure vi appare fisicamente soltanto in sei veloci inquadrature. Blasetti stesso ne curò, dopo la guerra, un’edizione tagliando quei cinque minuti, ma uscì col titolo I Mille di Garibaldi nel 1951» (Morandini).
Per gentile concessione di Ripley’s Film – Ingresso gratuito
ore 18.30 Incontro moderato da Emiliano Morreale con Christian Uva
a seguire Colpo di stato di Luciano Salce (1969, 104′)
La lunga lunga notte dello scrutinio elettorale del 1972 secondo le menti geniali di Salce e De Concini, che immaginano un’impennata imprevista dei voti conquistati dal partito comunista. Libero esperimento cinematografico figlio del ’68 italiano, seriamente danneggiato da una distribuzione a dir poco fantasma che ha portato alla sparizione quasi totale del film.
Ingresso gratuito
ore 21.30 Buongiorno, notte di Marco Bellocchio (2003, 107′)
Tratto dalla biografia romanzata dell’ex-brigatista Anna Laura Braghetti, narra della prigionia di Moro e della sua convivenza con i carcerieri. Protagonista è Chiara, giovane brigatista dalla doppia vita: impiegata con un fidanzato, ma anche membro di una cellula armata che ha sequestrato il presidente della DC.
mercoledì 20
ore 16.30 I bambini ci guardano di Vittorio De Sica (1943, 82′)
Pricò è un bambino di sei anni che può solo osservare e subire le scelte degli adulti che lo circondano, in primis i genitori. La madre annoiata dalla vita familiare abbandona il figlio e il marito e fugge con l’amante. Dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola.
ore 18.30 Presentazione di Emiliano Morreale
a seguire La finestra sul luna park di Luigi Comencini (1957, 90′)
Righetto, mentre il padre è all’estero per lavoro, si affeziona all’uomo che frequenta sua madre. «Mi sono chiesto un giorno: ma se un bambino senza padre se lo vuole inventare, che succede?» (Comencini).
Ingresso gratuito
ore 21.15 Pagine chiuse di Gianni Da Campo (1969, 87′)
«Pagine chiuse segue la vicenda di un bambino undicenne che, lasciato in un collegio religioso dai genitori separati, accetta inizialmente la vita collettiva della comunità scolastico-religiosa, pur con qualche ritrosia per l’affetto familiare di cui è stato privato, ma è poi portato dall’ipocrisia e dalla convenzionalità (scolastico-religiosa, appunto) dell’ambiente, a chiudersi in se stesso in una dolorosa, ma già adulta solitudine» (Micciché).