Home > Nel cerchio. Il cinema di Gianni Minello
Nel cerchio. Il cinema di Gianni Minello
30 Settembre 2014 - 30 Settembre 2014
Cinema marginale ed emarginato, quello di Gianni Minello, racchiuso in pochi film, dai titoli istintivamente emblematici: Nel cerchio, Un ragazzo come tanti, I ragazzi della periferia sud, E insieme vivremo tutte le stagioni, Il buio dentro di noi. Storie di ragazzi che si scontrano con il mondo – il mondo degli altri, costruito su modelli ai quali non potranno mai aderire -, vagano senza meta, sfiorati occasionalmente dalla sensibilità o dalla violenza altrui, ma sempre irrimediabilmente soli, sconfitti, rifiutati e, alla fine, respinti. L’occhio di Minello li pedina, a volte li protegge o li accompagna nella discesa agli inferi. Senza via di uscita, senza possibilità di fuga. Nel cerchio dell’esistenza.
All’attività di regista, Minello ha affiancato la direzione del settore Cinema dell’Arci, l’insegnamento di storia del cinema, linguaggio e regia, la distribuzione di film (anche quelli emarginati!) con la cooperativa Nuova Comunicazione, l’organizzazione e produzione di film, soprattutto dell’amico Giuseppe Ferrara. Sempre in nome dell’impegno civile e culturale.
 
ore 17.00 E insieme vivremo tutte le stagioni di Gianni Minello (1999, 102′)
Marco e Maria sono due ragazzi diversi che vivono a S. Basilio, una borgata di Roma. Marco in un’immaginaria intervista i primi anni della sua “devianza”; parla della sua famiglia, del suo lavoro e così anche Maria, ripercorre davanti alla macchina da presa le sue premature esperienze sessuali. Con Franco Citti, Laura Betti e Maria Fiore.
 
ore 19.00 Un ragazzo come tanti di Gianni Minello (1984, 100′)
Storia di Pino, ragazzo meridionale approdato a Roma pieno di speranze che vengono ben presto deluse dalla dura realtà cittadina. Il film segue tutti gli errori ovvii e prevedibili del protagonista (dal lavoro nero alla prostituzione, dai piccoli furti alla droga), per tracciare un quadro di disperata solitudine. «Lodevole esempio di film a basso costo, Un ragazzo come tanti è un lucido documento sulla gioventù, che si buca e, ad un tempo, un’interpretazione convincente del triste fenomeno. Ma gli si farebbe torto se non si sottolineassero le virtù poetiche del suo autore, qui giunto ad una lusinghiera nettezza di linguaggio, ad una non comune pulizia formale, ad un’autorevole direzione degli attori» (Napoli).
 
ore 20.45 Incontro moderato da Ciro Giorgini con Gianni Minello
a seguire Nel cerchio di Gianni Minello (1976, 80′)
Un ragazzo sardo si trasferisce a Venezia per cercare lavoro, rimane coinvolto in una serie di disavventure e finisce in un centro di rieducazione per minorenni. Ma lì viene educato solo alla violenza… «L’insegnamento neorealistico, di specie rosselliniana, vi è presente ma riassorbito e rielaborato in piena autonomia, superato dalla capacità di mettere a fuoco i fattori condizionanti delle meccaniche societarie. A paragone, v’è una coscienza più chiara, un pessimismo più lucido e intelligente della realtà, una superiore disposizione didascalica che accappia [sic] ogni nesso tra cause ed effetti. È come se un appassionato lettore di Rossellini, ma anche del De Sica di Sciuscià e di Ladri di biciclette, avesse risfogliato quei testi e quei poeti, reinventandoli dopo aver digerito Brecht» (Argentieri).
Ingresso gratuito

    

Date di programmazione