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Orizzonti 1960-1978: il cinema umano non umano di Mario Schifano
22 Maggio 2012 - 22 Maggio 2012
 
Orizzonti 1960-1978: il cinema umano non umano di Mario Schifano
La retrospettiva del Festival di Venezia, curata da Enrico Magrelli, Domenico Monetti, Luca Pallanch e organizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, viene riproposta con appuntamenti monografici dedicati ai registi e agli artisti protagonisti dell’evento. Questo mese è la volta di Mario Schifano.
«Vedi, la pittura, nonostante tutto, non riesce a completarmi. È che gli uomini somigliano più al cinema che alla pittura: in un film camminano, mangiano, fanno l’amore, così come accade veramente; nella pittura no». Così spiegava Mario Schifano, in un’intervista a Enzo Siciliano sul suo passaggio dalla pittura al cinema. Le sue prime esperienze cinematografiche risalgono agli inizi degli anni Sessanta. Tra pittura e cinema sembra esserci comunque un fil rouge, essendo il suo metodo e la sua estetica di lavoro la velocità, l’istantaneità, il non perfezionismo. I cortometraggi sono il terreno seminale per la futura trilogia dell’artista (Satellite, Umano non umano e Trapianto, consunzione e morte di Franco Brocani), autentiche vetrine di volti e situazioni che hanno fatto epoca, di ambienti e luoghi oggi forse irriconoscibili, tanto da assumere un loro valore “etnoantropologico”. Sono immagini che hanno come caratteristica non il soggetto rappresentato, bensì il modo in cui queste immagini vengono percepite dallo spettatore. A proposito della produzione filmica di Schifano, Arturo C. Quintavalle scriveva: «Egli infatti costruisce un racconto della memoria… dove si intersecano immagini viste, immagini mediate dalla serie dei media, stratificazioni con durata diversa, improvvise associazioni, connessioni visive […]. I films di Schifano puntano alla totale contemporaneità ed hanno un ritmo snodantesi come sistema di visioni allucinantamente oniriche intersecate o in associata successione». Dopo un progetto, sceneggiato dall’artista e da Tonino Guerra, purtroppo non andato in porto, Human Lab (Laboratorio umano), che doveva essere prodotto da Carlo Ponti e che doveva segnare l’ingresso nel cosiddetto cinema ufficiale, Schifano torna alla pittura. «In Schifano, per Schifano, non era importante il soggetto del vedere, né il soggetto “visto”. Né le cose né le forme, né la distanza tra le cose, né quella tra le persone o tra le forme. Trovare la distanza, estrema malinconia, nella vicinanza, nell’appropriazione immediata che tanto ci sembra la visione. Non corpo e ombra, immagine e riflesso, rimbalzo, eco. Ma l’ombra nel corpo, il corpo nell’ombra, il riflesso nell’istante, il nero nella luce (l’assenza nella presenza che l’immagine fa balenare. Con aura senz’aura)» (enrico ghezzi).
L’evento è curato dalla Cineteca Nazionale con l’Archivio Mario Schifano.
 
ore 17.30
Umano non umano (1969)
Regia, soggetto e sceneggiatura: Mario Schifano; fotografia: Mario Vulpiani; montaggio: Rosanna Coppola; interpreti: Alexandra Stewart, Carmelo Bene, Rada Rassimov, Mick Jagger, Keith Richard, Sandro Penna, Alberto Moravia; origine: Italia; produzione: Mount Street Film; durata: 95′
«Di fronte al “non umano” della chiacchiera culturale occidentale (Calvesi che parla d’arte, Aprà che parla di cinema, Moravia che parla di civiltà dei consumi, dei miti e dei riti della mondanità borghese […] dello spettacolo come vanità […] o della cultura come solitudine), sta l'”umano” della resistenza vietnamita, della rivoluzione cinese, del popolo sorridente» (Miccichè). Film presentato al Festival di Venezia nel 1969. «Umano non umano, uno dei pochi film d’artista ad essere stato prodotto, è da molti critici considerato come il più bel esempio sperimentale del cinema italiano anni Sessanta. Nel film fanno da cerniera tra una sequenza e l’altra le immagini di guerra riprese dalla televisione, mentre il trait d’union sonoro è il battito cardiaco che cessa solo in alcuni momenti» (Rebecca Teciuba).
 
19.30
Reflex (1964)
Regia: Mario Schifano; fotografia, montaggio: Mario Schifano; durata: 16′
Durante la permanenza a New York Schifano gira questo film nello studio del famoso fotografo di moda Bob Richardson. Il film anticipa il capolavoro di Antonioni Blow-up, uscito in sala un paio di anni dopo.
 
a seguire
Fotografo
Regia, fotografia e montaggio: Mario Schifano; origine: Italia; durata: 3′
Al contrario di Reflex il centro dell’interesse di Schifano in questo brevissimo film sono le modelle di Gattinoni e non il fotografo. Senza datazione.
 
a seguire
Ferreri
Regia, fotografia e montaggio: Mario Schifano; origine: Italia; durata: 16′
Mario Schifano era molto amico di Marco Ferreri che qui riprende nei loro incontri, immagini private che vedono protagonisti anche Mimmo Rotella e Franco Brocani. Senza datazione.
 
a seguire
Vietnam (1967)
Regia, fotografia e montaggio: Mario Schifano; origine: Italia; durata: 7′
La guerra del Vietnam è la prima guerra raccontata dalla televisione e per Schifano può essere vista solo attraverso questo nuovo elettrodomestico filtro del reale. Fanno incursione nel film Marco Ferreri e Ettore Rosboch.
 
a seguire
Anna (Anna Carini Naturale)
Regia, fotografia e montaggio: Mario Schifano; origine: Italia; durata: 12′
Anna Carini, la compagna di Schifano in quegli anni, è la protagonista assoluta di questo piccolo film che ripropone tutti gli stilemi del film di famiglia ma in maniera non ingenua. Senza datazione.
 
ore 20.45
Incontro moderato da Arnaldo Colasanti con Monica Schifano, Luca Ronchi, Ettore Rosboch
 
a seguire
Souvenir (1967)
Regia, fotografia e montaggio: Mario Schifano; origine: Italia; durata: 11′
Peter Hartman e Gerard Malanga visitano San Pietro mescolandosi ai numerosi turisti. I loro corpi e le loro azioni contrappuntano in maniera ironica lo spazio di una nuova sacralità: quella del turismo di massa.
Ingresso gratuito
 
a seguire
Film (1967)
Regia: Mario Schifano; fotografia, montaggio: Mario Schifano; durata: 15′
Prima della realizzazione dei tre lungometraggi Mario Schifano dirige la macchina da presa verso le persone che lo circondano a creare dei veri e propri diari filmati. I suoi amici, la compagna del tempo e gli artisti che frequentava sono ritratti nella loro quotidianità o oggetto dello sguardo meccanico della mdp, filtro attraverso cui poter guardare il mondo esterno. Protagonisti del film sono: Annie Girardot, Renato Salvatori, Ettore Rosboch, Anna Carini, Keith Richards.
Ingresso gratuito
 
a seguire
Carol + Bill
Regia, fotografia e montaggio: Mario Schifano; origine: Italia; durata: 30′
William Berger e sua moglie Carol sono i protagonisti di questo film muto, in cui i corpi vengono in primo piano e lo sguardo diventa ossessivo. Senza datazione.
Ingresso gratuito
 
 

 

 

Date di programmazione