CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa
Mediacor
CAM – Il Polo Culturale dei Missionari della Consolata
presentano
UN MONDO DI CINEMA
1 luglio – h16.30- Festival Cinema Ritrovato, Bologna
Si svolgerà il 1° luglio la terza tappa di tre eventi organizzati da enti molto diversi tra loro: un archivio, una società di comunicazione, un polo culturale – si sono incontrati un anno fa e oggi la collaborazione diventa una due giorni di eventi sul cinema, svoltasi il 5 giugno al Circolo dei Lettori e il 6 giugno presso il Polo Culturale “Cultures And Mission” (CAM), e un appuntamento al Cinema Ritrovato di Bologna.
L’incontro è nato durante la realizzazione del CAM: Mediacor, coordinatrice della realizzazione del Polo Culturale e da sempre attenta al tema del cinema religioso e missionario, ha coinvolto l’Archivio Nazionale Cinema Impresa per custodire e digitalizzare l’archivio filmico dell’Istituto Missionari Consolata: 1033 pellicole in 16mm, 35mm e 9,5mm girate tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta del Novecento. Dopo un anno di intenso lavoro, che ha coinvolto tutto il team dell’Archivio, questo patrimonio poco o per nulla conosciuto sarà messo a disposizione del pubblico sul canale web CinemaReligioso, che a partire dal 6 giugno diventerà un nuovo punto di riferimento per ricercatori, studiosi e curiosi in ogni campo.
Per celebrare questa importante iniziativa si è, così, organizzato “Un mondo di cinema”.
Il primo evento, che vede la collaborazione di Circolo dei Lettori, Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Torino, Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia (ISACEM) di Roma, sarà la presentazione del volume Cesare Zavattini e l’eredità culturale tra Italia e Cuba, curato da Dario Edoardo Viganò, che si è svolto alle ore 18 presso la Sala Biblioteca del Circolo dei Lettori di via Bogino 6. Il saggio sarà presentato dal curatore, Giulia Francesca Muggeo docente di storia del cinema all’Università di Torino e Barbara Bergaglio, docente di storia della fotografia dell’Università di Torino. L’incontro sarà moderato da Paolo Pellegrini, amministratore delegato di Mediacor.
A centoventuno anni dalla nascita di Cesare Zavattini (1902/1989), il libro ripercorre la memoria artistica di uno dei più importanti maestri del cinema italiano attraverso saggi di accademici e studiosi – Orio Caldiron, Luciano Castillo, Gianluca della Maggiore, Gualtiero De Santi, Rosanna Scatamacchia, Simone Terzi, Anastasia Valecce –, corredati dalle immagini dell’Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale.
L’incontro al Circolo dei lettori sarà un’opportunità di rileggere l’eredità culturale di uno dei padri del neorealismo e al contempo consente di rintracciare le contaminazioni tra cinema italiano e cubano: il contributo di Cesare Zavattini è stato infatti fondamentale per la prima generazione di registi e intellettuali cubani.
Cesare Zavattini e l’eredità culturale tra Italia e Cuba è stato pubblicato in italiano e in spagnolo, in coedizione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e ICAIC, Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos, realizzata con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC ed edito da Magale Edizioni. Il testo è stato scritto in occasione del restauro del film di Vittorio De Sica La porta del cielo del 1944, realizzato da Cineteca Nazionale-CSC e Associazione Officina Cultura e Territori e promosso dal centro di ricerca Cattolicism and Audiovisual Studies (Cast) dell’Università UniNettuno in collaborazione con la Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana e l’Officina della Comunicazione.
Il secondo evento è stato la presentazione del fondo filmico dell’Istituto Missioni Consolata, depositato pressoil CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresae sii è svolto il giugno alle ore 17 presso il CAM, il nuovo Polo Culturale dei Missionari della Consolata, in via Cialdini 4 a Torino.
Ne hanno parlato padre Gigi Anataloni direttore dell’Archivio Fotografico e Audiovisivo dell’Istituto Missioni Consolata, Elena Testa responsabile CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa, Dario Edoardo Viganò docente di cinema presso l’Università Internazionale Uninettuno, Sergio Toffetti past director di CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa, Donata Pesenti Campagnoni docente di Museologia del Cinema presso l’Università degli Studi di Torino. L’incontro sarà moderato da Simona Borello, Mediacor.
Il cinema religioso missionario è un genere ancora poco esplorato che ha documentato lo sviluppo delle congregazioni e delle missioni sin dai primi decenni del Novecento e di cui il CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa è uno dei principali depositari in Italia.
È un cinema che andava alla scoperta di mondi lontani, a cui guardare con curiosità e rispetto. E che oggi ci parla, al tempo stesso, delle pratiche missionarie e delle culture “altre” di cui, talvolta, riporta testimonianze visive davvero uniche e di grande interesse storico ed etnografico.
I missionari documentano il mondo che li circonda con grande competenza tecnica, passando abilmente dall’apparecchio fotografico alla cinepresa. Particolarmente attratti da macchine robuste e di dimensioni contenute, capaci di sopportare climi estremi e di attraversare indenni savane e deserti, i missionari fanno loro i formati cinematografici in pellicola ridotta, il 9.5mm prima e il 16mm poi.
Con un fine più pragmatico che artistico, i religiosi della Consolata documentano tutte le attività sia in Italia che all’estero: la preparazione dei missionari, che andava dagli studi di medicina a quelli di entomologia, la vita nelle comunità in Italia con l’attività didattica e formativa dei giovani, le buone pratiche ricreative all’aria aperta, le vita nelle missioni, dalla costruzione di case, scuole, ospedali e chiese, alle visite ufficiali.
La lavorazione e l’archiviazione del fondo IMC ha impegnato per un anno il personale dell’Archivio: Diego Pozzato e Ilaria Magni per la preparazione e la digitalizzazione delle pellicole, Elena Testa, Cosimo Tassinari, Melita Mandalà per le ricerche e il caricamento dei file sul canale Cinemareligioso.
Il lavoro di digitalizzazione è iniziato con il recupero delle pellicole 9.5mm, che rappresentano il nucleo più antico di film esistenti nel fondo. Tra questi, oltre alcuni film di edizione, sono stati trovati film istituzionali sul Seminario Maggiore di Corso Ferrucci a Torino; un film sulla preparazione del Conclave del 1939, che portò all’elezione di Pio XII; diverse pellicole sulle case apostoliche presenti in Italia in quegli anni e sulle attività al proprio interno.
Nel fondo sono presenti filmati realizzati nei paesi dove la Consolata aveva i propri missionari. Di grande interesse i film girati in Tanzania, in Etiopia e in Kenya, tra cui i film realizzati negli anni Cinquanta durante la rivolta dei Mau-Mau, movimento politico nazionalista contro la colonizzazione britannica.
Un materiale capace di assorbire le contraddizioni tipiche del tempo e proprio per questo documenti di studio preziosi finalmente disponibili e consultabili.
Il fondo IMC sarà presentato al Festival Cinema Ritrovato di Bologna il 1 luglio alle ore 16:00.