Un nucleo di lettere appartenenti a Gina Lollobrigida è stato individuato nel corposo fondo di rassegna stampa materiale documentario e di archivio raccolto da Domenico Meccoli (1913-1983), redattore della rivista «Cinema» e del settimanale «Epoca», sceneggiatore, presidente dal 1953 del SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani), direttore nel 1961 e nel 1962 della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Si tratta sostanzialmente di lettere inviate da ammiratori a Gina Lollobrigida negli anni 1957-1960, molte scritte in occasione della sua gravidanza - a cui lei risponde sempre con estrema sensibilità, anche di fronte a storie di vita difficili e dolorose. Spesso le lettere sono accompagnate da fotografie di famiglia e da piccoli doni per il neonato, come il golfino inviato da un'ammiratrice e la copertina fatta a mano da un detenuto. Di grande interesse è anche il materiale dattiloscritto inviato a Meccoli, probabilmente finalizzato alla pubblicazione - in cui racconta di quando è stata ricevuta dalla regina Elisabetta e dei preparativi per l'incontro come la scelta dell'abito da Emilio Schuberth e la rigida etichetta da rispettare, della sua esperienza a Hollywood, della sua amicizia con Frank Sinatra, del suo amore per il medico apolide Milko Skofic conosciuto nel campo profughi di Cinecittà, della gioia per la nascita del figlio Milko, della decisione di emigrare in Canada.
Completano la raccolta dedicata alla Lollobrigida la cartella contenente articoli, manoscritti e dattiloscritti da Meccoli (e dalla moglie, la giornalista francese Monique Jamain) nella seconda metà degli anni '50 - pieni di curiosità sulla diva - e la corposa rassegna stampa che copre l'arco temporale 1948-1980.
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