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Grande successo per la prima giornata del festival Custodi di sogni. I tesori della Cineteca Nazionale. Riepilogo degli eventi del 31 marzo
Centro Sperimentale di Cinematografia
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01 Aprile 2025

La prima giornata del Festival Custodi di Sogni ha preso vita tra le sale del Centro Sperimentale di Cinematografia e lo Spazio Scena, accendendo riflettori su film restaurati, incontri inediti e memorie ritrovate.

Il Conservatore della Cineteca Nazionale e direttore del festival, Steve Della Casa, ha aperto la giornata con un ricordo di Orio Caldiron, docente e storico del cinema, nonché presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia nel biennio 1996-97.

Nella Sala Cinema del CSC, la mattinata si è aperta poi con un confronto sul potere dell'immaginazione, moderato da Mario Sesti, che ha coinvolto la regista Costanza Quatriglio, ex allieva del CSC e direttrice artistica della Sede Sicilia dedicata al cinema documentario, e Luca Ricciardi (AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico).

Ha detto Costanza Quatriglio: «Quando ci rapportiamo ai materiali d’archivio abbiamo a che fare con qualcosa che già esiste, dobbiamo scoprire cosa ci dice e se siamo o non siamo in grado di decodificare l’immaginario in cui siamo immersi. Attraverso il processo produttivo del film si svela infatti la portata di quello che vedo, che è molto più ampia del materiale a mia disposizione. Questa questione del visibile e dell’invisibile è a me molto cara».

Luca Ricciardi, riprendendo l’istanza di Zavattini (primo presidente dell’AAMOD nel 1979, ha detto che «i materiali d’archivio devono essere disponibili all’uso e riuso collettivo per un ‘archivio del presente».

A seguire, grande interesse ha suscitato la presentazione di Imperium, un progetto che vede la Cineteca Nazionale partner dell’AAMOD, progetto di riuso creativo di preziosi materiali filmici italiani girati negli anni ’70 in URSS e rimasti inediti per decenni: un viaggio etnografico tra le culture dell’ex impero sovietico, oggi rilanciato da una produzione internazionale sotto la guida del regista Sergei Loznitsa. Hanno preso parte all’incontro moderato da Vincenzo Vita: Rudi Assuntino, Gianni Bonicelli, Enrico Bufalini, Sergei Loznitsa, Alice Ortenzi, Costanza Quatriglio, Luca Ricciardi.

Sergei Loznitsa
ha detto: «Il materiale girato in questo progetto italiano è straordinario. In queste immagini ho visto il motivo della caduta dell’impero URSS. Le tante e diverse culture locali, fortissime, non sono state rispettate e messe in comunicazione, ma abbandonate se non distrutte».

Nel pomeriggio la sezione Incontri d’amore e cuori infranti, ha offerto al pubblico la visione di due recenti restauri della Cineteca Nazionale, La visita di Antonio Pietrangeli e Padri e figli di Dino Risi. Il primo è stato introdotto con un incontro moderato da Caterina Taricano con Sergio Bruno, responsabile restauri CSC, e Daniele Nannuzzi, figlio del direttore della fotografia del film, Armando Nannuzzi. Il secondo è stato introdotto da un incontro ancora con Sergio Bruno e Federico Moccia.

Parallelamente, in Sala Pietro Germi, l’evento in programma dedicato a Cinema e intelligenza artificiale è stato sostituito con un incontro con i direttori artistici del corso CSC di VFX Renato Pezzella e Daniele Tomassetti e il docente del corso CSC di Conservazione del patrimonio audiovisivo Paolo Tosini.

«Le grandi società di produzione stanno già utilizzando l'intelligenza artificiale per realizzare sceneggiature che corrispondano alle preferenze degli. Sicuramente queste ricerche migliorano il processo decisionale, ma non è detto che questi siano “migliori”. L’innovazione pura resta quella dell'intelligenza umana, al di fuori dalla standardizzazione» afferma Renato Pezzella.

La Sala Pietro Germi ha ospitato poi un incontro con Dacia Maraini moderato da Annamaria Liccardello. La scrittrice ha raccontato la sua esperienza con la macchina da presa, tra riflessioni e la visione di due sue opere, Giochi di latte e Trio. «Non mi considero una regista – ha detto la scrittrice - mi considero una “raccontatrice di storie”, ma anche il film racconta delle storie. Mi affascinava quindi esplorare questa forma di narrazione». Nel pomeriggio, spazio al mestiere del produttore con un partecipatissimo incontro con Vittorio Cecchi Gori e presentazione del suo fondo fotografico, e un omaggio alla Cineteca D. W. Griffith, che ha celebrato i suoi 50 anni proponendo un collage di film rari del cinema muto e sonoro. La giornata nelle sale del CSC si è chiusa con un sentito omaggio a Mario Verdone, appassionato studioso del cinema, anche lui legato in molti modi al Centro Sperimentale, attraverso il film realizzato dal figlio Luca.

In serata il programma si è spostato a Spazio Scena, nello spazio che fu sede del leggendario Filmstudio. Qui l’omaggio a Claudio Caligari ha proposto al foltissimo pubblico lo sguardo militante e poetico del regista con La parte bassa (1978), restaurato dalla Cineteca Nazionale, e il film cult Amore tossico, testamento crudo e struggente di un’epoca, ancora oggi capace di toccare nervi scoperti. Caterina Carmignani, ex allieva del corso di Conservazione e Management del patrimonio audiovisivo, ha introdotto La parte bassa raccontando il suo amore per il regista, la sua tesi sul film Follia della rivoluzione (sulla contestazione a un convegno sulla psicoanalisi del 1976), il lavoro per il restauro: «Ho lavorato nell’archivio della Cineteca Nazionale dove ho indagato sulla seconda metà degli anni ’70 a Milano. Il Fondo Caligari mi ha permesso di approfondire una filmografia del regista scientificamente verificata, prima trovavo informazioni molto incomplete poiché si tratta di un autore sperimentale che ha realizzato una cinematografia militante». Tra le due proiezioni un incontro moderato da Steve della Casa con Maurizio Calvesi, Nicola Guaglianone, Simone Isola, Maurizio Tedesco, Giorgio Tirabassi. Nel corso dell’incontro è stato presentato il Fondo Claudio Caligari.

Custodi di sogni prosegue fino al 6 aprile. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Si segnala che per accedere al Centro Sperimentale bisogna registrarsi.

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