È scomparsa il 1° giugno Viridiana Rotondi, nota e stimata funzionaria della Cineteca Nazionale che ha supportato in questi ultimi venticinque anni le iniziative culturali del Centro Sperimentale di Cinematografia, con particolare riferimento al settore fotografico. Presidenti, Conservatori, Dirigenti e Colleghi hanno sempre apprezzato la sua innata lealtà.
Alla fine del 2021, nell’ambito di una riorganizzazione dell’ente, le era stato affidato un ruolo di studio all’interno dell’ufficio per la valorizzazione e l’acquisizione di fondi filmici, appena costituito. Un nuovo incarico, al quale si era dedicata con passione. Ultimamente aveva acquisito e digitalizzato una parte consistente di atti di donazione e acquisto di pellicole, risalente agli anni ’50 e ’60, appassionandosi alle vicende di un "cacciatore di pellicole" siciliano, Nino Maltese, e della sua assistente Vera Magi, i quali per una quindicina d’anni avevano messo a soqquadro il mondo invisibile di collezionisti alla ricerca di film perduti da far pervenire alla Cineteca. Dalle lettere recuperate di Maltese sono emerse notizie sensazionali su film considerati perduti, come Sperduti nel buio (1914) di Nino Martoglio, la cui supposta unica copia era stata prelevata dai nazisti insieme agli altri film della Cineteca alla fine della Seconda Guerra Mondiale, e di Cinque a zero (1932) di Mario Bonnard, con Angelo Musco, di cui esiste attualmente solo una versione francese tagliata.
L’esempio di dedizione e di partecipazione costante alla vita del CSC in ogni suo aspetto, che ha connotato la carriera di Viridiana, rimarrà scolpito nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e nella storia di questa istituzione.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia piange Viridiana Rotondi
02 Giugno 2022
Condividi