Si è spento il 18 marzo Carlo di Carlo, figura eclettica e colta, volutamente a metà strada tra la critica cinematografica, l'attenzione maniacale archivistica per tutto quello che riguarda i suoi amori-ossessioni (Antonioni, Pasolini in primis), e la regia. Infatti, fin dall'inizio della sua carriera Carlo di Carlo coniuga l'esperienza nella critica cinematografica e il desiderio di dedicarsi alla regia, firmando nei primi anni '60 alcuni documentari relativi alla lotta partigiana, tra cui La menzogna di Marzabotto(1961), in collaborazione con Roberto Roversi. Nel 1962 collabora con Pier Paolo Pasolini per Mamma Romacome assistente alla regia, e subito dopo alla realizzazione di alcuni film di Antonioni, con cui stringe un duraturo rapporto. Nel 1977 gira il lungometraggio di finzione Per questa notte, cronaca della fine di una cellula repubblicana nella Spagna franchista, presentato alla Semaine de la critique di Cannes, e nel 1994 Un film per Monte Sole, documentario a cinquant'anni da Marzabotto. Nello stesso anno cura con Giorgio Tinazzi l'edizione Marsilio degli scritti antonioniani. Nel 2001 prende parte al film collettivo Un altro mondo è possibilesui fatti di Genova durante le manifestazioni per il G8. Nel 2008 porta a compimento un progetto a lungo accarezzato di un film con immagini di repertorio su Antonioni, Antonioni su Antonioni. E' stato Consigliere di Amministrazione del Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha inoltre curato le edizioni italiane di Heimat di Reitze del Decalogo di Kieslowski. Di recente aveva firmato per l'Istituto Luce i documentari d'archivio Il gioco degli specchi e Lo sguardo del Luce.
"“Il Centro Sperimentale di Cinematografia ricorda Carlo di Carlo”
"
Condividi