Ricordo di un amico e collega di Gianfranco Pannone.
Giovanni Oppedisano, ex Vice Preside del Centro Sperimentale di Cinematografia e docente di montaggio nelle sedi di Milano, Palermo e soprattutto de L'Aquila, era un uomo di cuore. L'ho conosciuto qualche anno fa ed è stato anche grazie a lui che ho ripreso a insegnare al Centro Sperimentale. Lo ricordo per i suoi modi pacati, il sorriso amichevole, la capacità di ascolto. E non sono parole di circostanza le mie, basterebbe interpellare i suoi ex allievi del Csc abruzzese, dedicato al documentario e al reportage giornalistico, per trovarne conferma. La sua capacità di comunicare con i più giovani, di cui sono stato testimone, non era solo dovuta all'amore per la settima arte, per quel cinema del reale che ha riempito buona parte del suo percorso di montatore e documentarista (ma ricordo anche il suo bel sodalizio con Vittorio Gassman). A Giovanni interessavano soprattutto le relazioni, per lui il fattore umano era al centro di tutto. Insomma, è stato un insegnante appassionato, anche esigente e talvolta opportunamente severo, ma prima di tutto una persona buona, qualità che è merce rara di questi tempi. E poi un uomo integro, puntiglioso, persino schivo nei momenti di visibilità pubblica. Talmente discreto da non parlare quasi con nessuno del brutto male che lo aveva aggredito in questi ultimi mesi. Se ne è andato in silenzio, nel suo stile.
Sotto quei capelli grigi e sempre un po' scompigliati, aveva un gran bel volto, per scherzo gli dicevo che assomigliava al compianto Riccardo Cucciolla, ma con i tratti più nobili. Lui sorrideva in silenzio, quasi nascondendosi.
Grazie, Giovanni, da parte di tutti noi. Penso di esprimere con queste mie sentite parole un pensiero che coinvolge la dirigenza di questa scuola, il corpo insegnante e soprattutto i tuoi studenti, che conservano e manterranno sempre un bel ricordo di te.
Alla famiglia Oppedisano le mie, le nostre condoglianze,
Gianfranco Pannone, 7 agosto 2016
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