Paul Bush, filmmaker sperimentale e docente al CSC Animazione, se n’è andato improvvisamente il 17 agosto scorso, vittima di un incidente sulla strada verso il suo amato Galles. E’ difficile riassumere i tratti che ne facevano una persona speciale, è difficile suggerire il senso del suo lavoro d’artista libero da definizioni, è difficile esprimere in poche parole la gratitudine per ciò che ha dato nei suoi tantissimi anni di collaborazione con il CSC Animazione e sembra impossibile accettare la scomparsa prematura di una persona tanto presente, acuta, amabile, amica.
Formatosi a Londra fra gli anni Settanta e Ottanta nell’ambiente artistico minimalista e concettuale, ha impegnato la sua vita d’artista in una ricerca profonda attraverso le possibilità del mezzo cinematografico fino a “innamorarsi del fotogramma” e approdare alla pratica dell’animazione di cui ha saputo sfruttare ogni trucco, ogni tecnica. Con più di 20 cortometraggi, un lungometraggio, installazioni e VR, i suoi lavori ci conducono su un cammino coerente ma pieno di continue sorprese, filosofico ma sempre giocoso, raffinato e colto ma sempre accessibile.
Era un insegnante amatissimo e straordinariamente efficace che ha ispirato e guidato allievi di tante scuole di cinema in mezzo mondo – dalla National Film and TV School alla Harvard University, dalla GEDAI Tokyo University of the Arts alla Hochschule Design & Kunst di Lucerna. Ha contributo in modo essenziale alla crescita della scuola di animazione a Torino e ai suoi traguardi. Per più di 15 anni vi ha tenuto i laboratori di regia e ha influito fortemente sullo sviluppo dei progetti di diploma, con la garbata ma stringente dialettica che lo contraddistingueva, sempre con rispetto e sincero interesse per la personalità artistica di ogni studente. Intelligente, curioso, creativo, ironico, pungente, affabile: Paul Bush era una persona dalla quale ci si sentiva sempre compresi. Ci mancherà immensamente.
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