“Il CSC Ricorda con affetto il Maestro dell’animazione Giulio Gianini”
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Giulio Gianini, maestro del cinema d'animazione, due volte nominato all'Oscar, insieme a Emanuele Luzzati, per i film La gazza ladra, del 1964, e Pulcinella (1973) è morto a Roma il 16 maggio scorso, dopo una lunga malattia. Negli anni Ottanta fu Gianini a costituire il corso di animazione del Centro Sperimentale di Cinematografia che diresse per più di quindici anni.
Il Dipartimento Animazione della Sede di Chieri del CSC dedica al ricordo di Gianini e Luzzati, e alla visione dei loro straordinari film, la giornata del 18 maggio, con una conferenza di Antonella Abbatiello, illustratrice di fama e animatrice, che fu la loro assistente a Roma per tanti anni.
Gianini aveva esordito nel mondo del cinema nei primi anni Cinquanta come direttore della fotografia specializzato nell'uso del colore. L'incontro con l'illustratore e scenografo genovese Luzzati lo indirizzò con passione verso il film d'animazione. Insieme realizzarono una quindicina di film d'autore - da I paladini di Francia del 1960 al Concerto per gatti del 1985 - unici per lo stile, la sensibilità, la personalità, lo humor scaturiti dall'incontro creativo di due talenti diversi, eccezionali, complementari e entrambi innamorati del cinema d'animazione.
Tra i loro capolavori, oltre ai due film nominati all'Oscar, è Il flauto magico, mediometraggio del 1978 considerato da molti la miglior versione cinematografica dell'opera di Mozart. Unici anche i loro lavori su commissione, titoli di testa cinematografici e televisivi (tra cuiL'armata Brancaleone e Brancaleone alle crociate per Mario Monicelli), inserti per La casa dei suoni di Claudio Abbado, film pubblicitari e il documentario animato Jerusalem (1990) realizzato per il il Museo della Torre di David a Gerusalemme. Gianini realizzò anche, con la collaborazione di Antonella Abbatiello, splendidi cortometraggi basati su racconti e disegni di un altro grande autore del segno Leo Lionni, numerosissimi titoli di testa e inserti per film dal vero. (C.M.)
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