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“Il patrimonio della Biblioteca “Luigi Chiarini” ha raggiunto i 100.000 volumi”
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La "Luigi Chiarini" è la più importante biblioteca italiana di cinema. Il suo patrimonio bibliografico e archivistico è costituito dalla cospicua dotazione di monografie e periodici a carattere cinematografico, televisivo e teatrale (sia in italiano sia in lingua) e dai volumi afferenti agli specifici settori didattici della Scuola, oltre che da una bellissima sezione di moda e costume. Di particolare interesse risultano le migliaia di copioni originali, brochures, bozzetti di costume e di scena, partiture e spartiti musicali, i carteggi, i progetti di architettura, la rassegna stampa e la eterogenea documentazione, come ad esempi appunti per la preparazione di film, diari di lavorazione e piani finanziari. Parte importante del materiale proviene dal deposito legale, da case di produzione/distribuzione come Rizzoli Film, Cristaldi Film, Cineriz, Metro Goldwyn Mayer e da lasciti di personalità di rilievo della cultura cinematografica italiana come Guido Aristarco, Adriana Berselli, Giuseppe De Santis, Roberto Rossellini, Carlo Savina e Piero Tosi. Il catalogo della Biblioteca "Luigi Chiarini" è raggiungibile dall'indirizzo http://192.168.0.33/SebinaOpacSCR/Opac e dall'app BiblioChiarini.

I fondi del documentarista Folco Quilici, della costumista Vera Marzot e dello sceneggiatore Fabio De Agostini sono tra gli ultimi acquisiti e catalogati.

Fondo Folco Quilici
(Ferrara 1930) - Documentarista cinematografico e televisivo e scrittore. Ha frequentato il Corso di Regia del Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo primo lungometraggio è stato Sesto continente (Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia del 1954), il volume con lo stesso titolo vince il Premio Marzotto.
Seguono negli anni a venire cortometraggi e film che hanno fatto storia, tra i quali: L'ultimo paradiso (1956), Dagli Appennini alle Ande (1959), Tikoyo e il suo pescecane (1961), Oceano (1971), Fratello mare (1974), Il Dio sotto la pelle (1974), Cacciatori di Navi (1991).
Ha alternato la documentaristica cinematografica con l'attività giornalistica, segnalandosi per le inchieste ed i servizi speciali riguardanti l'ambiente e la civiltà. Nel periodo che va dal 1966 al 1978 realizzò quattordici documentari, aventi come titolo L'Italia vista dal cielo, affiancati da volumi illustrati, scritti e filmati con i maggiori nomi della letteratura italiana contemporanea. Dal 1971 al 1989 ha diretto e curato la rubrica Geo per la rete Rai 3. Ha pubblicato numerosi testi di narrativa tra i quali citiamo Cielo Verde (1997), nella classifica tra i più venduti in Italia. Nel 2002 ha ricevuto il premio NEOS dell'Associazione Giornalisti di Viaggio, per la sua attività di scrittore. Dal febbraio 2003 al giugno 2006 ha presieduto l'ICRAM (Istituto Centrale per la ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare), ente pubblico di ricerca sul mare vigilato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Il fondo è stato donato dal regista del 2009, successivamente integrato nel corso del 2011. E' composto da monografie, soggetti, trattamenti, sceneggiature, tesi, press book, dvd e faldoni di corrispondenza prodotta e ricevuta dal regista; rassegna stampa composta da articoli su e di Folco Quilici, brochures promozionali e inviti relativi a film e libri presentati durante conferenze e festival cinematografici.

Fondo Vera Marzot (Milano 1931 - Roma 2012) - Costumista cinematografica, televisiva e teatrale, ha lavorato per il cinema con registi come Luchino Visconti, Mario Monicelli e Vittorio De Sica, spesso in collaborazione con Piero Tosi. Allieva del Corso di Costume del Centro Sperimentale di Cinematografia, debuttò nel cinema come assistente di Beni Montresor in Pia de' Tolomei (1958) di Sergio Grieco ed esordì come costumista in Urlatori alla sbarra (1960) di Lucio Fulci. Tra i suoi lavori vanno ricordati Un giorno da leoni (1961) di Nanni Loy, L'isola di Arturo (1962) di Damiano Damiani ed Eva (1962) di Joseph Losey. Nel 1963 iniziò la collaborazione con Tosi come assistente nei film Il Gattopardo di Luchino Visconti e I compagni di Mario Monicelli; lavorò come costumista nei film La donna scimmia (1964) di Marco Ferreri, Matrimonio all'italiana (1964) di Vittorio De Sica, La caduta degli dei (1969) e Gruppo di famiglia in un interno (1974), entrambi di Visconti. Successivamente ha rivolto la sua attenzione principalmente al teatro, lavorando ancora con Visconti e, tra gli altri, con Luca Ronconi.

Fondo Fabio De Agostini
(Bellinzona 1933 - Roma 2009) - Sceneggiatore, scrittore e regista italo-svizzero, nel 1968 iniziò la collaborazione con la Radiotelevisione svizzera. Ha composto racconti, sceneggiati e radiodrammi, occupandosi in modo particolare di adattamenti radiofonici di classici svizzero italiani. E' stato  anche regista di Lauta mancia (1957), Belle d'amore (1970), Le lunghe notti della Gestapo (1977), film tratti dai suoi testi. Il fondo, donato dalla moglie, raccoglie centinaia di racconti, sceneggiature, trattamenti, soggetti, appunti manoscritti, recensioni e documentazione varia.

 

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