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“La Biblioteca “Luigi Chiarini” della Scuola Nazionale di Cinema presenta la sezione dei Soggetti, sceneggiature e trattamenti”
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Sono oltre 18 mila i titoli originali che costituiscono la sezione: un inestimabile valore, data la loro unicità. Fin dal 1965, infatti, con l'istituzione del "Fondo particolare per la concessione di finanziamenti a film ispirati a finalità artistiche e culturali", soggetti, trattamenti e sceneggiature sono oggetto di tutela da parte dello Stato e vengono depositati presso il Centro Sperimentale di Cinematografia allo scopo di conservarli e renderli disponibili ai fini di studio (L. 1213/65, L. 153/1994, D.Lgs 28/2004 e successive modificazioni).
Al deposito ministeriale si è aggiunta la dotazione proveniente da archivi privati, alcuni legati a particolari realtà istituzionali - come Cinecittà o il Premio Solinas - altri appartenenti a giornalisti, produttori, sceneggiatori, registi, costumisti e scenografi. I dattiloscritti sono spesso copie di lavoro dove non è raro trovare annotazioni a mano, appunti e schizzi originali che possono costituire fonti di preziose informazioni per gli studiosi.
Per chiunque voglia analizzare le opere cinematografiche, la consultazione di questo patrimonio è imprescindibile. La presenza per molti titoli di soggetto, scaletta, trattamento e varie versioni della sceneggiatura rende possibile un lavoro filologico e dettagliato di ricostruzione della lavorazione del film, dall'ideazione alle varie fasi della stesura della scrittura per il cinema, fino al girato.
La conservazione e fruibilità di questo materiale rende comunque maggiormente visibili anche quelle scritture che non hanno beneficiato del finanziamento pubblico e che per motivi vari non sono state tradotte in film, tra le quali si possono nascondere piccoli gioielli e grandi talenti, e offre così la possibilità di accedere a un importante "osservatorio" sulla scrittura italiana per cinema.
Dall'11 aprile 2013 i soggetti, sceneggiature e trattamenti individuati quali categorie di documenti destinati al deposito legale, vengono trasmessi su supporto elettronico. A tutt'oggi sono già stati trasmessi 1683 file in formato digitale. Questa nuova modalità di trasmissione e conservazione ha richiesto uno studio sulle procedure di catalogazione e fruizione dei documenti, che rispettasse le regole catalografiche nazionali e la normativa vigente sul diritto d'autore. Attualmente i documenti elettronici sono catalogati sul database online della Biblioteca e sono ricercabili per autore, titolo e, quando sia stato realizzato, per titolo del film.
Allo scopo di salvaguardare il materiale cartaceo da deterioramento, manipolazioni e smarrimento, di organizzarlo e renderlo fruibile e ricercabile immediatamente, è in corso un progetto che ne prevede la digitalizzazione.
Soggetti, trattamenti e sceneggiature sono consultabili in Sede, previa richiesta scritta contestualmente autorizzata dal responsabile della consultazione: per le copie cartacee è necessaria la prenotazione con almeno un giorno di anticipo (scrivere a biblioteca@fondazionecsc.it), mentre per i file in digitale, la consultazione è immediata su cartella di rete dedicata, su uno dei PC in sala consultazione della Biblioteca. Essendo documenti coperti da diritto d'autore è ovviamente vietata la riproduzione se non dietro presentazione di liberatoria degli aventi diritto.

 

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