A Parigi un grande omaggio alla Cineteca Nazionale
Dal 4 all'8 marzo 2020, prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus in Italia e poi nel resto d'Europa, si è svolto presso la Cinémathèque française un grande omaggio alla Cineteca Nazionale nell'ambito dell'ottava edizione del festival Toute la mémoire du monde, che la cineteca francese, tra le più importanti al mondo, dedica ai film restaurati. Il festival ha visto quest'anno madrina di eccezione Isabella Rossellini e ospiti d'onore il regista americano Philip Kaufman e il maestro degli effetti speciali Rob Legato.
Una delle sezioni del festival a partire dall'anno scorso è legata ad un archivio cinematografico internazionale e quest'anno era proprio dedicata alla Cineteca Nazionale. Dopo aver inaugurato questa sezione nel 2019 con un omaggio ai restauri del MoMA di New York, la Cinémathèque ha deciso per il 2020 di riconoscere l'importanza del lavoro portato avanti negli ultimi anni dalla Cineteca Nazionale e ha invitato la Conservatrice della Cineteca, Daniela Currò, a presentare a Parigi un programma di restauri da lei curati da quando ha iniziato a lavorare per la Cineteca Nazionale nel 2017: "Venire subito dopo il MoMA di New York non è niente male e l'invito degli amici della Cinémathèque française è stato un onore e un riconoscimento dell'impegno di questi anni per accrescere il prestigio internazionale della Cineteca Nazionale. Ringrazio la Direttrice del festival, Pauline de Raymond e ovviamente il Presidente della Cinémathèque française Costa-Gavras e il Direttore Generale Frédéric Bonnaud per averci offerto l'opportunità di mostrare in una cornice così prestigiosa un assaggio del nostro lavoro, fatto di amore e dedizione. Con questo programma ho voluto dare un'idea delle linee d'azione portate avanti in questi anni rispetto ai restauri della Cineteca, ed in particolare l'attenzione da un lato non solo verso i titoli più celebri del cinema italiano, ma anche verso quelli meno noti, che meritano di essere riscoperti e valorizzati, dal cinema muto al sonoro, e dall'altro verso il lavoro importante e spesso pionieristico fatto dalle donne nel cinema, su cui c'è ancora tanto bisogno di puntare i riflettori".
Tra i tesori del cinema italiano presentati da Daniela Currò al pubblico francese vi sono restauri di capolavori come La notte di San Lorenzo (Paolo e Vittorio Taviani, 1982), vincitore del Leone d'oro per il miglior film restaurato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2018, Pasqualino Settebellezze (Lina Wertmüller, 1975), presentato con grande successo l'anno scorso a Cannes Classics, Il Portiere di notte (Liliana Cavani, 1973), scelto da Charlotte Rampling per la cerimonia con cui ha ricevuto l'Orso d'oro onorario alla Berlinale nel 2019, ma anche opere meno note di registi celebri come l'esordio alla regia di Bernardo Bertolucci, La commare secca (1961) e Non c'è pace tra gli ulivi (1950), primo film di Giuseppe De Santis dopo il grande successo di Riso amaro (1949). Non sono poi mancati restauri di film muti come È piccerella (1922), travolgente "film sceneggiata" della pioniera del cinema Elvira Notari e Il fauno di marmo (1920), di Mario Bonnard, raffinato adattamento per lo schermo dell'omonimo romanzo di Nathaniel Hawthorne.
Il festival ha anche proiettato film della Cineteca Nazionale nella sezione dedicata ad Isabella Rossellini, a partire da Il prato (1979) in cui Isabella è diretta dai fratelli Taviani, e per l'omaggio ai suoi genitori, Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, con copie di Viaggio in Italia (1953) e La paura (1954).
Maggiori informazioni riguardo al programma su: https://www.cinematheque.fr/cycle/toute-la-memoire-du-monde-festival-2020-570.html
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