Home > La notte di Michelangelo Antonioni, restaurato dal CSC – Cineteca Nazionale, sarà in anteprima mondiale a Venezia. Nel dossier scaricabile, leggi tra gli altri: Gianni Amelio, Franco Bernini, Marco Bellocchio, Laura Delli Colli
La notte di Michelangelo Antonioni, restaurato dal CSC – Cineteca Nazionale, sarà in anteprima mondiale a Venezia. Nel dossier scaricabile, leggi tra gli altri: Gianni Amelio, Franco Bernini, Marco Bellocchio, Laura Delli Colli
Centro Sperimentale di Cinematografia
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19 Agosto 2024

“Ci sono più debiti antonioniani nei film che ho fatto di quanto io stesso non mi renda conto” (Gianni Amelio)

“Le inquadrature perfette di Antonioni” (Marco Bellocchio)

“Non vi è freddezza, distacco, solo la lucida analisi dell’assurdità, delle intime contraddizioni di un’epoca fatta da uno che, lo si può dire, vi è dentro fino al collo” (Giorgio Tinazzi)

Scarica il dossier sul film e sul restauro a cura di Mario Sesti: ITA, EN

Qui il dossier in versione sfogliabile: ITA, EN

Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.

“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato - ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio - Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.

“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.

Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.

Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.

Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di  Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.