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La presidente Gabriella Buontempo in dialogo con i dipendenti del Centro Sperimentale di Cinematografia
Centro Sperimentale di Cinematografia
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17 Febbraio 2025

Venerdì 14 febbraio la Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriella Buontempo ha incontrato i dipendenti della Fondazione, nella sala Pietro Germi, avviando un dialogo aperto.  La Presidente ha raccontato: «La mia esperienza al Centro Sperimentale di Cinematografia è iniziata a ventidue-ventitré anni, in qualità di assistente della mia maestra Lina Wertmüller. Ero emozionantissima: sapevo di trovarmi nella più grande scuola di formazione esistente. Sono tornata negli anni successivi in qualità di produttrice per assistere ai saggi e prove aperte degli allievi. Per me questa Fondazione è ‘Ieri, oggi, domani’ - parafrasando il titolo di un noto film. Vorrei portare all’esterno la ‘fabbrica di sogni’ che creiamo grazie al lavoro della Scuola Nazionale di Cinema e il fatto di essere ‘Custodi di sogni’ grazie al lavoro di conservazione e restauro della Cineteca Nazionale.  Tuttavia, siete voi dipendenti la colonna portante e voglio che sappiate che tutti i consigli verranno valutati: credo molto, infatti, nella collaborazione e nell’ascolto. Diamo tutti insieme ‘motore e luce’ a questa Fondazione».

La mattinata si è conclusa con una visione collettiva, alla presenza della Presidente, del cortometraggio di Stefano Landini “La firma”. Stefano Landini è regista, ex allievo (1998) e dipendente CCS appena scomparso. Il cortometraggio è stato selezionato dalla stessa Gabriella Buontempo tra una serie di titoli da lui diretti che ha voluto vedere.

«Sono rimasta colpita dalla sensibilità dei lavori di Stefano Landini, caratterizzati tutti da tematiche molto attuali. Grazie alle vostre parole ho potuto comprendere che abbiamo perduto non solo una risorsa preziosa per il CSC, un collega appassionato, ma una persona di grande valore. Ho sentito, attraverso di voi, quanto Stefano amasse la Fondazione, e il vostro grande affetto nei suoi confronti mi fa capire quanto il Centro Sperimentale possa essere coeso».

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