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La scomparsa di Raffaella Carrà, diplomata in Recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia
Centro Sperimentale di Cinematografia
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05 Luglio 2021

Alle 16.20 del 5 luglio 2021, dopo una malattia che l'aveva costretta a non apparire più in pubblico, è morta a Roma Raffaella Carrà. L'annuncio è stato dato da Sergio Iapino: «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Con queste parole Iapino si è unito al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici e dei collaboratori più stretti. Al cordoglio per una delle artiste più amate dello spettacolo italiano si unisce il Centro Sperimentale di Cinematografia. Perché Raffaella Carrà, quando ancora si chiamava Raffaella Pelloni, ha studiato Recitazione al CSC diplomandosi nel 1960. La sua presenza è stata anche ricordata da uno dei suoi insegnanti, il futuro autore di bestseller Andrea Camilleri, nel numero di "Bianco e Nero" che gli abbiamo dedicato; e va sempre ribadito che, tra i suoi compagni del corso di Recitazione (poi passato a Regia), c'era Marco Bellocchio, che poi l'avrebbe voluta come interprete del suo film d'esordio "I pugni in tasca" accanto a Gianni Morandi. Nessuno dei due, alla fine, fece il film - il ruolo destinato a Raffaella andò a Paola Pitagora: ma è una storia affascinante, che è sempre bello ricordare. Dopo il 1960 Raffaella recitò in numerosi film. Un piccolo ruolo, ma bello e importante, in "La lunga notte del '43" di Florestano Vancini. Un provino per "La ciociara" (doveva fare la figlia della Loren, ma era già troppo grandicella). Altri ruoli in "I compagni" di Mario Monicelli e in "Il colonnello Von Ryan" accanto a Frank Sinatra. Qualche peplum: "Ulisse contro Ercole", "Maciste nella valle dei ciclopi". Un paio di film in Francia. Poi, nel 1969, la prima Canzonissima che fa di lei una star assoluta. Il resto è storia, e anche leggenda. Il ritorno al cinema avviene "in assenza", grazie alla musica: Paolo Sorrentino la trasforma in un "tormentone" sonoro nelle feste che scandiscono il film premio Oscar "La grande bellezza". 
Tutto il personale del CSC - docenti, studenti, lavoratori - si stringe alla famiglia di Raffaella Carrà, inviando le più sincere condoglianze. 

Qui il provino di ammissione al Centro Sperimentale.

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