“una commedia delicata e fine” (Guglielmo Biraghi)
“il più maturo dei film di Salce” (Giacomo Gambetti)
“Salce è a volte quanto di più vicino a un Lubitsch italiano” (Andrew Sarris)
QUI DI SEGUITO IL LINK SFOGLIABILE AL DOSSIER
https://online.flipbuilder.com/CSC_cineteca01/cmxz
Nell’ambito della 77esima edizione del Locarno Film Festival, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale la versione restaurata de Le ore dell’amore (1963) di Luciano Salce, regista che con sguardo pungente riuscì a capovolgere le visioni correnti della storia e della società.
Il restauro è stato selezionato nella sezione del Festival Histoire(s) du Cinéma, dedicata alla storia del cinema, che propone versioni restaurate di film rari ed importanti. La proiezione ufficiale avrà luogo il 9 agosto alle 15.00 al PalaCinema 1 alla presenza di Emanuele Salce, Stefano Libassi e del Conservatore del CSC – Cineteca Nazionale Steve Della Casa ( a questo linki biglietti per il pubblico).
In occasione dell’anteprima a Locarno, CSC – Cineteca Nazionale propone inoltre un inedito dossier sul restauro a cura di Mario Sesti: un nuovo strumento critico per accompagnare epromuovere i restauri realizzati dalla Cineteca Nazionale. Nel dossier dedicato a Le ore dell’amore sono presenti interviste esclusive aGianmarco Tognazzi, Emanuele Salce, Federico Moccia (Giuseppe Moccia, in arte Pipolo, è co-sceneggiatore del film), Stefano Libassi (figlio di Renato, produttore del film) e riflessioni e testimonianze, denominate “istantanee”, firmate da personalità del mondo della cultura e spettacolo tra cui Lidia Ravera e Anna Foglietta. Il film, interpretato da Ugo Tognazzi edEmmanuelle Riva con Barbara Steele, “racconta la fine della rigida morale cattolica e borghese che non ammette il sesso prima del matrimonio. A livello di massa non è ancora passata la nuova regola. Ma Emmanuelle Riva e Ugo Tognazzi la incarnano con credibile impassibilità: sono due adulti benestanti, fanno sesso con soddisfazione, se decidono di sposarsi è perchè lui è stufo di doversi mettere la sveglia alle tre di notte per riportare l’amante a casa sua(…)” - come scrive Lidia Ravera.
“C’è in quelle ore, le stesse del titolo, un sentimento inspiegabile di affetto e desiderio, di complicità e ironia che Luciano Salce offre allo spettatore senza sarcasmo – continua Mario Sesti – “‘Da anni siamo felici ogni volta che ci incontriamo’ essi pensano ‘perché non dovremmo esserlo trascorrendo insieme tutto il nostro tempo’. Ma come esistono ‘le ore dell’amore’, così esistono ‘le ore della vita’. Ore fatte di vita in comune, ore in cui uno può scoprire tutto dell’altro... momenti in cui si è sé stessi, con tutti i difetti e le manchevolezze”, si legge nel pressbook dell’epoca.
Il restauro di Le ore dell’amore (Luciano Salce, 1963) è stato realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale in collaborazione con Compass Film S.r.l. I negativi del film sono andati perduti.
I materiali d’epoca sopravvissuti sono tutti in condizioni non ottimali. Per la scena è stato utilizzato un controtipo d’epoca e per la colonna sono stati utilizzati un positivo d’epoca e un lavander sonoro. Laboratorio: Studiocine S.r.l.
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