Costumista italiana (Ferrara, 1928 – Roma, 2018), ha lavorato nel cinema, nel teatro, nella moda e nella televisione. Cresciuta a Ferrara, vissuta a Roma, Milano, Londra, per tredici anni in Venezuela, per poi far ritorno a Roma nel 1991. Capace di un grandissimo spirito d’osservazione, veloce nel captare un’idea, interessata a ogni tipo di espressione artistica – attraverso un attento studio della sceneggiatura, delle fonti iconografiche storiche e un lavoro preparatorio sui tessuti, colori e accessori di ogni epoca – dà vita a dei personaggi cogliendone il carattere, per renderne la psicologica e l’azione narrativa, sapendo interpretare le idee innovative dei registi. Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Roma, Corso di Scenografia e al Centro Sperimentale di Cinematografia, Corso di Costume con Veniero Colasanti e Alessandro Mainetti, dove si diploma nel 1951. Inizia a disegnare i costumi per i film nel 1953 per i registi: Sergio Greco, Mario Di Girolami, e Georg Wilhelm Pabts, poi per Alessandro Blasetti nel 1954. Prosegue la sua carriera di costumista nel cinema tra gli altri con: Luigi Comencini, Riccardo Freda, Dino Risi, Steno, Michelangelo Antonioni, Carlo Lizzani, Roman Polanski, Carlo Di Palma; nei film con Totò; vestendo i divi internazionali come: Ava Gardner, Burt Lancaster, Peter Sellers, Lee Van Cleef, Harvey Keitel, Michele Simon, Lee Strasberg, e le attrici e gli attori italiani quali: Claudia Cardinale, Sergio Citti, Valentina Cortese, Ninetto Davoli, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica, Gabriele Ferzetti, Sylva Koscina, Virna Lisi, Sophia Loren, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Giovanna Ralli, Alberto Sordi, Romolo Valli, Monica Vitti. A fine anni Settanta interrompe per circa un decennio il suo lavoro cinematografico per seguire il marito in Venezuela, paese in cui ha ottenuto premi e riconoscimenti nei campi del teatro e della moda e, dove tiene corsi sul costume in accademie, circoli culturali, università e in programmi televisivi. Tornata poi in Italia si dedica al cinema e alla televisione.
Descrizione del fondo:
Il fondo è stato donato dalla costumista Adriana Berselli alla Biblioteca Luigi Chiarini nel 2004 e ha ricevuto dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per il Lazio la Dichiarazione di Interesse Storico particolarmente importante. È costituito da un nucleo librario di argomento storico, artistico e di storia del costume e della moda, perlopiù in esemplari in edizioni rare sette e ottocentesche; da una corposa raccolta di ritagli stampa, fotografie e riproduzioni di immagini utilizzate come fonti iconografiche; da appunti manoscritti di lavorazione e, soprattutto, da una notevole collezione di bozzetti originali realizzati da Berselli per la creazione di costumi cinematografici, televisivi e teatrali. Si compone di 103 cartelle, al cui interno sono conservati circa 1500 bozzetti e 3 taccuini con prove grafiche; 804 foto; 9600 fogli fra ritagli stampa, appunti manoscritti, dattiloscritti e di documentazione iconografica; 80 riproduzioni fotostatiche di bozzetti originali.
Bibliografia:
Laura Ceccarelli, Marina Cipriani (a cura di), Carte, colori e tessuti. Ritratto di una costumista: Adriana Berselli. Un fondo della biblioteca “Luigi Chiarini”, “Quaderni della biblioteca Luigi Chiarini”, CSC, Roma, 2005
Teresa Biondi, Il fondo Berselli (scritti su e di Adriana Berselli), in Segni di moda nell’immagine filmica. La cultura della moda nell’arte del costumista, Meti, Cosenza, 2012
Vittoria Caterina Caratozzolo e Silvia Tarquini (a cura di), Adriana Berselli. L’avventura del costume: cinema, teatro, televisione, moda, design, Artdigiland, Dublin, 2016