in occasione della mostra Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO
Il Palazzo delle Esposizioni presenta
PASOLINI PROSSIMO NOSTRO
rassegna cinematografica a cura di
Azienda Speciale Palaexpo e Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale
Sala Cinema | 20 ottobre - 08 dicembre 2022
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE
proiezioni in pellicola 35mm e DCP
scarica il comunicato della mostra
I film di Pier Paolo Pasolini hanno avuto il grande merito di non somigliare a niente e a nessuno, forse perché Pasolini non era solamente regista ma anche romanziere, poeta, drammaturgo, saggista. Quei piani sequenza in bianco e nero sulle baracche e quei primi piani di volti segnati e ieratici di una Roma da Terzo Mondo non potevano non influenzare futuri cineasti volti a indagare luoghi e corpi della marginalità, palcoscenici naturali di speranza e maledizione di un mondo contadino che veniva pian piano sgretolato dal "miracolo economico”. Si possono pertanto riscontrare affinità in autori come Mauro Bolognini, Ettore Scola e l’amico e collaboratore Sergio Citti. Il mondo chiuso del sottoproletariato viene tradotto oltreoceano con ambienti degradati e urbani dalla ditta Warhol – Morrissey in film come Trash - I rifiuti di New York, il cui doppiaggio italiano fu curato proprio da Pasolini e Dacia Maraini. Mentre le felici commistioni tra il mito, l'apologo apocalittico e la fiaba in Edipo re, Porcile, Medea e Il fiore delle Mille e una notte hanno influenzato l'estetica e l'etica di molto Cinema Novo da una parte e delle visioni desertiche di Jodorowsky dall'altra. La rilettura trasgressiva di alcune fasi e personaggi storici da parte di Derek Jarman (Caravaggio) è debitrice dei Racconti di Canterbury e de La ricotta. Lo stesso Jarman ha impersonato Pasolini nel cortometraggio di Julian Cole Ostia. In linea con l'estetica dei romanzi “borgatari” e di Accattone, si trovano Amore tossico e Non essere cattivo di Claudio Caligari, che restituiscono non solo il degrado sociale ma anche il dramma della droga. Più legati invece a un'estetica nichilistica si situano i cinici Ciprì e Maresco, debitori sia al Ferreri più apocalittico che al Pasolini più disperante di Porcile e di Salò o le 120 giornate di Sodoma. Sono infine le prime opere pasoliniane, impegnate a pedinare il sottoproletariato romano, a ispirare maggiormente autori come i fratelli D’Innocenzo, Matteo Garrone, Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, senza dimenticare i “vesuviani" Antonio Capuano e Pappi Corsicato.
PASSEGGIATE ROMANE
giovedì 20 ottobre, ore 20.00
ACCATTONE
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1961, 116’
La svolta di Pasolini dalla scrittura al cinema si realizza in un esordio sorprendente, con personaggi così veri ed epici come non si erano mai visti prima sullo schermo. Nell’estrema periferia romana, tra ladri e magnaccia, si consuma il rifiuto ad ogni regola civile di un sottoproletario, al quale il regista conferisce un’aura sacrale e mitica, emblema di coloro che si vedono preclusa ogni strada che non sia l’omologazione. Aiuto regista è il giovane Bernardo Bertolucci: “Io assistevo con commozione alle invenzioni di Pier Paolo, mi sembrava di vivere le origini del cinema".
a seguire
LA SEQUENZA DEL FIORE DI CARTA
(episodio del film Amore e rabbia) di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1969, 10’
Alla passeggiata allegra di Ninetto Davoli lungo via Nazionale a Roma, si sovrappongono immagini di guerre e genocidi: l’innocenza inconsapevole non è più accettabile e costituisce una responsabilità colpevole.
venerdì 21 ottobre, ore 20.00
BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI
di Ettore Scola. Italia, 1976, 115’
Anni ’70, le baracche alle porte di Roma brulicano di un’umanità regredita allo stadio primitivo, capitanata dal grande Nino Manfredi, vecchio guercio e avaro. La regia di Scola, premiata a Cannes, ci scaraventa nell’inferno grottesco che sopravvive ai margini della città moderna.
sabato 22 ottobre, ore 20.00
AMORE TOSSICO
di Claudio Caligari. Italia, 1983, 84’
Ostia, un gruppo di ragazzi si trascina fra accattonaggi, furti e prostituzione per procurarsi una dose. Caligari trascorse giornate intere a riprendere i veri tossicodipendenti protagonisti di questa pellicola cult, che costringe lo spettatore a spalancare gli occhi su una realtà terribile. Premiato a Venezia, celebra il funerale definitivo del sottoproletariato caro a Pasolini.
domenica 23 ottobre, ore 20.00
PUNTA SACRA
di Francesca Mazzoleni. Italia, 2020, 94’
Punta Sacra è l’ultimo triangolo di spazio abitabile alla foce del Tevere, l’ultima borgata autocostruita di Ostia. Il documentario racconta la vita della sua comunità, composta da 500 famiglie, come quella tutta al femminile di Franca, narratrice e motore delle storie che rendono vivo questo lembo di terra. Un racconto fra realismo e proiezioni nell’immaginario, fra nostalgia ed inevitabile pragmatismo.
MAMME ITALIANE
martedì 25 ottobre, ore 20.00
MAMMA ROMA
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1962, 102’
Anna Magnani, sconvolta dalla potenza di Accattone, decise di lavorare con Pasolini: fu da subito un rapporto burrascoso per divergenze nel metodo di lavoro, che ha comunque prodotto una delle opere più significative del nostro cinema. Tra i diseredati delle periferie romane si erge Mamma Roma, un’ex prostituta alla ricerca di riscatto sociale, vittima predestinata di un’acritica adesione a un mondo che le è estraneo. Il restauro digitale (4k) di Mamma Roma è stato realizzato da CSC - Cineteca Nazionale.
mercoledì 26 ottobre, ore 20.00
TWISTED REALISM
di Maria Iorio & Raphaël Cuomo. Svizzera, Italia, 2012, 75’, v.o. it. sott. ing.
Una suggestiva rivisitazione dei luoghi e dei contenuti di Mamma Roma ad opera di un duo di artisti svizzeri, impegnato a ricostruire una contro-memoria del “miracolo economico”. Intrecciando spezzoni del film, riprese del quartiere Tuscolano, frammenti di sceneggiatura, testimonianze dirette, pubblicità e slogan d’epoca, riflette sulla trasformazione antropologica del Paese denunciata dalla pellicola pasoliniana.
giovedì 27 ottobre, ore 20.00
LIBERA
di Pappi Corsicato. Italia, 1993, 88’
Sullo sfondo di una Napoli degradata e paradossale, tre donne di ambienti sociali diversi lottano per riscattarsi, liberandosi da famiglia, uomini o denaro, per poi ritrovarsi ancora più sole. Strepitosa commedia grottesca che rivela il talento originale di Corsicato fin dal suo esordio, affine al mélo di Almodóvar per le immagini sature e l'atmosfera ambigua e irreale.
TOTÒ E PASOLINI
venerdì 28 ottobre, ore 20.00
introduce Alberto Anile
UCCELLACCI E UCCELLINI
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1966, 88’
Un padre e un figlio percorrono la terra di nessuno delle discariche periferiche di Roma, in un itinerario picaresco tra avventure e disavventure, accompagnati da un corvo parlante, marxista in crisi. La maschera tragicomica di Totò è la protagonista eccezionale, accanto al volto sognante di Ninetto Davoli, di una favola surreale attraverso le macerie dell’esistenza, alla fine di ogni possibile illusione ideologica.
a seguire
TOTÒ AL CIRCO (8’), scena non inserita nel montaggio finale del film
ALL’ORIGINE DEL SACRO
sabato 29 ottobre, ore 20.00
IL VANGELO SECONDO MATTEO
di Pier Paolo Pasolini. Italia, Francia, 1964, 138’
Da molti ritenuto il capolavoro di Pasolini, il suo film più libero e ispirato dal punto di vista stilistico, si confronta con il senso del sacro e il mistero della morte, esaltando un Cristo rivoluzionario, tra i più memorabili che siano stati rappresentati al cinema, la cui forza divina risiede proprio nella sua umanità alta e rigorosa.
domenica 30 ottobre, ore 20.00
SOPRALLUOGHI IN PALESTINA PER IL VANGELO SECONDO MATTEO
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1964, 54’
Visitando i luoghi della narrazione evangelica, il regista documenta il progresso che li ha indelebilmente trasformati e la dolcezza senza tempo nei volti degli umili in ogni luogo.
a seguire
APPUNTI PER UN FILM SULL’INDIA
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1968, 34’
Pasolini progetta un film sull’India democratica e i suoi miti, mai realizzato. Restano i suoi appunti preparatori che testimoniano lo sconcerto di fronte alle contraddizioni del Paese e lo stupore per la serenità della gente comune.
martedì 1 novembre, ore 20.00
TOTÒ CHE VISSE DUE VOLTE
di Ciprì e Maresco. Italia, 1998, 94’
Suddiviso in tre episodi che intrecciano personaggi grotteschi e blasfemi in una Palermo mostruosa e apocalittica, questo film alieno nel panorama del nostro cinema, porta sullo schermo un teatro dell’assurdo estremo, nichilista e disperato. Ultima pellicola su cui si è abbattuta la censura, per la trasfigurazione in chiave “cinica” della predicazione e della passione di Cristo.
mercoledì 2 novembre, ore 20.00
OSTIA
di Sergio Citti. Italia, 1970, 100'
Due fratelli, omosessuali inconsapevoli, accolgono nella loro catapecchia di Ostia una ragazza di borgata. Scritto con Pasolini, che ne ha curato anche la supervisione, il primo film di Sergio Citti, suo stretto collaboratore e amico, torna a raccontare il sottoproletariato romano, trasfigurandolo in una fiaba popolare lirica e struggente.
giovedì 3 novembre, ore 20.00
IL LEONE A SETTE TESTE
di Glauber Rocha. Italia, Francia, 1970, 95’, v. italiana
Uno dei più rappresentativi frutti del cinema di contestazione del '68 è una satira sul colonialismo europeo in Africa girato in esilio da Rocha, l'esponente più noto del Cinema Novo brasiliano, movimento cinematografico nato in opposizione alla dittatura dell'immaginario hollywoodiano. “Ho girato sempre impiegando con gli africani le loro stesse forme di rappresentazione. […] Il film è come se fosse un dramma africano primitivo, che respinge il linguaggio del cinema borghese”.
venerdì 4 novembre, ore 20.00
TEOREMA
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1968, 98’
Un giovane ospite bellissimo seduce gli abitanti della villa di un industriale, mettendo in crisi le loro esistenze. Un attacco implacabile alla borghesia soddisfatta di sé, condannata a precipitare nel vuoto nascosto dietro l’algido perbenismo. Opera dal fascino ambiguo e spiazzante, nella quale, come osservava Jean Renoir, “si sente il turbamento che Pasolini porta sullo schermo investendo così la coscienza dello spettatore. Ciò che scandalizza non è l’oscenità, totalmente assente. Il vero scandalo è la sincerità”.
sabato 5 novembre, ore 20.00
MEDEA
di Pier Paolo Pasolini. Italia, Francia, Germania Ovest. 1969, 118’
Un capolavoro visionario con la stupefacente Maria Callas, che, conquistata da Pasolini, affronta l’unico ruolo al cinema della sua carriera. Incarna per lui la sanguinaria maga esule, emblema di un furore arcaico e punitivo, antitesi all’ignoranza moderna senza più valori né miti. Superlativi i costumi di Piero Tosi, che ricreano una barbarie primitiva e magica.
domenica 6 novembre, ore 20.00
LA MONTAGNA SACRA
di Alejandro Jodorowsky. Messico, Usa, 1973, 114’, v.o. sott. it.
Cult-movie tra i più bizzarri nella storia del cinema di Jodorowsky, regista, compositore, scenografo, costumista e attore. Finanziato dal manager dei Beatles, è una satira incendiaria, surrealista e sacrilega che intreccia ritualità alchemiche, sciamanesimo, psichedelia ed erotismo in un furore visivo che conserva ancora oggi un insuperabile fascino ipnotico.
martedì 8 novembre, ore 20.00
APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1970, 73’
Pasolini progettava un film sui paesi del Terzo Mondo, che non poté realizzare. Resta questo straordinario documentario sulle tracce di quella civiltà arcaica da reintegrare nella modernità.
mercoledì 9 novembre, ore 20.00
EDIPO RE
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1967, 105’
Il regista abbandona lo scenario contemporaneo per una dimensione arcaica, desertica e tribale, e individua nell’archetipo dell’identità occidentale, Edipo, la contraddizione insondabile delle pulsioni umane. Il film ha un dichiarato intento autobiografico e freudiano, portando sullo schermo il racconto mitizzato della vita del regista e il suo complesso di Edipo.
sabato 12 novembre, ore 20.00
PORCILE
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1969, 98’
Uno dei film esteticamente e ideologicamente più estremi di Pasolini, che imprime sulla società contemporanea il suo implacabile marchio apocalittico, attraverso la metafora grottesca del potere capitalistico come porcile umano condannato al disfacimento, sancendo l’inefficacia di ogni trasgressione giovanile.
domenica 13 novembre, ore 20.00
IL SEME DELL’UOMO
di Marco Ferreri. Francia, Italia, 1969, 105’
Sopravvissuta a una misteriosa epidemia che annuncia la fine del mondo, una giovane coppia si rifugia in una casa in riva al mare lasciandosi alle spalle città semidistrutte e cumuli di morti lungo le strade. Ferreri torna ad incontrare la fantascienza in questa straordinaria favola apocalittica, uno dei vertici del suo nichilismo che invoca il dissolvimento dell'umanità aberrante.
COMIZI NON SOLO D’AMORE
martedì 15 novembre, ore 20.00
LA RABBIA DI PASOLINI
Ipotesi di ricostruzione della versione originale del film, a cura di Giuseppe Bertolucci. Italia, 1963-2008, 83’
Un esperimento straordinario che inventa il film-saggio. Da centinaia di vecchi cinegiornali Pasolini estrae una sintesi dell’epoca, per smascherare la retorica trionfalistica e affermare il suo rifiuto dell’omologazione.
a seguire
LA RABBIA 1, LA RABBIA 2, LA RABBIA 3… L’ARABIA
di Tatti Sanguineti. Italia, 2008, 69’
Tatti Sanguineti ricostruisce le vicende della travagliata storia produttiva de La rabbia e tenta un'ipotesi credibile sul motivo del suo sequestro dalle sale dopo pochi giorni: “Io complico le cose frugando fra archivi complici e meno complici, avanzando ipotesi e scoprendo forse verità clamorose.”
mercoledì 16 novembre, ore 20.00
COMIZI D’AMORE
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1964, 90’
Un’inchiesta sul rapporto degli italiani con la sessualità e l’amore, commentata da Cesare Musatti e Alberto Moravia, che offre un interessante spaccato antropologico sull’arretratezza del nostro Paese.
giovedì 17 novembre, ore 20.00
introducono Alberto Anile e Maurizio Ponzi
Nel corso dell'incontro viene presentato il libro di Goffredo Fofi, Per Pasolini, La Nave di Teseo, Centro Sperimentale di Cinematografia, 2022
a seguire
12 DICEMBRE
diPier Paolo Pasolini (non accreditato) eGiovanni Bonfanti. Italia, 1972, 104’
Pasolini collabora con il gruppo della sinistra extraparlamentare Lotta Continua alla realizzazione di questo documentario, che denuncia la strategia della tensione e i profondi mutamenti culturali che il Paese stava attraversando nel periodo successivo alla strage di Piazza Fontana.
venerdì 18 novembre, ore 20.00
COMIZI D’AMORE 80
di Cecilia Mangini e Lino Del Fra. Italia, 1982, puntate I e II, 120’
Cecilia Mangini è stata la prima donna italiana a documentare la storia del nostro Paese, attenta ai margini della civiltà industriale fin dagli esordi con Pasolini. A vent'anni di distanza ripropone le questioni dei comizi pasoliniani, confermando un ritratto retrogrado della nostra società.
RAGAZZI DI VITA
sabato 19 novembre, ore 20.00
RAGAZZI DI TRASTEVERE
di Umberto Lenzi. Italia, 1956, 19’
Saggio di diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Umberto Lenzi, futuro regista cardine del genere Poliziottesco, liberamente ispirato al romanzo Ragazzi di vita, che colpisce per i dialoghi di inedita credibilità, che anticipano motivi e situazioni delle pellicole pasoliniane.
a seguire
LA NOTTE BRAVA
di Mauro Bolognini. Italia, Francia, 1959, 95’
Scintillone e Ruggeretto trascinano un’esistenza balorda nei sobborghi di Roma, tra furti, prostitute e violenza. I ragazzi di vita di Pasolini (co-sceneggiatore del film) fanno la prima irruzione sullo schermo e gridano in faccia al pubblico il lato sommerso della società.
domenica 20 novembre, ore 20.00
UNA VITA VIOLENTA
di Paolo Heusch e Brunello Rondi. Italia, Francia, 1962, 107’
La periferia desolata, la vita nelle borgate romane, tra fango e miseria, un gruppo di amici che sfogano la loro rabbia in scorribande notturne, tra rapine e furti di poco conto. Ispirato al secondo e celebre romanzo omonimo di Pasolini, il film esce nelle sale subito dopo Accattone mapresenta una forza autonoma e un’essenzialità sofferta e coinvolgente, distanti dai teoremi del cinema pasoliniano.
martedì 22 novembre, ore 20.00
VITO E GLI ALTRI
di Antonio Capuano. Italia, 1991, 83’
Sopravvissuto al massacro della famiglia, il dodicenne Vito percorre le tappe della degradazione sociale: spaccio, rapine, prostituzione e carcere, dove affina il suo percorso criminale fino alla camorra. Rappresentazione cruda e sincera dell'infanzia rubata di Napoli, l’esordio di Capuano guarda al primo Pasolini per l’approccio frontale alla realtà, disturbante e violenta. Ha vinto la Settimana Internazionale della Critica a Venezia e dato inizio alla stagione della New Wave napoletana.
mercoledì 23 novembre, ore 20.00
IL CONTAGIO
di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini. Italia, 2017, 108’
Un film corale tratto dal romanzo di Walter Siti, in cui si incrociano vicende di gente comune, criminali e spietati affaristi. La Roma pasoliniana è stata soppiantata da un indistinto cinismo inerte e corrotto, in un’osmosi contagiosa di degrado e disperazione tra centro e periferia.
giovedì 24 novembre, ore 20.00
NON ESSERE CATTIVO
di Claudio Caligari. Italia, 2015, 100’
Periferia di Roma, i pasoliniani ragazzi di vita (perduta) negli anni ‘90. Cantore di culto della marginalità, Caligari perlustra i confini oscuri della città e dell'animo umano, sostenuto da interpreti in stato di grazia.
PASOLINI E WARHOL
venerdì 25 novembre, ore 20.00
introducono Dacia Maraini e Alessandro Del Puppo
TRASH – I RIFIUTI DI NEW YORK
di Paul Morrissey. USA, 1970, 110’, v. italiana
Morrissey, figura centrale della Factory di Andy Warhol, si spinse dove il cinema non aveva mai osato prima, descrivendo lo squallore della marginalità metropolitana: un universo grottesco di tossicomani, travestiti, marchettari su cui brilla la bellezza statuaria e apatica di Joe Dallesandro. L’adattamento italiano dei dialoghi fu curato da Pier Paolo Pasolini insieme a Dacia Maraini.
sabato 26 novembre, ore 20.00
SWEET MOVIE
di Dusan Makavejev. Francia, Germania, Canada, 1974, 90’, v. italiana
Con debordante spirito anarcoide l’esule Makavejev si fa beffe tanto dello stalinismo quanto del capitalismo, in una commedia erotica e provocatoria, che supera i limiti dell’estremo. Anarchia totale, caos, follia in un miscuglio di cattivo gusto voluto per far rabbrividire i borghesi di tutto il mondo.
RAGAZZI DI VITA
domenica 27 novembre, ore 20.00
LA TERRA DELL’ABBASTANZA
di Fabio e Damiano D’Innocenzo. Italia, 2018, 96’
Due ragazzi investono e uccidono per sbaglio un pentito della mala, entrando in un vortice che li risucchierà. Luminoso film d’esordio, applaudito al Festival di Berlino, che rilegge con profonda tensione morale l’inferno criminale delle nostre periferie, e, guardando alla lezione di Pasolini, scava nelle coscienze appiattite di una gioventù in bilico tra ingenuità e ferocia.
martedì 29 novembre, ore 20.00
TERRA DI MEZZO
di Matteo Garrone. Italia, 1996, 78’
L’esordio di Matteo Garrone è un film a episodi che ci porta a perlustrare la cintura periferica di Roma, sulle orme di immigrati che cercano di sopravvivere: le chiacchiere di prostitute nigeriane in attesa di clienti; le avventure di due albanesi alle prese con il lavoro nero; la notte di un benzinaio egiziano. In equilibrio tra documentario e finzione, rivela già tutta la maestria di uno dei nostri registi più sensibili nel raccontare i cambiamenti della società.
mercoledì 30 novembre, ore 20.00
ROSETTA
di Jean-Pierre e Luc Dardenne. Belgio, Francia, 1999, 95’, v.italiana
Rosetta vive in un camper con la madre alcolista e ogni giorno va in città in cerca di un lavoro, ossessionata dalla paura di restare un'emarginata. I due geniali registi belgi restano incollati al corpo dell'eroina, facendoci condividere il suo respiro affannoso, l’energia furente della sua continua corsa contro l’efferato cinismo del mondo di oggi. Palma d'oro e premio per la migliore attrice a Cannes.
TRA LETTERATURA E PITTURA
giovedì 1 dicembre, ore 20.00
IL DECAMERON
di Pier Paolo Pasolini. Italia, Francia, Germania, 1971, 110’
Il primo capitolo di quella che Pasolini definirà la Trilogia della vita rappresenta una svolta netta rispetto alla produzione precedente, un ricco affresco corale che esalta con ruvida allegria la libertà sessuale del mondo popolare, in una dimensione elementare e felice, fuori dal tempo e senza morale. Orso d'argento al Festival di Berlino, suscitò in Italia polemiche, accuse di pornografia e moltissime imitazioni.
a seguire
SET DI SANA’A (5’), episodio inedito
LE MURA DI SANA'A
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1971, 13’
Nel corso della lavorazione del Decameron nello Yemen, Pasolini gira questo appello accorato per salvare la città storica di Sana'a dal degrado della moderna urbanizzazione.
venerdì 2 dicembre, ore 20.00
I RACCONTI DI CANTERBURY
di Pier Paolo Pasolini. Italia, Francia,1972, 111’
Il secondo capitolo della Trilogia, basato sui racconti scritti da Geoffrey Chaucer alla fine del Trecento, ottiene l’Orso d'oro a Berlino e fa gridare allo scandalo il nostro Paese, per una rappresentazione del corpo sempre più cupa ed estrema, in cui si accentua la fusione di eros, avidità, malattia e morte.
sabato 3 dicembre, ore 20.00
OSTIA
di Julian Cole. Regno Unito, 1987, 26’
Ambientato nella Londra di fine anni ‘80, un raro tributo a Pasolini di Derek Jarman che, nei panni del poeta, ripercorre gli eventi della serata della sua morte, tra atmosfere oniriche e citazioni dei suoi testi poetici.
a seguire
CARAVAGGIO
di Derek Jarman. Regno Unito, 1986, 93’, v.italiana
Vita ribalda e vagabonda di Caravaggio tra risse, ferimenti, omicidi, torbidi rapporti con i potenti, omosessualità e morte romanzesca. Un film sulla pittura e sull'amore, biopic sperimentale di una forza passionale e tragica incomparabile, che ricrea con maestria i colori, i contrasti, le luci della pittura.
domenica 4 dicembre, ore 20.00
IL FIORE DELLE MILLE UNA NOTTE
di Pier Paolo Pasolini. Italia, Francia, 1974, 130’
L’ultimo e affascinante capitolo della fortunata Trilogia è attraversato da un’atmosfera sognante, un concatenarsi di storie dominate dall’esaltazione di una dimensione sensuale libera, profonda e felice, che supera la sfera del possesso attraverso la forza dei sentimenti. Presentato al festival di Cannes ottenne il Gran Premio della Giuria.
IL CASO LA RICOTTA
martedì 6 dicembre, ore 20.00
introduce Francesca Angelucci
LA RICOTTA DIRECTOR'S CUT
(episodio del film RoGoPaG)
di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1963, 38’
Uno dei film più perseguitati nella storia del cinema italiano viene presentato in versione ‘director’s cut’, grazie al restauro che la Cineteca Nazionale ha realizzato dell’unica copia sopravvissuta nell’edizione voluta dal regista prima che la censura si abbattesse sul film. Ritrovata all’interno di un gruppo di materiali filmici abbandonati negli scali ferroviari, la pellicola originaria dell’episodio pasoliniano contiene diverse immagini e dialoghi successivamente tolti o modificati.
LA MANIPOLAZIONE DEI CORPI
mercoledì 7 dicembre, ore 20.00
SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA
di Pier Paolo Pasolini. Italia, Francia,1975, 116’
Pasolini lancia la sua accusa estrema alla società contemporanea e alla sua falsa tolleranza con un’opera sconvolgente, rappresentando un inferno di torture e perversioni che i rappresentanti del potere infliggono ai corpi di giovani prigionieri in una villa lager. La trasposizione degli orrori descritti da Sade nell’Italia della Repubblica Sociale mussoliniana dissimula l’epoca presente, nella quale il genocidio dell’omologazione della società si è definitivamente compiuto.
giovedì 8 dicembre, ore 20.00
PASOLINI PROSSIMO NOSTRO
di Giuseppe Bertolucci. Italia, Francia, 2006, 63’
Dal set di Salò o le 120 giornate di Sodoma Pasolini rilascia una lunga intervista al giornalista tedesco Gideon Bachmann, che si trasforma un lucido attacco alla società nel quale mette a nudo tutto il pessimismo e la disperazione che ha accumulato negli ultimi anni. Utilizzando questi preziosi materiali inediti, Giuseppe Bertolucci ha sovrapposto questa lunga conversazione alle foto di scena, dando vita a una rilettura sorprendente di uno dei film più sconvolgenti degli anni ’70.
Si ringraziano: ABKCO, Arrow Films, Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, Luce Cinecittà, Minerva Pictures e RaroVideo Channel, Morel Film, Notorius Pictures, Rai Teche, Ripley’s, Maria Iorio/Raphaël Cuomo, Kimera
INFORMAZIONI
Palazzo delle Esposizioni - Sala Cinema
scalinata di via Milano 9 a, Roma
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE
Le prenotazioni si effettuano su www.palazzoesposizioni.it dalle ore 9,00 del giorno precedente alla proiezione fino a un’ora prima. Se non puoi venire ricordati di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare. Sei pregato di arrivare 10 minuti prima dell'inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà più valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all’ingresso.
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