“Presentazione del volume “Hollywood sul Tevere. Anatomia di un fenomeno” a cura di Stefano Della Casa e Dario E. Viganò
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La chiamavano Hollywood sul Tevere: le major si erano stabilite a Roma, le star - quelle vere, immortalate sul Sunset Boulevard (ma per molte era iniziato Il viale del tramonto) - scendevano dagli aerei e si insediavano nei grandi alberghi della capitale, corteggiate dai divi nostrani e inseguite dai paparazzi, l'industria del cinema funzionava a pieno ritmo, i registi americani spendevano e spandevano, gli artigiani italiani collezionavano sugli stessi set pellicole in serie e spesso i "film di recupero" funzionavano al botteghino più dei celebrati kolossal. Roma era di nuovo caput mundi, i grandi produttori italiani, Carlo Ponti, Dino De Laurentiis, Goffredo Lombardo, Peppino Amato, che riceveva i registi in vestaglia nella sua suite personale, facevano gli americani e gli avventurieri del cinema "mordi e fuggi" cercavano di imitarli, montando improbabili film. Tanto il pubblico accorreva comunque, il successo era garantito. "
Martedì 2 novembre 2010 alle ore 11:30 presso la Libreria Notebook all'Auditorium Parco della Musica Viale Pietro De Coubertin, 30 a Roma è stata presentata la nuova pubblicazione del Centro Sperimentale di Cinematografia: "Hollywood sul Tevere. Anatomia di un fenomeno" a cura di Stefano Della Casa e Dario Edoardo Viganò. Sono intervenuti alla presentazione Stefano Della Casa, Gabriele Antinolfi, Lando Buzzanca, Piera Detassis, Marco Spagnoli.
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La chiamavano Hollywood sul Tevere: le major si erano stabilite a Roma, le star - quelle vere, immortalate sul Sunset Boulevard (ma per molte era iniziato Il viale del tramonto) - scendevano dagli aerei e si insediavano nei grandi alberghi della capitale, corteggiate dai divi nostrani e inseguite dai paparazzi, l'industria del cinema funzionava a pieno ritmo, i registi americani spendevano e spandevano, gli artigiani italiani collezionavano sugli stessi set pellicole in serie e spesso i "film di recupero" funzionavano al botteghino più dei celebrati kolossal. Roma era di nuovo caput mundi, i grandi produttori italiani, Carlo Ponti, Dino De Laurentiis, Goffredo Lombardo, Peppino Amato, che riceveva i registi in vestaglia nella sua suite personale, facevano gli americani e gli avventurieri del cinema "mordi e fuggi" cercavano di imitarli, montando improbabili film. Tanto il pubblico accorreva comunque, il successo era garantito.
Sbarcarono Montgomery Clift e Jennifer Jones, Joseph Cotten e Kirk Douglas, Mel Ferrer ed Errol Flynn, Henry Fonda e Buster Keaton, Joan Fontaine e Ava Gardner, Audrey Hepburn e Abbe Lane, Victor Mature e Paul Muni, Anthony Perkins e Anthony Quinn, George Raft e Orson Welles, Vera Miles e Shelley Winters. Nomi sparati a caratteri cubitali nei titoli di testa e sulle locandine dei film hollywoodiani, che per magia uscivano dallo schermo e si materializzavano per le vie di Roma, sotto gli sguardi egualmente curiosi di fan e giornalisti. Riempivano le pagine dei rotocalchi e in immagini debitamente selezionate si prestavano al commento, complice e a volte irridente, dei cinegiornali. Di fronte a loro i divi nostrani smarrivano il loro fascino, ma abili press-agent costruivano fantastiche storie d'amore per recuperare terreno. E un alone di mistero e seduzione avvolse finalmente anche i nostri attori.
Ma come accadde tutto questo? Come si è passati nel giro di pochi anni dalla Cinecittà autarchica del regime, con tanto di proibizionismo nei confronti dei film americani, alla Hollywood sul Tevere? Quali meccanismi produttivi e finanziari resero possibile quel miracolo, figlio legittimo di un autentico boom economico? Quali ricordi conservano i protagonisti di quegli anni: i registi, gli attori, i produttori?
Il volume, la prima pubblicazione sul fenomeno della Hollywood sul Tevere (che già ispirò, fin dall'omonimo titolo, il libro di memorie della formidabile coppia di agenti cinematografici Hank Kaufman e Gene Lerner), offre una risposta a queste domande, ed altre ancora, proponendo un'analisi di tutti gli elementi che hanno concorso alla realizzazione di un meccanismo produttivo che ha suscitato profondi risvolti sociali.
Il volume contiene saggi di Elena Mosconi, Simone Venturini, Guglielmo Pescatore, Orio Caldiron, Raffaele De Berti, Alberto Crespi, Marco Spagnoli, Luca Pallanch e le interviste, a cura di Marco Grossi, al direttore della fotografia Giuseppe Rotunno, al cartellonista Silvano "Nano" Campeggi, agli attori Elsa Martinelli, Lando Buzzanca e Franco Interlenghi, al regista Giovanni Fago. Straordinarie foto, provenienti dall' Archivio fotografico del Centro Sperimentale di Cinematografia e dall'Archivio storico Luce, corredano il volume e ci restituiscono la magia di quell'epoca irripetibile. Il volume è edito congiuntamente a Cinecittà Luce con la partecipazione di NBC Universal Global Networks Italia (Studio Universal TV) e distribuito dalla Mondadori Electa di Milano.
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