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L’inganno più dolce. Il cinema di Alberto Lattuada

Autore: Silvia Tarquini (a cura di)

Anno: 2009

Pagine: 223

Editore: Centro Sperimentale di Cinematografia

ISBN: 9788895219196

Collana: Quaderni del CSC

€ 25,00

Descrizione

Il volume, realizzato in occasione della retrospettiva pesarese, presenta un articolato percorso attraverso l’opera del grande maestro italiano. I testi introduttivi di Sergio Toffetti e della curatrice Silvia Tarquini disegnano, rispettivamente, un profilo generale dell’autore e un attraversamento delle sue fortune (e sfortune) critiche: dall'”accusa” di formalismo da parte di Aristarco e Pietrangeli per i film d’esordio “Giacomo l’idealista” (1943) e “Il delitto di Giovanni Episcopo” (1947), all’apprezzamento degli elementi neorealisti da parte di André Bazin ne “Il bandito” (1946) e “Il cappotto” (1952), fino all’entusiasmo commosso di Giuseppe Marotta per “Guendalina” (1957) e di Giuseppe Turroni. La curatrice inoltre delinea le principali tematiche del maestro milanese: lo smascheramento delle falsità del perbenismo borghese – “La spiaggia” (1954), “Venga a prendere il caffè… da noi” (1970), “Le farò da padre…”(1974); la predilezione per i personaggi femminili forti, come la Mariella Lotti de “La freccia nel fianco” (1943-1945), la Carla del Poggio di “Senza pietà” (1948) e “Il mulino del Po” (1949), la Catherine Spaak di “Dolci inganni” (1960); il delicatissimo tema della nascita dell’autonomia sessuale ed affettiva nell’adolescente “Guendalina”, “Dolci inganni”, ma anche ne “La freccia nel fianco”. Il volume comprende una sezione di interviste a Carla Del Poggio, Carlo Lizzani, Aldo Buzzi, Catherine Spaak, Virna Lisi, Milena Vukotic, Lamberto Caimi più una lunga conversazione con Lattuada, parzialmente inedita, a cura di Gianni Volpi. Il corpo centrale del volume è costituito dalla filmografia con una selezione di recensioni d’epoca per ogni film. Seguono un paragrafo dedicato a un’esercitazione tenuta da Lattuada presso il Centro Sperimentale di Cinematografia nell’anno accademico 1948-49 e un saggio sulle vicende censorie che spesso hanno investito l’opera di Lattuada. Il libro presenta inoltre un ricchissimo apparato iconografico, con foto di scena e di set e fotogrammi provenienti nella maggior parte dall’archivio fotografico della Cineteca Nazionale.

Note Autore:

Silvia Tarquini lavora presso il Centro Sperimentale di Cinematografia dal 1996. Ha pubblicato saggi di cinema su «Cinema Studio» e «Bianco & Nero», riviste per le quali ha fatto parte del comitato di redazione, e su «L'Illuminista», semestrale del Dipartimento di Italianistica dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Si occupa di teatro di ricerca per il trimestrale «Arte e Critica».

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