Autore: Gian Carlo Ferretti (a cura di)
Anno: 1972
Pagine: 116
Editore: Centro Sperimentale di Cinematografia
Collana: Studi monografici di Bianco e Nero ; 13
Descrizione
Il volume è il frutto di un’inchiesta, svolta tra il 1971 e il 1972, avente come obiettivo quello di mettere a fuoco le motivazioni che spingono a scrivere o a fare cinema e televisione e in rapporto a quale idea di pubblico e di comunicazione. Ne emerge un quadro complesso, dove le voci dei tanti intervistati – da Michelangelo Antonioni a Giorgio Bàrberi Squarotti, da Carmelo Bene a Alberto Bevilacqua, da Tinto Brass a Angelo Guglielmi – esprimono, con accenti diversi, l’esigenza comune di lavorare cercando instancabilmente di elaborare nuovi linguaggi e nuovi significati.
Note Autore:
Gian Carlo Ferretti si è dedicato ben presto alla professione di giornalista e a studi di letteratura italiana contemporanea, ricoprendo il ruolo di responsabile della pagina culturale dell’ «Unità» di Milano. Ha pubblicato saggi su Bassani, Cassola, Pasolini, Vittorini, il Gruppo ’63, Volponi, sul neorealismo. Responsabile dal 1976 della redazione milanese degli Editori Riuniti, è stato dal 1982 all’84 direttore editoriale della stessa casa editrice. Dal 1977 all’81 ha fatto parte del Consiglio di amministrazione dell’Istituto A. Gemelli per lo studio sperimentale di problemi sociali dell’informazione visiva. Dal 1987 al 2002 è stato ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea prima presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Roma La Sapienza, e dopo presso l’Università di Roma Tre, svolgendo tutta la relativa attività istituzionale e didattica. Vasta e costante la collaborazione a quotidiani e periodici di informazione, RAI, enciclopedie, e riviste letterarie con saggi critici su scrittori, critici e editori italiani. Attualmente tiene presso l’Università di Parma corsi di Letteratura italiana contemporanea e di Letteratura italiana contemporanea e sistema editoriale.