Proseguono gli incontri in aula e le proiezioni legati all’iniziativa “La Cineteca Nazionale va a scuola”. Il terzo titolo proposto alle classi è “E' piccerella” di Elvira Notari (1922), film muto che ha compiuto 100 anni nel 2022, nella versione restaurata nel 2018 con l'accompagnamento musicale realizzato appositamente per il restauro dal maestro Enrico Melozzi.
Le proiezioni, con classi di scuola primaria e secondaria di primo grado, si sono svolte nei giorni 22 e 23 febbraio al Nuovo Cinema Aquila e oggi 24 febbraio al Cinema Farnese in presenza della Vice Direttrice del Centro Sperimentale di Cinematografia Maria Bonsanti e del giornalista e critico cinematografico Silvio Grasselli.
La referente esperta del CSC – Cineteca Nazionale, Maria Coletti, descrive così la terza tappa di questo coinvolgente percorso di formazione: “Un’occasione per far scoprire alle giovani generazioni una autrice, regista e produttrice, una pioniera del calibro di Elvira Notari, che si ispira alle canzoni popolari, alle sceneggiate, al teatro napoletano, in un dramma che racconta anche un primo caso di femminicidio; e soprattutto, la voglia di indipendenza e di libertà di una ragazza del primo Novecento in una Napoli amata e mostrata anche con un taglio documentaristico. Se le donne sono state obliate a lungo, anche nella storia del cinema, è importante, avvicinandoci alla data dell'8 marzo, raccontare le origini del cinema anche da un punto di vista femminile.
“Avevamo tanti pregiudizi legati al fatto che fosse un film muto in bianco e nero, invece è stato molto bello” – ha ammesso una studentessa di prima media al termine della proiezione. Sono stati moltissimi, oggi, gli interventi da parte delle classi presenti e conclude Maria Coletti: “Vedere studenti giovanissimi - di prima media ma anche di quarta e quinta elementare - che si commuovono e partecipano con tante domande alla proiezione del film “È piccerella” di Elvira Notari, cento anni dopo, fa sperare nel futuro del cinema”.
Scarica qui il quaderno didattico su E' piccerella, Elvira Notari (1922)
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