581 – Bianco e Nero
Il numero 581 ospita una monografia sullo stardom nel cinema italiano, curata da Giulia Carluccio e Andrea Minuz.
«Stardom è una parola difficile, un termine tecnico degli studi accademici sul cinema. Non è sinonimo di “star system”, espressione che definisce una struttura industriale, una cinematografia che basa sulla costruzione e sulla popolarità delle star la propria potenza artistica e industriale (la Hollywood classica, per intenderci). Stardom indica al tempo stesso la presenza dei divi e gli studi che li riguardano, la loro ricezione da parte del pubblico e della critica. Stardom sarà anche una parola arcana, ma senza di essa il cinema non sarebbe quello che è. […] Alla domanda se esiste in Italia, oggi, uno star system (e di conseguenza uno stardom) la risposta spesso è secca: “No”. In realtà, come dicono gli studi pubblicati in questo stesso numero, la faccenda è molto più complessa perché il cinema ha perso la centralità che aveva un tempo nell’insieme delle forme di spettacolo e di intrattenimento, e perché molti nuovi media (dalla tv a pagamento alla rete, fino al magmatico universo dei social network) creano divi di nuovo tipo».
Gli studi sono di Luca Barra, Claudio Bisoni, Ismaela Goss, Luca Malavasi, Giacomo Manzoli, Giulia Muggeo, Federica Muzzarelli, Catherine O’Rawe, Mariapaola Pierini, Gabriele Rigola, Alberto Scandola.
Completano la monografia le interviste sull’argomento a due personaggi del nostro cinema (un produttore-distributore, Andrea Occhipinti e una giovane attrice, Valentina Lodovini) e una “panoramica” sugli attori famosi diplomatisi al Centro Sperimentale e sui non ammessi celebri. La sezione “I mestieri del Csc” resta in tema con due interviste a insegnanti del corso di recitazione: Silvia Perelli e Alessandra Panelli.
Il fascicolo si chiude con la rubrica sull’“Altra serialità”: un intervento sugli zombie nelle serie tv d’oltremanica.
Il numero è stato presentato al Lido di Venezia, nell’ambito della 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.