Volume I Dal 1895 a oggi. Uno sguardo d’insieme
Volume I Dal 1895 a oggi. Uno sguardo d’insieme
di Paolo Bertetto
Il volume, Uno sguardo d’insieme, curato da Paolo Bertetto, si colloca al vertice dell’enciclopedia. Nella centralità del percorso storiografico, afferma Bertetto nel saggio introduttivo al volume, Storia del cinema/Storia della cultura in Italia. Percorsi di interpretazione, vi è anzitutto l’atto ermeneutico e interpretativo che corre parallelo alla sistematizzazione dei dati e delle informazioni storiche, mai né inerti né fini a se stesse, dirottate, appunto, dal passato al presente e nel futuro. Ed è proprio nell’attraversamento di un secolo di cinema e cultura italiana che questo volume sollecita e illumina ricostruzioni processuali storiche insieme a nuove riflessioni e ineplorati orizzonti. Quelle/i di un immaginario collettivo che inventa anche nuove modalità antirappresentative e produttive, così come scritto nei saggi di Canova, Bertetto-Silvio Minuz e Zagarrio, Cinema italiano e immaginario collettivo, Le forme antirappresentative nel cinema italiano e I modi di produzione. Nonchè di una cinematografia che indaga le proprie dinamiche attoriali e autoriali, ma anche realistiche, storiche e tecnologiche, attraverso i saggi di Bruno Torri, De Vincenti, Francesco Pitassio, Mino Argentieri e Adriano Aprà: I caratteri dell’autore, Realismi e irrealismi nel cinema italiano, L’attore, Storia e cinema e La tecnologia del cinema italiano.
Nuove riflessioni e orizzonti che spesso si intrecciano con altri linguaggi ed arti. Con la letteratura e la pittura – fondamenta di un’originaria narrazione cinematografica che con il tempo evolve nella sperimentale configurazione visiva del racconto per immagini – così come con la musica e il teatro, stando almeno a quanto scrivono Claudio Bisoni e Antonio Costa, Sandro Bernardi e Giorgio Tinazzi, Cristina Jandelli e Roberto Calabretto, in Teorie del cinema ed estetica delle arti, L’inquadratura e il quadro. Presenza della pittura nel cinema italiano, Cinema e letteratura, Centralità del teatro nel cinema italiano e Cinema e musica. O che pure si collocano in più ampio sistema di comunicazione sociale e antropologica, critico e massmediologico, come quello indagato da Francesco Casetti, Gianni Rondolino, Peppino Ortoleva, Mariagrazia Fanchi, Federica Villa ed Elena Mosconi, in Il cinema italiano e la modernità. L’apertura degli orizzonti discorsivi, geografici e ideologici, La critica, Il cinema e il macrosistema radiotelevisivo, Sapere sociale, cinema e produzione di nuovi immaginari e Il consumo di cinema e il nuovo soggetto antropologico.
Un ambito moderno e post-moderno, nazionale e internazionale che, a partire da L’americanizzazione del cinema italiano, anticolonizzatrice e sprovincializzante, esaminata da Franco La Polla, si allarga e accoglie lo sguardo degli altri, ovvero degli studiosi stranieri, quali Claudia Dillmann, Christopher Wagstaff, Esteve Riambau, Nikolaj Izvolov, Peter Bondanella, Silvia Oroz, Ivan Trujillo e José Carlos Avellar che, dalla Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Russia, Stati Uniti, America ispanica e Brasile, osservano il cinema italiano all’interno di quest’ampio progetto interpretativo e storiografico che è la nostra Storia del cinema italiano.