È possibile (ri)vedere i film di Bergman come se fossero film nuovi? È lecito leggere Bergman come se fosse un contemporaneo di Lars von Trier, di Paul Thomas Anderson o di Michael Bay? È quanto prova a fare la rivista online Quinlan in occasione di Bergmam 100, retrospettiva dedicata al regista svedese, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, per il centenario della nascita. Per ogni film, una recensione ex novo, scritte da critici che quando i film uscivano non erano ancora nati. Le rilanciamo da qui, dal sito del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, tra i promotori della rassegna.
In rassegna anche film non di Bergman, ma attinenti al suo percorso
Il settimo sigillo, di Enzico Azzano
Monica e il desiderio, di Raffaele Meale
Il posto delle fragole, di Enrico Azzano
Persona, di Elisa Battistini
Conversazioni private, di Massimiliano Schiavoni
Fanny e Alexander, di Raffaele Meale
Crisi, di Massimiliano Schiavoni
Un'estate d'amore, di Raffaele Meale
Il porto delle nebbie, di Massimiliano Schiavoni
Sussurri e grida, di Alessandro Aniballi
Il carretto fantasma di Marco Romagna
Sorrisi di una notte d'estate, di Marco Romagna
La notte, di Daria Pomponio
Prigione, di Marco Minniti
Il silenzio, di Alessandro Aniballi
Luci d'inverno, di Marco Romagna
Come in uno specchio, di Alessandro Aniballi
Dopo la prova, di Giampiero Raganelli
Aurora, di Raffaele Meale
Il volto, di Alessandro Aniballi
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