Ogni mese mettiamo in offerta tre titoli dal nostro catalogo editoriale.
autore: Lino Miccichè(a cura di)
anno di edizione: 1996
distribuzione: Centro Sperimentale di Cinematografia
pagine: 302
ISBN: 8843552201
prezzo ordinario di vendita : € 30,0
prezzo scontato (20%) : € 24,00
Il volume è un omaggio a “Il Gattopardo”, capolavoro indiscusso di Luchino Visconti, tratto dal romanzo omonimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il film viene indagato sotto vari aspetti: la ricchezza contenutistica, lo splendore formale delle immagini, la musica di Nino Rota, la fortuna critica del film, in Italia e all’estero. Il libro contiene inoltre la sceneggiatura desunta del film – inquadratura per inquadratura – la più dettagliata che sia mai stata pubblicata; è inoltre illustrato dalle foto di scena scattate da G.B. Poletto, da quelle in bianco e nero dei sopralluoghi e di alcuni momenti di lavorazione del film provenienti dall’archivio privato di Caterina d’Amico, e dalle riproduzioni dei bozzetti per i costumi, fornite da Piero Tosi. Sono inoltre raccolte le testimonianze di Giuseppe Rotunno intorno al lavoro di restauro della pellicola, da lui curato nel 1991.
note sul curatore
Lino Miccichè (1934 -2004), storico e critico cinematografico, ha dato vita a partire dal 1965 ad una delle più innovative rassegne cinematografiche italiane, la Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Nel 1973 inizia l'insegnamento di storia del cinema all'Università di Trieste, che prosegue alle università di Siena, Parigi-Sorbonne e Roma III. È stato titolare della rubrica cinematografica dell'«Avanti!» per oltre un trentennio. Ha ricoperto, infine, la carica di presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia dal 1998 al 2002.
OTELLO FAVA DIVI MASCHERE E BELLETTI
DIARIO DI UN TRUCCATORE
autore: Vittorio Giacci (a cura di)
anno di edizione: 2004
distribuzione: Centro Sperimentale di Cinematografia
pagine: 137
prezzo ordinario di vendita: € 25,00
prezzo scontato (20%) : € 20,00
Il libro propone, nel suo nucleo centrale, il memoriale artistico inedito di un protagonista del cinema italiano: Otello Fava (1915-1984). Abilissimo truccatore di alcuni fra i maggiori interpreti del nostro cinema quali Marisa Allasio, Claudia Cardinale, Valeria Ciangottini, Virna Lisi, Marcello Mastroianni, Omar Sharif, Nino Manfredi, fu anche inventore di virtuosistiche maschere grottesche, volti mostruosi e dolenti utilizzati in centinaia di film nazionali ed esteri. La pubblicazione, curata da Vittorio Giacci, rappresenta, inoltre, la realizzazione del desiderio, a lungo coltivato da Stefano Fava, figlio di Otello (anch’egli truccatore e attento custode dei suoi scritti), di dare voce alla storia del padre e nel contempo di far luce sulla genialità inventiva e sulla perizia tecnica necessarie per la creazione di un personaggio. Ai ricordi personali – affresco vivace del periodo neorealista, del cinema del peplum, del fantasmagorico e diversissimo mondo poetico di Fellini, Pietrangeli, Visconti e Zeffirelli – nel libro si aggiungono un saggio di Maurizio De Benedictis e le affettuose testimonianze di collaboratori ed amici incontrati nel corso della sua lunga carriera. Completa il volume un ricco corredo illustrativo in cui alle foto di scena si aggiungono i ritratti con dedica di attori e soprattutto, gli appunti di lavoro e gli schizzi preparatori per la realizzazione dei suoi volti.
nota sul curatore
Vittorio Giacci, critico cinematografico e studioso di comunicazione e mass media, è stato direttore generale dell’Ente Gestione Cinema e poi di Cinecittà International e subcommissario al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha codiretto il festival di Rimini, ed è responsabile della sezione “Memoria e restauro” del Roma Film Festival e direttore artistico del BAFF (Busto Arsizio Film Festival). Recentemente ha assunto la direzione della ACT Multimedia – Accademia del Cinema e della Televisione. Autore, scrittore, manager e giornalista, tra le sue opere spiccano il documentario La vita di François Truffaut nonché i numerosi studi sul cinema tra i quali: Via col tempo: l'immagine del restauro (1994); François Truffaut: le corrispondenze segrete, le affinità dichiarate (1995); Francesco Giullare di Dio di Roberto Rossellini: un capolavoro adottato (1997); L'Avventura ovvero l'isola che c'è (2000); Otello Fava: divi, maschere e belletti (2004); Mater Dei: storia e rinascita del primo film italiano a colori (2005); Francesco Rosi: i mosaici della ragione (2006); Immagine immaginaria: analisi e interpretazione del segno filmico (2006).
SOTTO LE STELLE DEL ’44
UN DIARIO FUTILE
autore: Steno
curatore: Tullio Kezich (a cura di)
anno di edizione: 2017
distribuzione: CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA - RUBBETTINO EDITORE
pagine: 191
prezzo ordinario di vendita : € 12,00
prezzo scontato (20%) : € 9,60
La nuova edizione di Sotto le stelle del ’44, a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia, coincide con la ricorrenza dei cento anni dalla nascita di Steno e dei quasi trent’anni dalla sua morte. Dopo la sua scomparsa una critica unanime ha rivalutato, anche in termini culturali, l’opera di Steno artigiano dell’umorismo. Dove per umorismo s’intende non solo il gusto nel suscitare sorrisi, ma anche l’intelligenza e la magistrale capacità di fotografare la realtà. Mettendo in fila i suoi scritti e i suoi film, viene a galla la sua Italia, un paese fitto di problemi, contraddizioni, personaggi, caratteri, narrati da lui con la leggerezza innata del grande autore. Oggi i suoi film vengono giudicati come pietre fondanti e preziose della commedia italiana. Questo diario è l’esempio di una visione lucida di quanto stava accadendo nel nostro paese alla vigilia di una nuova era: quella della libertà e della fine della dittatura fascista. Steno ne vede già i punti deboli, intercetta le probabili scorciatoie ideologiche e scrive con disincantato umorismo un soggetto da commedia che prefigura gli anni a venire. D’altronde la forza del vero umorista consiste proprio nell’immaginare, cinque minuti prima degli altri, il ridicolo che sta sempre in agguato.
note sull'autore
Steno alias Stefano Vanzina (1917-1988): umorista, sceneggiatore, regista. Ancora giovanissimo Steno frequentò l’Accademia di scenografia e il Centro Sperimentale di Cinematografia, entrando contemporaneamente a far parte della redazione del bisettimanale umoristico «Marc’Aurelio» dove scriveva e disegnava vignette. Nel cinema penetrò con altri redattori del giornale sceneggiando in collaborazione i film di Macario Lo vedi come sei... Lo vedi come sei?! (’39), Il pirata sono io! (’40), Non me lo dire! (’40). Entrato nell’ambiente, spesso a fianco di Mario Mattoli del quale fu anche aiuto regista, collaborò con Cesare Zavattini per il copione La scuola dei timidi (’41) e firmò altre sceneggiature. In Soltanto un bacio (’42) di Giorgio C. Simonelli, con Valentina Cortese e Otello Toso, figurò come attore. Nel dopoguerra sceneggiò moltissimi film per Camerini, Freda, Matarazzo, Borghesio e altri. Esordì nella regia in coppia con Mario Monicelli e insieme, in quattro anni fecero otto film, tra i quali quattro di Totò, incluso il classico Guardie e ladri (’51) con Fabrizi. Iniziò a lavorare da solo con Totò a colori (’52) e continuò a un ritmo instancabile. Gli si attribuiscono circa 70 titoli. Sposato nel ’48 con Maria Teresa Nati, che lavorava nel giornale del Partito d’Azione, ne ebbe due figli: Enrico 1949, produttore e sceneggiatore) e Carlo (1951, regista). Alla signora Nati, scomparsa nel 1993, si deve il ritrovamento del diario.
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