OFFERTA DI APRILE
LAURA MORANTE. IN PUNTA DI PIEDI
autore: Stefano Iachetti
anno di edizione: 2018 collana: Grande Cinema
pagine: 169
distribuzione: CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, EDIZIONI SABINAE
prezzo ordinario di vendita : € 22.00
prezzo promozionale scontato (20%) : € 17.60
Una Laura Morante come non l’avete mai vista, né letta. In punta di piedi, ma con tutta la forza di una grande interprete e la sincerità di una donna sensibile. La grande attrice si racconta in una lunga intervista a Stefano Iachetti che scava nel vissuto della sua famiglia e nella sua attività nella danza, nel teatro, nel cinema. Dal rapporto con la celeberrima zia Elsa alle prime esperienze d’avanguardia con Patrizia Cerroni e Carmelo Bene, dai primi ruoli per grandi autori (l’Amelio di “Colpire al cuore”, il Moretti di “Bianca”) al lavoro come regista per i suoi due film, “Ciliegine” e “Assolo”. Insomma, tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Laura Morante e che non avete mai osato chiedere. Con scritti e testimonianze di Pupi Avati, Piera Degli Esposti, Nicola Nocella, Carolina Crescentini, Nicola Piovani, Michele Placido, Carlo Verdone, Peter Del Monte e tanti altri. Il volume è illustrato con fotografie dell’archivio privato di Laura Morante e con fotogrammi provenienti dall’Archivio fotografico del Centro Sperimentale di Cinematografia.
note sull'autore
Stefano Iachetti è nato e vive a Roma, dove lavora come dirigente presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. E' fotografo ritrattista, anche autore di mostre fotografiche. Nel 2008 ha curato "ESERCIZI SULLA BELLEZZA", poi rieditato nel 2015, in cui ha raccolto un’ampia documentazione dei seminari tenuti al CSC dallo scomparso maestro di costume Piero Tosi. E' autore dei libri: "Asia Argento. La strega rossa" (2014) e "La paura cammina con i tacchi alti. Il giallo all'italiana raccontato dalle protagoniste e dai protagonisti del cinema degli anni Settanta" (2017).
MEDEA DI PASOLINI. CRONACHE DEL TEMPO E RICORDI DEI PROTAGONISTI
UN FONDO DELLA BIBLIOTECA “LUIGI CHIARINI”
autore: Biblioteca Luigi Chiarini
anno di edizione: 2006
collana: Quaderni della Biblioteca Luigi Chiarini
prezzo ordinario di vendita: € 6,00
prezzo scontato (20%) : € 4,80
Il libro fa parte della collana “Quaderni della Biblioteca Luigi Chiarini”, ed è frutto, come i precedenti titoli, della volontà di valorizzare e diffondere la conoscenza del patrimonio posseduto dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Più in particolare, in questo caso, dei materiali documentari afferenti alla categoria biblioteconomica dei non book materials. La pubblicazione nasce, infatti, dal lavoro di schedatura di una raccolta donata alla Biblioteca da Gioia Fiorella Mariani, consistente nella rassegna stampa della casa di produzione dell’opera cinematografica "Medea", realizzata da Pier Paolo Pasolini nel 1969. All’analisi e al repertorio completo di indici del fondo, a cura di Laura Ceccarelli e Marina Cipriani si aggiungono, arricchendone efficacemente il volume, tre ampie interviste - tutte a cura di Mario Militello - con alcuni tra i maggiori collaboratori del regista per la realizzazione del film: l’autore della fotografia Ennio Guarnieri, l’autore dei costumi Piero Tosi e l’allora operatore alla macchina Sergio Salvati, poi diventato in seguito anch’egli direttore della fotografia. Il volume, dal ricco corredo illustrativo in cui sono presenti le fotografie e gli straordinari provini a contatto inediti e scattati sul set dal fotografo di scena Mario Tursi, si impreziosisce pure con le immagini dei monili originali realizzati per il film dalla storica Ditta Laba. Tale raccolta di immagini è nel suo complesso la più fulgida ed attendibile testimonianza della prova interpretativa di Maria Callas, splendida protagonista, ma anche dei rapporti intrattenuti tra il regista, l’attrice e Franco Rossellini, cugino della donatrice del fondo ed insolita figura di produttore cinematografico internazionale. È inoltre una felice rappresentazione della sapienza artigianale con cui, un tempo, si realizzavano i costumi, gli accessori e in generale gli apparati scenografici di un film d’autore.
L'«OTELLO» SENZ'ACCA. ORSON WELLES NEL FONDO OBERDAN TROIANI
autore: Alberto Anile (a cura di)
collaboratori: Alberto Anile, Oberdan Troiani, Orson Welles (con scritti di);
Emiliano Morreale (una presentazione di)
anno di edizione: 2015 collana: Quaderni della Cineteca Nazionale. Nuova serie
pagine: 125
distribuzione: Centro Sperimentale di Cinematografia - Rubbettino
ISBN: 9788849845044
prezzo ordinario di vendita : € 9,90
prezzo promozionale scontato (20%) : € 7,92
In inglese s’intitola Othello. In italiano è senz’acca, Otello: di tutte le edizioni della pellicola, la versione targata Scalera è la più antica e la più estesa, forse la più bella. Eppure dopo l’uscita in sala, nell’autunno 1951, venne clamorosamente dimenticata. Il film italiano di Orson Welles riemerge ora dagli archivi della Cineteca Nazionale, e la sua riscoperta permette di recuperare immagini sconosciute e scene poi tagliate, illumina le traversie di una lavorazione lunga e imprevedibile, scioglie vecchi enigmi, propone nuove affascinanti incongruenze. Il volume è illustrato con le preziose fotografie provenienti dal Fondo Massimiliano e Oberdan Troiani, in gran parte inedite, scattate sul set del film dal suo operatore più fedele. Orson Welles (1915-1985) è uno dei massimi registi cinematografici di tutti i tempi; Otello è il suo unico film italiano.
note sull'autore
Alberto Anile, critico e saggista, ha scritto libri su Visconti, Rossellini e Totò. Il suo Orson Welles in Italia (Il Castoro, 2006) è stato tradotto negli Stati Uniti da Indiana University Press (2013). Da quest’anno è il nuovo Conservatore della Cineteca Nazionale per la Fondazione CSC.
Oberdan Troiani (1917-2005) è stato un generoso e ingegnoso operatore e direttore della fotografia. Nell’Otello di Welles fu presente praticamente per l’intera lavorazione, iniziando come assistente e passando a direttore della fotografia. Tra gli altri titoli della sua carriera, Bellissima di Visconti, Febbre di vivere di Gora e L’Italia non è un paese povero di Ivens.
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