CINEMA & COVID
IERI, OGGI … E DOMANI?
BIANCO E NERO
RIVISTA QUADRIMESTRALE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
EDIZIONI DEL CSC «QUADERNI MENSILI DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA»
anno 81, n. 598, SETTEMBRE-DICEMBRE 2020
Direttore responsabile: Felice Laudadio
anno di edizione: 2020
pagine: 159
distribuzione: CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, EDIZIONI SABINAE
rivista: numero monografico 598 - BN 3°/2020
prezzo ordinario di vendita : € 18,00
prezzo scontato (20%) : € 14,40
“Cinema e Covid” affronta l’argomento da molteplici punti di vista: produttivo, economico, distributivo, creativo. Intervengono grandi registi che nel corso del 2020 hanno, nonostante tutto, lavorato: creando storie legate all’emergenza sanitaria o portando a termine progetti già avviati. Nel numero potrete leggere le riflessioni di Elisa Fuksas, Silvia Napolitano, Costanza Quatriglio, Michele Alhaique, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Francesco Bruni, Walter Fasano, Fabrizio Gifuni, Mario Martone, Gianfranco Rosi, Gabriele Salvatores, Andrea Segre, Sydney Sibilia, Enrico Vanzina, Carlo Verdone, Daniele Vicari. Vengono intervistati operatori del settore nei campi della produzione, della distribuzione, dell’esercizio. Si affronta il tema – sconosciuto ai più – della gestione e manutenzione delle sale durante la forzata chiusura. Si racconta cosa succede all’estero, dall’Europa alla Cina – l’unico paese dove il cinema è rifiorito… – agli Stati Uniti. Si analizzano alcuni casi esemplari: l’uscita di “Tenet” (che doveva salvare la stagione, e c’è riuscito solo in parte), la decisione della Disney di mandare “Mulan” direttamente in streaming, il successo “postumo” di un film – “Contagion” di Soderbergh – uscito nel 2011 ma rivelatosi incredibilmente profetico. E si racconta, anche, cosa è successo al Centro Sperimentale: la più importante scuola di cinema d’Italia, una delle più antiche e prestigiose del mondo, che ha dovuto rivedere i propri programmi didattici alla luce dei protocolli di sicurezza ..
prezzo ordinario di vendita: € 18,00
prezzo scontato (20%) : € 14,40
Questo libro si propone di analizzare la relazione fra la settima arte e il coraggioso intellettuale di Racalmuto, che così tanto manca alla società in cui viviamo. Nella mescolanza di ricordi e riflessioni del nipote, il regista Fabrizio Catalano ex allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia, attraverso un approccio in cui all’analisi critica si alternano il ritratto di un mondo storicamente vicino e culturalmente lontano, l’aneddotica familiare, l’indagine nei meandri delle corrispondenze fra donne e uomini che hanno lasciato un segno indelebile nella storia d’Italia. Testimonianze di Roberto Andò, Beppe Cino e Giuseppe Tornatore.
note sugli autori
Fabrizio Catalano (Palermo, 1975). Regista e drammaturgo, formatosi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, dopo aver diretto diversi documentari e cortometraggi, si è dedicato prevalentemente al teatro, riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica con spettacoli spesso tratti dalle opere del nonno Leonardo Sciascia e comunque fortemente critici verso le derive della società contemporanea. Romanziere e saggista (Le viole dagli occhi chiusi, L’immaginario rubato, Il tenace concetto), ha tradotto dal francese numerosi testi e liriche di autori legati al Simbolismo.
Vincenzo Aronica (Parma, 1975). Giornalista pubblicista ed esperto in marketing e comunicazione si è formato a Milano alla IULM in Pubbliche Relazioni. È stato assistente del Prof. Francesco Alberoni presso l’università Pio V di Roma, cattedra di sociologia. Dopo un’esperienza in pubblicità presso la MCann Erickson di Milano è stato consulente marketing e comunicazione presso aziende ed enti nazionali. Si occupa da più di dieci anni dell’organizzazione di eventi culturali nel settore cinema. Tra questi, per il CSC, l’organizzazione delle rassegne cinematografiche Per il cinema italiano e la mostra Ennio Morricone per i novanta anni del compositore al BIF&ST. Attualmente è responsabile Marketing ed Eventi del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Questo quaderno nasce in occasione della generosa donazione di una corposa serie di documenti riguardanti Ennio De Concini effettuata nel 2012 dagli eredi a favore della Biblioteca "Luigi Chiarini" del Centro Sperimentale di Cinematografia. Attraverso il lavoro di scavo e analisi all'interno di un materiale così ampio ed eterogeneo si è cercato di restituire la poliedricità di un uomo di cinema che è stato sceneggiatore, commediografo, giornalista, regista cinematografico e scrittore. Ennio De Concini è la figura cui più immediatamente si fa riferimento quando si pensa a un "sistema" e, in particolare, a una vera e propria factory o studio system all'italiana in cui la capacità di organizzare la scrittura si coniuga con una pratica artigianale nutrita da una profonda conoscenza culturale e artistica. Le sue storie sono infatti il risultato di un meticoloso esercizio di osservazione che egli ha incessantemente condotto nei confronti del carattere socioantropologico degli italiani e che per questo si ricollega a un'antica e solida tradizione culturale.
note sull'autore
Christian Uva è professore associato presso il DAMS dell’Università Roma Tre, dove insegna "Cinema e Storia" e “Tecnologie del cinema e dell’audiovisivo”. Ha scritto numerosi saggi per volumi collettanei e per riviste internazionali sui rapporti tra il cinema italiano, la politica e la storia repubblicana e sul nuovo regime iconico legato all’avvento delle tecnologie digitali.
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