Ogni mese proponiamo un'offerta per tre titoli del nostro catalogo editoriale.
Ettore Scola
«Bianco e Nero: rivista quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia», a. 82, n. 601, settembre-dicembre 2021
autore: Jean A. Gili (a cura di)
anno: 2021
pagine: 202
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Edizioni Sabinae
ISBN: 9791280023247
prezzo ordinario di vendita € 22,00
prezzo scontato (20%): € 17,60
Il volume è dedicato interamente ad un maestro del cinema italiano, Ettore Scola. Un numero monografico illustrato con molti disegni del regista e interventi, fra gli altri, di Felice Laudadio, Walter Veltroni, Jean A. Gili, Paola e Silvia Scola, Steve Della Casa, Francesco Bruni, Roberto Cicutto, Milena Vukotic.
nota curatore: Jean A. Gili, storico e critico cinematografico francese, è stato direttore del Festival del cinema italiano di Annecy. Tra i massimi esperti di cinema italiano d’oltralpe, è autore tra gli altri volumi, di L’Italie de Mussolini et son cinéma (Henri Veyrier, 1985) e Le cinéma italien à l’ombre des faisceaux, 1922-1945 (Institut Jean Vigo, 1990). Ha scritto su tutti i nostri più importanti registi e attori: da Rosi ai fratelli Taviani, da Nanni Moretti a Luigi Comencini, da Ettore Scola a Fellini, Visconti e Mastroianni. Per i tipi de La Martinière ha scritto il libro Le Cinéma italien, con la prefazione di Ettore Scola (2011).
Mariangela Melato
«Bianco e Nero: rivista quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia», a. 82, n. 599, gennaio-aprile 2021
autore: Maurizio Porro (a cura di)
anno: 2021
pagine: 192
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Edizioni Sabinae
ISBN: 9791280023148
prezzo ordinario di vendita €18,00
prezzo scontato (20%): € 14,40
Il numero di «Bianco e Nero» diretto da Felice Laudadio e curato da Maurizio Porro, ricostruisce tutta la carriera di Mariangela Melato fra cinema, teatro e tv, anche attraverso testimonianze degli artisti che hanno lavorato con lei: da Toni Servillo a Gabriele Lavia, da Pupi Avati a Giancarlo Giannini, dalla sorella Anna a Renzo Arbore. Arrivata al grande cinema nei primissimi anni '70 (con i film di Lina Wertmüller, Elio Petri, Mario Monicelli, Vittorio De Sica, Steno, Luciano Salce e tanti altri) si è imposta subito come un nuovo modello di attrice, sia comica sia drammatica. Nel frattempo, già negli anni '70 con l’Orlando Furioso di Ronconi e tanti altri spettacoli, cominciava un percorso teatrale che l’avrebbe portata a diventare un’autentica primadonna, la vera “diva” del teatro italiano del secondo dopoguerra. Bravissima nei ruoli drammatici, ma dotata di un umorismo e di una versatilità che l’hanno resa perfetta anche nel musical, Mariangela Melato è stata un’attrice/autrice totale, una donna capace di imporre la propria personalità in tutti i suoi lavori.
nota curatore: Maurizio Porro ha lavorato con diverse funzioni al Piccolo Teatro dal ’64 al ’70, alla Ferrania 3M, dal ’69 al ’70, iniziando poi a collaborare dal 1974 con il «Corriere della Sera», dopo due anni al «Giorno». Professore di Storia della Critica dello Spettacolo all’Università Statale di Milano dal 2002, ha pubblicato tra gli altri titoli, un Quaderno del Piccolo Teatro (1967), Joseph Losey (1977), Il cinema vuol dire (1979), Alberto Sordi (1980), La cineteca di Babele (1981), Alida Valli (1996), Dizionario dello spettacolo del ’900 (1998), Fine del primo tempo (1999), Il Melò (2008). È stato curatore dei fascicoli della collana dei DVD Garinei e Giovannini e ha collaborato con la Fabbri per la collana I Grandi sceneggiati.
CINEMA E MEDIOEVO
«Bianco e Nero: rivista quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia», a. 82, n. 600, maggio-agosto 2021
autore: Franco Cardini, Riccardo Facchini, Davide Iacono (a cura di)
anno: 2021
pagine: 176
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Edizioni Sabinae
ISBN: 9791280023216
prezzo ordinario di vendita €18,00
prezzo scontato (20%): € 14,40
Il “medioevo identitario” è una presenza costante, ancorché discontinua, nei film che lo scelgono come sfondo, come ambiente della loro trama, se non come loro protagonista tout court. La forte storicità e spesso anche l’accurato storicismo di certe pellicole britanniche dedicate al XII secolo (Enrico II, Riccardo, Giovanni “Senza Terra”, in qualche modo perfino Robin Hood) o al XVI-XVII (Enrico VIII, Elisabetta I, Oliver Cromwell) tendono in qualche modo ad alludere quanto meno ai “caratteri originali” della nazione, e lo stesso ruolo hanno giocato negli Usa i molti film western dedicati alla “frontiera”, alle “guerre indiane”, a quelle “messicane”. L’uso politico del medioevo – o il medioevo come metafora politica – non è certo la dimensione unica nella quale si muove il cinema “medievalistico”. Questo numero di «Bianco e Nero» ha cercato di fornire al riguardo una casistica più ampia e variegata possibile.
noti curatori: Franco Cardini è professore ordinario di Storia medievale presso l'Università di Firenze, e come giornalista collabora alle pagine culturali di vari quotidiani. La sua produzione di saggi storici è molto vasta. Tra questi ricordiamo L'avventura di un povero crociato (Mondadori, 1998), Giovanna D'Arco (Mondadori, 1999), I Re Magi. Storia e leggende (Marsilio, 2000), Il Medioevo (Giunti Junior, 2001), Carlo Magno. Un padre della patria europea (Laterza, 2002), Europa e Islam. Storia di un malinteso (Laterza, 2002), Astrea e i Titani. Le lobbies americane alla conquista del mondo (Laterza, 2003), Il Barbarossa (Mondadori, 2006), Lawrence d'Arabia (Sellerio, 2006), La vera storia della Lega Lombarda (Mondadori, 2008), I templari (Giunti, 2011), Gerusalemme. Una storia (Il Mulino, 2012), Alle origini della cavalleria medievale (Il Mulino, 2014), L'appetito dell'Imperatore. Storie e sapori segreti della Storia (Mondadori, 2014), Il califfato e l'Europa. Dalle crociate all'ISIS: mille anni di paci e guerre, scambi, alleanze e massacri (UTET, 2015), Un uomo di nome Francesco. La proposta cristiana del frate di Assisi e la risposta rivoluzionaria del papa che viene dalla fine del mondo (Mondadori, 2015), Onore (Il Mulino, 2016), I Re Magi (Marsilio 2017), e La pace mancata (Mondadori 2018).
Riccardo Facchini, dopo la laurea magistrale, conseguita nel 2010 presso la Sapienza Università di Roma, consegue il dottorato di Ricerca in Storia della Civiltà Europea presso l'Università Europea di Roma, con una tesi sui rapporti diplomatici tra Venezia e il mondo islamico nel basso Medioevo. Dedica la sua attività di ricerca anche allo studio dei medievalismi, in particolare all'utilizzo di tematiche medievali nel pensiero cattolico e politico tra XX e XXI secolo. Ha curato- insieme a Tommaso di Carpegna Falconieri - il volume Medievalismi Italiani (secoli XIX-XXI) (Gangemi 2018). È membro della segreteria organizzativa del Centro Studi e Ricerche sul Medievalismo dell'Istituto Storico Italiano per il Medioevo, ricercatore freelance e collaboratore del mensile «Medioevo».
Davide Iacono consegue la laurea magistrale alla Sapienza Università di Roma, con una tesi sul medievalismo, con particolare attenzione allo studio delle fonti medievali nel pittore preraffaellita Edward Burne-Jones. È collaboratore della rivista il «Medioevo» e fa parte del Centro Studi e Ricerche sul Medievalismo dell'Istituto Storico Italiano per il Medioevo. La sua attività di ricerca si concentra sui rapporti tra ventennio fascista e medievalismo, specialmente sull’uso delle figure dei condottieri rinascimentali compiuto dalla propaganda fascista; su questo tema ha scritto Condottieri in camicia nera: l’uso dei capitani di ventura nell’immaginario medievale fascista in Medievalismi italani (secoli XIX-XXI) (Gangemi 2018) e Les condottieri italiens dans le cinema de propaganda fasciste, «Práticas da História Journal on Theory, Historiography and Uses of the Past», 12, 2021.
Condividi