Ogni mese proponiamo un'offerta di tre titoli dal nostro catalogo editoriale.
Visioni elettroniche. L’oltre del cinema e l’arte del video
autore: Sandra Lischi
anno: 2001
pagine: 206
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia
ISBN: 8831778080
collana: Biblioteca di Bianco & Nero. Documenti e strumenti
prezzo ordinario di vendita: € 18,50
prezzo scontato (20%): € 14,80
Sandra Lischi analizza in questo volume l’arte del video attraverso le poetiche degli autori, le teorie elaborate dagli studiosi, le opere create in quarant’anni di ricerche e di elaborazioni audiovisive in elettronica. La disamina affronta una dimensione creativa che a partire dagli anni ’60 ha saputo comunicare con le altre espressioni culturali, quelle della letteratura, della musica, della pittura e soprattutto del cinema. Il libro si pone, inoltre, come primo studio sistematico del fenomeno della videoarte, oggetto più spesso di interesse episodico da parte della critica ufficiale. Al bel corredo illustrativo si aggiunge un’importante bibliografia generale che fa il punto sullo stato degli studi internazionali.
Nota autore: Sandra Lischi è docente di "Istituzioni di storia della radio, della TV e delle arti elettroniche" e di "Analisi del video" nel corso di laurea in "Cinema, Musica, Teatro" (Facoltà di Lettere) e di "Teoriche dell'audiovisivo" nel biennio specialistico in "Cinema, Teatro e Produzione Multimediale" presso l’Università di Pisa. Ha ideato nel 1985 la manifestazione "Ondavideo-suoni e immagini del futuro", tuttora attiva a Pisa, e codirige a Milano “Invideo-mostra internazionale di video d'arte e di ricerca”. Dagli anni Settanta a oggi ha pubblicato vari libri, saggi, articoli e cataloghi sulle arti elettroniche, curato mostre e collaborato con istituzioni e centri internazionali per rassegne, conferenze, attività di ricerca e formative in questo campo.
Antonio Pietrangeli. Il regista che amava le donne
autori: Piera Detassis, Emiliano Morreale, Mario Sesti (a cura di)
anno: 2015
pagine: 223
editore: Centro sperimentale di cinematografia; Edizioni Sabinae
ISBN: 9788898623273
prezzo ordinario di vendita: €20,00
prezzo scontato (20%): € 16,00
Le biografie femminili più toccanti e memorabili, le commedie più romanzesche, il cinema più rifinito e sensuale: Antonio Pietrangeli, da Il sole negli occhi a Io la conoscevo bene, ha scontornato una collezione mirabile di figure femminili che ha come sfondo un’Italia nel mezzo della sua più violenta mutazione (quella del boom). Questo libro, con contributi di studiosi italiani e stranieri, esplora a fondo l’opera di uno dei maestri del cinema italiano del dopoguerra che, dopo un’intensa attività di critico, teorico, traduttore (e una laurea in medicina), ha dato vita a un cinema inconfondibile e troppo dimenticato dopo la sua precoce morte.
Note autori: Piera Detassis giornalista e critica cinematografica italiana. Dopo la laurea in Storia e critica del cinema, si è dedicata per qualche tempo all’insegnamento, per poi passare al giornalismo negli anni Ottanta. Ha scritto per le pagine di cultura e spettacolo de «l’Unità» e «Il Manifesto» e dal 1997 dirige il mensile «Ciak». È un’apprezzata saggista e negli anni ha presieduto importanti manifestazioni cinematografiche; su tutte il Festival internazionale del Film di Roma, di cui è stata direttore artistico dal 2009 al 2012. Nel 2015 D. è subentrata a P. Ferrari alla presidenza del Festival internazionale del film di Roma.
Emiliano Morreale laureato alla Normale di Pisa, è stato Conservatore della Cineteca Nazionale ed insegna all'Università di Torino. Scrive su «La Repubblica», «Il Sole-24 ore» e i «Cahiers du cinéma». Ha lavorato a programmi televisivi e radiofonici per la Rai, e ha fatto parte delle commissioni di selezione dei festival di Torino e di Venezia. Tra i suoi libri: Mario Soldati (2006), L'invenzione della nostalgia. Il vintage nel cinema italiano e dintorni (2009), Cinema d'autore anni Sessanta (2011), Così piangevano. Il cinema mélo nell'Italia degli anni '50 (2011).
Mario Sesti critico e giornalista cinematografico, autore di film documentari, è collaboratore di «La Repubblica». e «Ciak». È tra i direttori artistici della Festa del Cinema di Roma (responsabile delle sezioni “Extra”, “Incontri” e “Il lavoro dell’attore”). Ha lavorato a «L’Espresso». come giornalista e cronista cinematografico. Ha scritto diversi libri e monografie tra cui: Nanni Moretti (1986), Nuovo Cinema Italiano (1994), Tutto il cinema di Pietro Germi (1998), Delitto per delitto. 500 film polizieschi (1998).
La dolce vita raccontato dagli Archivi Rizzoli
Autore: Domenico Monetti e Giuseppe Ricci (a cura di)
anno: 2010
pagine: 743
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Fondazione Federico Fellini
prezzo ordinario di vendita: € 35,00
prezzo scontato (20%): € 28,00
Realizzato in sinergia tra il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Fondazione Federico Fellini, il volume è dedicato a La dolce vita, film che ha narrato le trasformazioni in atto nella società italiana negli anni del boom economico. Il libro nasce dal lavoro di archiviazione svolto sui materiali di rassegna stampa provenienti dalla Rizzoli, oggi conservati presso la Biblioteca “Luigi Chiarini”. Attraverso un’accurata selezione di articoli, copertine di periodici e illustrazioni, riaffiorano alla memoria indiscrezioni, annunci, pettegolezzi, scandali, gossip, che accompagnarono la realizzazione e l’uscita del film e che a distanza di anni offrono molteplici chiavi di lettura e di ricerca sull’opera del grande cineasta italiano. Il volume, a cura di Domenico Monetti e Giuseppe Ricci e con la prefazione di Italo Moscati, presenta un ricco ed originale corredo iconografico, che riproduce le foto più belle pubblicate sulla stampa dell’epoca.
Note autori: Domenico Monetti lavora dal 2000 al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si è occupato prevalentemente della catalogazione, selezione e soggettazione di periodici cinematografici e materiali vari conservati presso la Biblioteca “Luigi Chiarini”. Dal maggio 2005 è impegnato nella Cineteca Nazionale per la programmazione culturale. Ha svolto attività di ufficio stampa per quattro anni alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ha inoltre prestato il suo contributo di studioso di cinema per l’Archivio del Cinema Italiano dell’Anica. Collabora per le riviste «Segnocinema» e «Cinecritica» e ha scritto per il mensile «Duel». Nel 2005, insieme a Giuseppe Ricci, ha curato il volume Giulietta degli spiriti raccontato dagli Archivi Rizzoli. Nel 2007, insieme a Luca Pallanch, ha curato il volume Luigi Comencini: architetto dei sentimenti.
Giuseppe Ricci è l'archivista della Fondazione Federico Fellini per la quale lavora dal 2001. Prima è stato ricercatore responsabile della documentazione per la Cineteca di Rimini, curando numerose pubblicazioni, fra cui cataloghi delle dieci edizioni di Riminicinema e delle due di Adriaticocinema. È fra gli autori della "BiblioFellini" e assieme a Miro Gori ha curato la monografia felliniana "Io FF il re del cine". È redattore della rivista.
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