Ogni mese proponiamo un'offerta su tre titoli del nostro catalogo editoriale. I libri che proponiamo per settembre 2023 sono:
Una passione infiammabile. Guida allo studio del cinema muto
autore: Paolo Cherchi Usai
anno: 2022
pagine: 586
editore: UTET Università; Centro Sperimentale di Cinematografia
prezzo ordinario di vendita: € 47,00
prezzo scontato (20%): € 37,60
A più di trent’anni di distanza dalla prima pubblicazione in lingua italiana, la guida allo studio del cinema muto di Paolo Cherchi Usai è da tempo diventata un classico internazionale degli studi di cinema, un insostituibile sguardo introduttivo al mondo della conservazione e del restauro del patrimonio filmico delle origini. Mettendo a frutto decenni di esperienza nelle cineteche e nei festival di tutto il mondo, Cherchi Usai presenta i risultati più recenti delle sue indagini, riscoperte e riflessioni su un argomento ormai divenuto parte integrante dei programmi di insegnamento sulla storia e sulla valorizzazione del patrimonio cinematografico. Con linguaggio chiaro, rigoroso e accessibile, la nascita di un nuovo mezzo di espressione è qui presentata e discussa in tutti i suoi aspetti tecnologici, commerciali, estetici e culturali, con particolare attenzione per le problematiche del restauro e dell’accesso mediante le tecnologie digitali: un’enciclopedia sul cinema di ieri in forma di romanzo epico. Nuova edizione riveduta e aggiornata.
Nota autore Paolo Cherchi Usai è un critico cinematografico e saggista italiano. È stato direttore del National Film and Sound Archive of Australia dal 2004 al 2008, della Haghefilm Foundation di Amsterdam (2008-2011), ed è attualmente Senior Curator del Moving Image Department al George Eastman Museum di Rochester, New York.
Nel 2014 ha curato a Rochester The Nitrate Picture Show, primo festival sulla conservazione del film. Senior Curator del Moving Image Department al George Eastman Museum di Rochester, New York, è cofondatore della L. Jeffrey Selznick School of Film Preservation; delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone; di Domitor, associazione internazionale per lo studio del cinema delle origini. Ha diretto dal 2004 al 2008 il National Film and Sound Archive of Australia. Adjunct Professor of Film alla University of Rochester e Resident Curator del Telluride Film Festival, dirige la rivista bimestrale «Segnocinema». I suoi scritti sulla storia e il restauro del cinema sono stati pubblicati e tradotti in venti lingue; fra questi si segnalano tre monografie su Georges Méliès (1983), Giovanni Pastrone (1985) e D.W. Griffith (2008) per la serie Il Castoro Cinema; Silent Cinema: A Guide to Study, Research and Curatorship (Bloomsbury, 2019), terza edizione riveduta e ampliata di Una passione infiammabile: guida allo studio del cinema muto (UTET, 1991); The Griffith Project (BFI Publishing, 1999-2008); La storia del cinema in 1000 parole (Il Castoro, 2012); Film Curatorship: Archives, Museums, and the Digital Marketplace (Österreichisches Filmmuseum, 2008).
Mariangela Melato
«Bianco e Nero: rivista quadrimestrale del Centro Sperimentale di Cinematografia», a. 82, n. 599, gennaio-aprile 2021
autore: Maurizio Porro (a cura di)
anno: 2021
pagine: 192
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Edizioni Sabinae
ISBN: 9791280023148
prezzo ordinario di vendita €18,00
prezzo scontato (20%): € 14,40
Il numero di «Bianco e Nero» diretto da Felice Laudadio e curato da Maurizio Porro, ricostruisce tutta la carriera di Mariangela Melato fra cinema, teatro e tv, anche attraverso testimonianze degli artisti che hanno lavorato con lei: da Toni Servillo a Gabriele Lavia, da Pupi Avati a Giancarlo Giannini, dalla sorella Anna a Renzo Arbore. Arrivata al grande cinema nei primissimi anni Settanta (con i film di Lina Wertmüller, Elio Petri, Mario Monicelli, Vittorio De Sica, Steno, Luciano Salce e tanti altri) si è imposta subito come un nuovo modello di attrice, sia comica sia drammatica. Nel frattempo, già negli anni Sessanta con l’Orlando Furioso di Ronconi e tanti altri spettacoli, cominciava un percorso teatrale che l’avrebbe portata a diventare un’autentica primadonna, la vera “diva” del teatro italiano del secondo dopoguerra. Bravissima nei ruoli più drammatici, ma dotata di un umorismo e di una versatilità che l’hanno resa perfetta anche nel musical, Mariangela Melato è stata un’attrice/autrice totale, una donna capace di imporre la propria personalità in tutti i suoi lavori.
Nota curatore Maurizio Porro ha lavorato con diverse funzioni al Piccolo Teatro dal ’64 al ’70, alla Ferrania 3M, dal ’69 al ’70, iniziando poi a collaborare dal 1974 con il «Corriere della Sera», dopo due anni al «Giorno». Professore di Storia della Critica dello Spettacolo all’Università Statale di Milano dal 2002, ha pubblicato tra gli altri un Quaderno del Piccolo Teatro (1967), Joseph Losey (1977), Il cinema vuol dire (1979), Alberto Sordi (1980), La cineteca di Babele (1981), Alida Valli (1996), Dizionario dello spettacolo del ’900 (1998), Fine del primo tempo (1999), Il Melò (2008). È stato curatore dei fascicoli della collana dei DVD Garinei e Giovannini e ha collaborato con la Fabbri per la collana I Grandi sceneggiati.
I mille volti di Orson Welles
autore: Emiliano Morreale (a cura di) e Maurizio Maggi (fotografie di)
anno: 2015
pagine: 98
editore: Centro Sperimentale di Cinematografia; Edizioni Sabinae
prezzo ordinario di vendita € 18,00
prezzo scontato (20%): € 14,40
Il volume nasce dalla possibilità di pubblicare una serie di scatti, in grandissima parte inediti, realizzati dall’operatore e fotografo Maurizio Maggi tra il 1969 e il 1971. Maggi segue Welles durante le riprese di The Deep, lungometraggio tratto da un romanzo di Charles Williams e interpretato tra gli altri da Oja Kodar, e di una serie di sketch che avrebbero dovuto comporre uno speciale televisivo per la Cbs noto come Orson’s Bag. È Maggi stesso a raccontare quest’incredibile avventura – che lo ha portato da Roma a Venezia, da Londra alla costa dalmata – nell’intervista, a cura di Luca Pallanch, contenuta nel volume e accompagnata da saggi di Alberto Anile (sui primi anni di collaborazione con la sua compagna Oja Kodar), Mariapaola Pierini (sulle maschere wellesiane che, dagli esordi da attore, attraversano tutta la sua carriera e trionfano negli sketch di Orson’s Bag) e Paolo Mereghetti (sui tempestosi rapporti tra il regista e la critica italiana, dalle incomprensioni del dopoguerra all’entusiasmo dei giovani critici).
Nota autore Emiliano Morreale laureato alla Normale di Pisa, è stato Conservatore della Cineteca Nazionale ed insegna all'Università di Torino. Scrive su «La Repubblica», «Il Sole-24 ore» e i «Cahiers du cinéma». Ha lavorato a programmi televisivi e radiofonici per la Rai, e ha fatto parte delle commissioni di selezione dei festival di Torino e di Venezia. Tra i suoi libri: Mario Soldati (2006), L'invenzione della nostalgia. Il vintage nel cinema italiano e dintorni (2009), Cinema d'autore anni Sessanta (2011), Così piangevano. Il cinema mélo nell'Italia degli anni '50 (2011).
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